Il Gup di Roma ha autorizzato i patteggiamenti per i vertici della Juventus coinvolti nell’inchiesta “Prisma” sulle presunte plusvalenze fittizie nella compravendita di calciatori. La decisione del GUP diventerà definitiva dopo 15 giorni dalla comunicazione alla Procura Generale.
A seguito del patteggiamento, la Società dovrà pagare una sanzione pecuniaria di Euro 157 mila, senza ammettere responsabilità. La decisione di patteggiare è stata presa nel miglior interesse della Società, dei suoi azionisti e di tutti gli stakeholders, per chiudere una questione avviata nel novembre 2021.
L'accusa
Secondo l’accusa, tali operazioni sarebbero state messe in atto per gonfiare i valori delle transazioni e alterare la regolarità dei bilanci nel triennio 2019-2021. La procura di Torino aveva ipotizzato un impegno coordinato degli ex dirigenti attraverso due direttrici: scambi “artificiali” di giocatori, inclusi giovani talenti, a prezzi artificiosamente elevati, e operazioni legate alla gestione degli stipendi nel contesto emergenziale del Covid.
Plusvalenze fittizie smascherate
Le pene previste per i patteggiamenti oscillano tra gli 11 mesi e 1 anno e 8 mesi, per alcune persone fisiche, tutte con sospensione condizionale, mentre per le altre sono state imposte solo sanzioni pecuniarie. Il procedimento prevede l’accusa di reati quali aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e false fatturazioni e ha visto intervenire circa duecento azionisti, insieme a Consob e associazioni di consumatori, come parti civili. La vicenda, incentrata sulle plusvalenze fittizie per circa 155 milioni di euro, ha messo in luce operazioni di manovre stipendiali nel periodo della pandemia da Covid-19.
I danni per la società
Dal punto di vista sportivo, la Juventus ha già subito pesanti conseguenze: la società ha visto la carriera calcistica penalizzata con la decurtazione di 10 punti nella stagione 2022-2023, oltre all’esclusione dalle competizioni europee dell’annata seguente, decisione confermata dalla Corte d’Appello della Figc. La procura capitolina, allineandosi alle ipotesi investigative di Torino, ha ora richiesto il rinvio a giudizio per i principali esponenti della precedente dirigenza, confermando l’importanza degli eventi nel più ampio contesto di gestione economica e finanziaria del club.
Pesante calo in borsa
Nelle ultime sedute di Borsa il titolo mostra un evidente trend ribassista, iniziato il 17 settembre, con una perdita accumulata del 5%. Nella seduta di ieri 22 sett. il titolo si è riportato sulla quotazione di minimo del 12 agosto sotto a 2.9.
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(Redazione)
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