Il rally di Prysmian si rafforza dopo i nuovi dazi sul rame

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 18/08/2025 18:15

Il rally di Prysmian si rafforza dopo i nuovi dazi sul rame

Da inizio estate 2025 Prysmian sta vivendo una fase di forte crescita sul mercato azionario Italiano, il rally è stato spinto in accelerazione dalla recente imposizione di dazi sul rame che ha rilanciato l’interesse per i produttori di cavi e materiali elettrici. Nell'ultimo mese di contrattazioni il titolo ha realizzato oltre il 16%, toccando un nuovo record di massimo in area 75.50 euro per azione, con performance sul 2025 che segnano un +22,8%.

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Il rally di Prysmian si rafforza dopo i nuovi dazi sul rame

Effetto dazi

L’effetto dei dazi ha stimolato un rialzo della domanda e una revisione ottimistica delle prospettive di mercato, in particolare per le aziende leader come Prysmian, che beneficia di una forte domanda mondiale nella transizione energetica e nelle infrastrutture di comunicazione.

Il gruppo, guidato dall’amministratore delegato Massimo Battaini, ha inoltre confermato l’impegno negli investimenti per lo sviluppo sostenibile e l’innovazione tecnologica, aspetti che attraggono investimenti orientati alla green economy e infrastrutture smart.

Breve panoramica tecnica

Dal punto di vista tecnico, PRYSMIAN ha vissuto negli ultimi sei mesi un percorso caratterizzato da una forte volatilità, con una marcata fase ribassista seguita da un recupero deciso e da un trend attualmente rialzista – confermato anche dalla disposizione delle medie mobili e dalla pendenza positiva della regressione lineare. I volumi elevati in certi giorni sottolineano l’intensità degli scambi nelle fasi di svolta, mentre l’RSI a 14 giorni evidenzia una condizione di ipercomprato che richiede attenzione per possibili correzioni. I livelli di supporto chiave sembrano essere intorno ai 73-74, mentre eventuali resistenze potrebbero trovarsi nella zona dei 75-76. L’insieme degli indicatori invita a monitorare l’evoluzione degli equilibri, in attesa di una conferma del trend o di un eventuale consolidamento.

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Cosa dicono gli analisti?

Secondo Citi, le nuove tariffe negli Stati Uniti favoriranno prezzi e margini nel segmento della bassa tensione, con Prysmian ben posizionata grazie all’integrazione verticale nella produzione di rame. Banca Akros ha alzato il prezzo obiettivo a 75 euro (+15%) pur riducendo il rating a “Accumulate”, evidenziando la forte crescita dei ricavi da data center e la resilienza delle reti elettriche, supportata da nuovi accordi con Terna ed E.On.

Mediobanca Research ha aggiornato il rating a “Outperform” con target a 82 euro, dopo utili netti migliori del previsto e plusvalenze dalla cessione di una partecipazione in YOFC. UBS conferma il “Buy” a 72 euro, sottolineando un Ebitda semestrale superiore del 3% alle stime e una guidance 2025 sopra il consenso. Anche Deutsche Bank ha rivisto al rialzo le stime di Ebitda 2025 (+2%) e per gli anni successivi (+3%), portando il target price a 78 euro e confermando il rating Buy, grazie al momentum positivo delle divisioni I&C e Power Grid.

Il quadro generale mostra una società solida, con forte capacità di crescita e potenzialità di espansione sui mercati globali. Gli analisti concordano: Prysmian potrebbe continuare a guadagnare terreno nei prossimi mesi, beneficiando sia dei dazi negli Stati Uniti sia della crescita nelle infrastrutture digitali ed energetiche.

(Redazione)

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