Unicredit straccia le attese e gratifica gli azionisti

31/01/2023 17:17

Unicredit straccia le attese e gratifica gli azionisti

Unicredit in rally, potrebbe proseguire

Rialzo monstre per Unicredit (+11,5% a 17,75 euro) che sale su livelli abbandonati nel maggio 2018 e si prepara ad attaccare le importanti resistenze a 18,30 euro circa. In caso di successo il segnale grafico rialzista inviato la scorsa settimana con la rottura del lato alto del canale ribassista in essere da quasi cinque anni verrebbe definitivamente confermato.
Prenderebbe corpo a quel punto l'ipotesi di ritorno (in ottica di lungo periodo) sui picchi dell'ottobre 2009 a 88 circa, con obiettivo intermedio a 48 (minimo di inizio 2011). D'altronde secondo l'a.d. Andrea Orcel le azioni della banca, nonostante il +130% dai minimi del marzo scorso, sono ancora sottovalutate e hanno ulteriori margini di miglioramento.

Il manager fa notare che Unicredit negli ultimi otto trimestri ha battuto nettamente il consensus e pensa che nel 2023 possa fare come nel 2022.

I risultati 2022 sono nettamente superiori alle attese

Se così fosse il titolo potrebbe raggiungere i target indicati sopra prima del previsto.
Il 2022 va infatti in archivio (escludendo la Russia) con margine d'interesse 9,935 miliardi di euro (+16% a/a) contro attese pari 9,715 miliardi. L'utile netto contabile è stato pari a 6,657 miliardi (da 1,886 nel 2021) contro attese a 5,286 miliardi, mentre il risultato netto sottostante è salito del 64% a/a a 5,447 miliardi.

Migliora la solidità patrimoniale con CET1 ratio al 16,00% dal 15,03% di fine 2021. I risultati permettono a Unicredit di incrementare di 1,5 miliardi il target di distribuzione agli azionisti, che sale quindi a 5,25 miliardi, di cui 1,91 in dividendi e 3,34 sotto forma di buyback. Orcel è fiducioso di poter distribuire più dei 16 miliardi di euro previsti nel piano quadriennale 2021-2024.

Scenario e previsioni 2023 favorevoli, no svendita asset russi

Per il 2023 il management prevede un ulteriore progresso del margine di interesse (grazie anche all'estensione della politica di rialzo dei tassi ufficiali da parte della BCE, ndr) a oltre 11,3 miliardi di euro (11,00 il consensus) e un utile netto in linea con quello del 2022 (4,38 miliardi il consensus).

Il costo del rischio è atteso a 30-35 punti base, in aumento contenuto rispetto ai 23 del 2022 nonostante uno scenario macro recessivo. Sul dossier Russia Orcel ha ribadito che Unicredit procederà con il derisking degli asset ma nel breve la vendita è esclusa dato che si tratterebbe di una svendita e "regalare soldi a Mosca" è sbagliato "sia eticamente sia finanziariamente".

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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