ENI e Saipem giù con i rumor: cosa bolle in pentola?

18/12/2020 20:43

ENI e Saipem giù con i rumor: cosa bolle in pentola?

La debole chiusura registrata oggi dal Ftse Mib ha contagiato anche Eni e Saipem che anzi hanno amplificato il calo del mercato, mostrando maggiore debolezza relativa.
Saipem, dopo aver guadagnato ieri circa mezzo punto percentuale, ha terminato gli scambi a 2,161 euro, con un calo dello 0,6% e oltre 12 milioni di azioni trattate, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 14,5 milioni.

Ancora più pesante il bilancio di ENI che ieri ha ceduto lo 0,5% e oggi ha accusato una flessione più ampia, fermandosi a 8,621 euro, con un calo dell'1,03% e circa 20,4 milioni di azioni transitate sul mercato, in linea con la media mensile.
ENI e Saipem oggi non hanno beneficiato in alcun modo del rialzo del petrolio che dopo il guadagno di oltre l'1% messo a segno ieri, ha continuato a salire oggi, spingendosi oltre quota 49 dollari.


I due titoli sono finiti sotto i riflettori sulla scia delle indiscrezioni raccolte da Il Sole 24 ore, secondo cui sarebbero in corso valutazioni su un possibile ridimensionamento di ENI a fronte di un rafforzamento della CDP nel capitale di Saipem.
Al momento lo stadio e? quello esplorativo e nelle primissime fasi di avvio.
Le opzioni allo studio contemplerebbero strumenti che non abbiano alcun impatto sul mercato, tra cui il bond convertibile a lunga scadenza. ENI e CDP non hanno commentato l’indiscrezione.
L’articolo sottolinea che in passato ENI ha utilizzato exchangeable bond per ridimensionale la posizione nelle controllate considerate non piu? strategiche, come Galp e Snam.


Gli analisti di Equita SIM però lo riteniamo uno scenario meno probabile dato che non avrebbe nessun impatto sulla struttura finanziaria di Saipem.
Quest'ultima e? controllata da un patto di sindacato, in scadenza il 22 gennaio 2022, sul 25% del capitale che vincola il 12,5% che fa capo a CDP e il 12,5%, della quota complessiva del 30%, in capo a ENI.

Al momento non sarebbe chiaro se il ridimensionamento della quota ENI in Saipem riguardera? la quota vincolata al patto, pari al 12,5%, o quella tecnicamente libera, pari al 18%
Gli esperti ricordano che Saipem ha recentemente aggiornato i covenants e la flessibilita? finanziaria e? migliorata rispetto a fine giugno, con una liquidita? disponibile di 1,1 miliardi di euro, che sale a oltre 2 miliardi incorporando le linee di credito committed non utilizzate.


L’emissione di convertibile da parte di Saipem, con un premio significativo rispetto ai prezzi di mercato, a detta di Equita SIM potrebbe rafforzare la struttura finanziaria senza impatti diluitivi rilevanti.
Assumendo un convertibile da 500 milioni di euro, dove gli analisti ritengono CdP possa sottoscrivere una quota rilevante dello strumento, il rapporto debito netto/EBITDA 2022 passerebbe da 1,6 volte a circa 1, con un impatto diluitivo mid single digit.

Con riferimento ad ENI gli esperti evidenziano che la partecipazione in Saipem non era considerata strategica, da quando era stata ridotta la quota al 30,54% alla fine del 2015, permettendo di deconsolidarla dal bilancio.
Di questa quota solo il 12,50% e? in patto di sindacato on CDP, tuttavia il patto parasociale e? svincolabile 6 mesi prima della scadenza.
La dismissione, spiega Equita SIM, rafforzerebbe ulteriormente il bilancio di ENI migliorando il leverage pro-forma di circa il 2% in caso di vendita della quota completa.


In attesa di novità gli analisti mantengono una view bullish su ENI, con una raccomandazione "buy" e un prezzo obiettivo a 10 euro, mentre per Saipem il rating è "hold", con un target price a 2 euro.

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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