Rimborso 730/2025: chi riceve il pagamento ad agosto, quanto spetta e cosa fare se non arriva

Benna Cicala Benna Cicala - 18/07/2025 07:30

Rimborso 730/2025: chi riceve il pagamento ad agosto, quanto spetta e cosa fare se non arriva

Il rimborso 730/2025 rappresenta per milioni di contribuenti italiani una voce importante nel bilancio familiare. Si tratta della restituzione dell’IRPEF versata in eccesso nel 2024, calcolata con la dichiarazione dei redditi. Tuttavia, a metà luglio, molti si chiedono ancora quando arriverà il rimborso 730/2025, chi lo riceverà davvero e cosa controllare se l'accredito non compare nel cedolino.

I primi pagamenti iniziano con le competenze di luglio e si concretizzano tra la fine del mese e i primi giorni di agosto. Ma il calendario varia in base alla categoria di lavoratore o pensionato, così come l’importo effettivo dipende da numerosi fattori fiscali.

Ma chi ha diritto al rimborso ad agosto? Come verificare se si è tra i beneficiari? E quali sono le cause più frequenti di ritardo? Prima di approfondire il discorso nei dettagli, vi lasciamo al video YouTube di Martino Campioni sull'argomento.

Rimborso 730/2025: quando arriva e a chi spetta ad agosto

Il rimborso del modello 730 viene erogato dal sostituto d’imposta - tipicamente il datore di lavoro o l’INPS – seguendo tempistiche precise. La condizione fondamentale per riceverlo già ad agosto è aver trasmesso la dichiarazione entro metà giugno 2025.

L’effettivo accredito, però, dipende dalla categoria a cui si appartiene. Ecco il calendario completo con date previste per il pagamento:

  • Dipendenti pubblici: rimborso a fine luglio 2025, con la busta paga di luglio;
  • Dipendenti privati con paga anticipata: accredito a fine luglio 2025;
  • Dipendenti privati con paga posticipata: pagamento nei primi giorni di agosto 2025;
  • Pensionati: rimborso accreditato il 1° agosto 2025 insieme al cedolino INPS.

I contribuenti che hanno inviato la dichiarazione dopo la metà di giugno saranno inseriti nei turni di pagamento successivi, da settembre in poi. In caso di anomalie o controlli, le tempistiche possono slittare anche di qualche mese.

Come controllare il rimborso 730/2025 e calcolare l’importo atteso

Chi aspetta il rimborso 730/2025 ad agosto può già verificare se l'accredito è previsto consultando il cedolino di luglio (per i dipendenti) o quello di agosto (per i pensionati).

Dove cercare l’informazione

  • Per i lavoratori: la voce da individuare in busta paga è di solito “IRPEF a credito - Mod. 730” o simile. Il dato è visibile nel corpo del cedolino o nel riepilogo dei conguagli fiscali;
  • Per i pensionati: il rimborso compare nel cedolino pensione INPS del mese di agosto, scaricabile dal sito ufficiale dell’ente previdenziale.

A quanto può ammontare il rimborso?

L’importo varia in base a numerosi fattori personali e fiscali:

  • Ritenute IRPEF versate nel 2024;
  • Detrazioni e deduzioni richieste (spese sanitarie, istruzione, mutui, familiari a carico);
  • Saldo finale tra imposte dovute e imposte già trattenute.

In media, i rimborsi oscillano tra 300 e 1.200 euro, ma possono superare anche i 2.000 euro in caso di spese significative documentate.

Rimborso 730/2025 non ricevuto o parziale: cause frequenti e cosa fare

Non tutti riceveranno il rimborso IRPEF del 730/2025 ad agosto. Ci sono diversi motivi per cui l'accredito può essere assente o inferiore al previsto. Ecco le situazioni più comuni da considerare.

1. Modello 730 inviato in ritardo

Chi ha trasmesso la dichiarazione dopo metà giugno rientrerà nei flussi di pagamento successivi. In questi casi, il rimborso sarà posticipato tra settembre e novembre.

2. Controlli dell’Agenzia delle Entrate

L’Amministrazione finanziaria può disporre controlli preventivi in caso di dichiarazioni con elementi di rischio, come spese elevate o dati incoerenti. Il rimborso verrà bloccato temporaneamente e sbloccato solo dopo la conclusione delle verifiche.

3. Incapienza del datore di lavoro

Il datore di lavoro agisce come sostituto d’imposta e versa il rimborso compensandolo con le imposte da pagare per conto di tutti i dipendenti. Se non ha capienza fiscale sufficiente, può erogare solo una parte dell’importo.

Esempio:

Un dipendente ha diritto a 2.000 euro. Il datore riesce a rimborsarne solo 1.200 nel mese di luglio. I restanti 800 saranno erogati nei mesi successivi, quando ci sarà capienza.

4. Errori nel modello 730

Un errore nella compilazione del Modello 730 - ad esempio, un sostituto d’imposta indicato in modo errato - impedisce l’erogazione tramite datore di lavoro o INPS. In tal caso, sarà l’Agenzia delle Entrate a occuparsi del rimborso, ma i tempi possono allungarsi fino a dicembre o oltre.

Cosa fare se il rimborso non arriva

In caso di mancato accredito ad agosto del rimborso 730/2025, è importante non allarmarsi, ma seguire alcune verifiche:

  • Controllare la data di invio del 730;
  • Consultare il cedolino paga o pensione per la presenza della voce IRPEF a credito;
  • Contattare il proprio datore di lavoro, ufficio paghe o il CAF per eventuali chiarimenti;
  • Accedere all’area riservata dell’Agenzia delle Entrate per verificare lo stato della dichiarazione.

Il rimborso non viene mai perso: se non viene erogato subito, sarà pagato nei mesi successivi, anche in forma frazionata.

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