La Prestazione universale anziani è la nuova misura istituita per rafforzare l’assistenza domiciliare agli anziani con gravi disabilità e redditi molto bassi. Prevista dal decreto legislativo n. 29 del 15 marzo 2024, sarà operativa dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026.
Il contributo integra l’indennità di accompagnamento con un assegno mensile fino a 850 euro, raggiungendo un importo totale potenziale di 1.381,76 euro. Ma chi ha diritto alla prestazione universale? Quando arriva il pagamento INPS? Come si fa la domanda e quali spese sono ammesse? Scopriamo tutti i dettagli utili per orientarsi e ottenere correttamente il beneficio.
Quando arriva il pagamento INPS della prestazione universale anziani fino a 850 euro
Iniziamo col dire che il pagamento non è retroattivo. La prestazione decorre dal primo giorno del mese in cui viene presentata la domanda INPS, non dal 1° gennaio 2025.
L’erogazione mensile si compone di:
- una quota fissa: 531,76 euro (pari all’indennità di accompagnamento);
- una quota integrativa: fino a 850 euro, calcolata in base alle spese documentate per assistenza e cura.
Il totale mensile può raggiungere 1.381,76 euro, accreditato su conto corrente. La quota integrativa verrà liquidata solo previa rendicontazione.
Come ottenere gli arretrati dell’assegno integrativo
Chi ha diritto alla quota integrativa e ha sostenuto spese per l’assistenza può richiedere gli arretrati. È però obbligatorio inviare la documentazione all’INPS entro 30 giorni dalla comunicazione di accoglimento della domanda.
I documenti ammissibili includono:
- buste paga di assistenti familiari con contratto;
- fatture per servizi socioassistenziali.
Le modalità di trasmissione saranno definite con apposita comunicazione INPS. L’assenza di documentazione può impedire il recupero degli arretrati.
Requisiti INPS per la prestazione universale anziani
La domanda INPS per la prestazione universale fino a 850 euro può essere presentata solo da un numero limitato di beneficiari: massimo 24.500 l’anno.
Per accedere sono richiesti i seguenti requisiti:
- età minima di 80 anni;
- fabbisogno assistenziale gravissimo, certificato dall’INPS;
- ISEE sociosanitario ordinario non superiore a 6.000 euro;
- titolarità dell’indennità di accompagnamento.
Il beneficiario deve presentare un ISEE valido aggiornato al 2025. In assenza, la prestazione viene sospesa da marzoe riattivata solo dopo la nuova DSU.
Importante: la misura non è cumulabile con i contributi per l’assistenza domiciliare erogati dagli Ambiti Territoriali Sociali (ATS). Il cittadino dovrà accettare la rinuncia formale a tali prestazioni al momento della domanda.
Come fare domanda per la prestazione universale anziani
La domanda per l’assegno anziani non autosufficienti va presentata in modalità telematica attraverso:
- il sito INPS, utilizzando SPID, CIE o CNS;
- un patronato abilitato.
Il beneficio può essere richiesto in qualsiasi momento dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026. La decorrenza è fissata al mese di presentazione, solo se tutti i requisiti risultano validi e certificati.
Quali spese copre l’assegno integrativo
L’assegno integrativo della prestazione universale anziani INPS deve essere utilizzato esclusivamente per spese documentate di assistenza e cura. In particolare:
- stipendi di badanti regolarmente assunti (minimo 15 ore settimanali);
- servizi domiciliari: igiene personale, pasti, accompagnamento, disbrigo pratiche, telesoccorso.
L’uso improprio o non documentato delle somme può determinare la revoca della prestazione da parte dell’INPS.