Mediobanca vs Banca Generali: il voto che potrebbe cambiare il panorama del risparmio italiano

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 21/08/2025 09:31

Mediobanca vs Banca Generali: il voto che potrebbe cambiare il panorama del risparmio italiano

Oggi, 21 agosto 2025, si gioca una partita decisiva per il settore del wealth management italiano: l’assemblea degli azionisti di Mediobanca dovrà decidere sull’offerta pubblica di scambio (Ops) per acquisire Banca Generali. L’operazione, stimata tra 6,3 e 6,8 miliardi di euro, punta a creare il secondo polo italiano nella gestione patrimoniale, con oltre 210 miliardi di masse gestite attesi entro il 2027. Un passo che potrebbe ridisegnare gli equilibri di uno dei comparti più strategici per il risparmio degli italiani.

L'offerta proposta da Mediobanca prevede 1,7 azioni Generali per ogni azione della banca triestina. L’operazione prevede la liquidazione del 13% della partecipazione Mediobanca in Generali, ma il tempo stringe: le adesioni all’OPS di Montepaschi, competitor nell’operazione, sono già al 19,42%.

Via libera BCE e attese per il voto

La Banca Centrale Europea ha dato il via libera all’operazione, considerata essenziale per rafforzare la posizione internazionale di Mediobanca e rispondere all’offensiva di Monte dei Paschi di Siena, che ha avviato a sua volta un’offerta su Mediobanca che incassa però ancora adesioni contenute. L’assemblea straordinaria, anticipata rispetto ai piani iniziali, prevista oggi alle 10 a porte chiuse tramite rappresentante designato, deciderà se autorizzare Mediobanca a procedere. A mercoledì sera era già depositato circa il 78% del capitale. Servirà la maggioranza del capitale presente, e le astensioni giocheranno un ruolo chiave, perché alimentano di fatto i contrari.

l via libera europeo e della BCE è motivato dalla volontà di sostenere la creazione di un gruppo bancario italiano più forte, solido e competitivo a livello europeo, in linea con le strategie di stabilità finanziaria e sviluppo economico continentale.

I numeri e il premio proposto

L’offerta prevede uno scambio di azioni Generali con Banca Generali con un premio implicito dell’11,4% rispetto all’ultimo prezzo di mercato, indicativo di un valore riconosciuto ma che sul medio-lungo termine si riduce. Mediobanca si presenta con un bilancio in salute, confermato da utili netti in crescita e dividendi stabili, e punta a valorizzare sinergie industriali e controllo azionario per consolidare il suo core business nel wealth management.

I vantaggi per i risparmiatori italiani

L'operazione creerà un gruppo più solido e ben capitalizzato, con maggiori possibilità di crescita e un bilancio robusto, capace di affrontare efficacemente le sfide di un mercato complesso e di sostenere nuove innovazioni finanziarie. L’integrazione consentirà di beneficiare di una rete di consulenza più ampia: Banca Generali, con oltre 2.350 consulenti, verrà potenziata fino a circa 3.750 professionisti, garantendo un servizio di consulenza personalizzata di qualità per la gestione del risparmio individuale e familiare. L’unione offrirà anche un portafoglio prodotti più variegato, che spazia dall’asset management tradizionale a soluzioni innovative di insurebanking, con un’attenzione particolare a sostenibilità e tecnologie finanziarie emergenti. Infine, la politica dei dividendi verrà rafforzata grazie alla maggiore generazione di capitale, migliorando così la distribuzione di dividendi competitivi per gli azionisti e contribuendo, indirettamente, a rafforzare il sistema finanziario italiano a livello europeo.

Le reazioni degli investitori

Tra i principali sostenitori dell’offerta figurano grandi fondi istituzionali internazionali, come BlackRock, Vanguard e Norges Bank, che sostengono una visione di crescita e creazione di valore. Sul fronte opposto, spiccano alcune importanti astensioni e voti contrari da parte di soci rilevanti come Caltagirone e Delfin, mentre Generali stessa mantiene una posizione interlocutoria, aperta a ulteriori valutazioni e possibili alleanze.

Una sfida strategica di alto profilo

Questa operazione è più di una semplice acquisizione: è la risposta di Mediobanca a un contesto competitivo che vede un rafforzamento del settore gestionale italiano come elemento chiave per il futuro del sistema finanziario del Paese. Il risultato del voto di oggi è quindi atteso non solo con attenzione finanziaria, ma come momento cruciale di decisione industriale e strategica. Il verde al “sì” aprirà la strada a una nuova fase congiunta, mentre un rifiuto rischierebbe di lasciare scoperta Mediobanca nell’attacco del competitor MPS.

(Redazione)

Potrebbe interessarti anche: Mediobanca accelera verso il controllo di Banca Generali, con un’offerta strategica da 6,3 miliardi di euro

Le informazioni contenute in questo sito non costituiscono consigli né offerte di servizi di investimento. Leggi il Disclaimer »