Il petrolio annulla il rimbalzo dai minimi e accelera al ribasso

07/12/2022 17:21

Petrolio sempre più giù

Prosegue la discesa del greggio: stamattina il future sulla scadenza febbraio sul Brent segna 79,85 $/barile ha toccato i 77,77 dollari/barile, livello più basso dal 3 gennaio scorso. Il future sulla scadenza gennaio sul WTI è sceso fin sui 72,77 dollari/barile: per trovare un valore inferiore bisogna andare indietro fino al 27 dicembre 2021.
Le quotazioni hanno tentato un rimbalzo sfruttando la notizia dell'allentamento delle misure zero-Covid annunciate dalla Cina, ma negli ultimi minuti la nuova accelerazione ribassista fin sui 72,78 (Brent) e 72,46 (WTI).

Trend ribassista causato da scenario recessione

La tendenza ribassista è in essere ormai da molti mesi, per la precisione da marzo quando il Brent superò i 139 dollari/barile e il WTI i 130.

Il balzo fu causato dalle tensioni geopolitiche della guerra in Ucraina ma queste sono state poi messe in secondo piano dalle conseguenze del rally delle materie prime energetiche. Il balzo dell'inflazione e l'avvio della campagna di rialzo dei tassi da parte di Fed e BCE ha rapidamente messo in primo piano il rischio recessione.
I mercato hanno quindi iniziato a scontare una diminuzione della domanda di petrolio, con ovvi riflessi sui prezzi.

Il cap del G7 sul greggio russo e il no-action OPEC

Il calo degli ultimi giorni è invece frutto del combinato tra l'entrata in vigore del limite di prezzo al petrolio acquistato dalla Russia e trasportato via mare deciso dal G7 (più l'Australia) a 60 dollari/barile, e la decisione dell'OPEC+ (Paesi OPEC più la Russia) di non modificare la produzione giornaliera.

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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