A Piazza Affari il Ftse Mib ieri ha archiviato l'ultima seduta della settimana, oltre che del mese, con un rialzo dello 0,59% a 21.234 punti.
Ftse Mib in netto recupero a giugno. +15,88% da inizio anno
L'ottava si è conclusa però con un bilancio negativo, visto che l'indice delle blue chips ha ceduto lo 0,72% rispetto al close del venerdì precedente.
Ben diverso il risultato ottenuto dal mercato su base mensile, visto che a giugno il Ftse Mib ha messo a segno un rialzo del 7,23%, recuperando buona parte del ribasso accusato il mese precedente.
Molto corposo il saldo del primo semestre, visto che Piazza Affari si lascia alle spalle la prima metà dell'anno con un progresso del 15,88%.
Piazza Affari: i motivi che hanno alimentato il rialzo a giugno
Nel consueto report mensile gli analisti di Equita SIM hanno evidenziato che a giugno non solo Piazza Affari, ma i principali mercati hanno registrato un'ottima performance, grazie a politiche monetarie orientate in maniera sempre più espansiva che hanno fatto scendere i rendimenti a lungo termine, anche se permangono sullo sfondo le tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti.
Gli esperti ricordano che la Fed ha confermato le aspettative del mercato, mantenendo i tassi al 2,25%-2,5%, ma nell'ultimo meeting ha modificato l'orientamento di politica monetaria, togliendo dal comunicato il termine "paziente" nel determinare i futuri aggiustamenti ai tassi.
Questa fa presagire un taglio del costo del denaro nel prossimo futuro, alla luce delle crescenti incertezze sulle prospettive economiche.
In Europa invece il presidente Draghi ha segnalato che la BCE è pronta a ridurre ulteriormente i tassi di interesse e a riprendere il quantitative easing se le condizioni economiche dovessero ulteriormente deteriorarsi.
Le Borse così sono state tutte positive a giugno, la volatilità è crollata e gli indici High Yield sono saliti del 2,2%.
Lo spread BTP-Bund si è ridotto di oltre 40 punti base e questo ha permesso al Ftse Mib di sovraperformare i principali mercati azionari.
Borse: Equita SIM preoccupata per vari motivi. Italia: 2 note positive
Gli analisti di Equita SIM segnalano che tanto in Europa quanto negli Stati Uniti il quadro macro resta poco brillante.
L'evidenza dei dati rafforza così la convinzione degli esperti che non assisteremo ad un'accelerazione del ciclo economico nella seconda metà di quest'anno e nel 2020, come invece scontato dai mercati con il rally da inizio 2019.
A preoccupare piuttosto la SIM milanese è l’atteggiamento delle Banche Centrali, pronte a mettere sul tavolo nuovamente la carta del QE ai primi segnali di rallentamento.
Da non dimenticare poi che restano sullo sfondo le incertezze provocate dal confronto USA-Cina.
Non mancano alcune note positive per l’Italia e a tal proposito gli analisti ricordano le diverse operazioni straordinarie annunciate nelle ultime settimane: ASTM-Sias, Ascopiave-Hera, Mediaset-Mediaset Espana, IMA-Gima, Fca-Renault.
Di positivo c'è anche il fatto che i BTP sono tra i pochi asset a garantire dei rendimenti reali positivi, visto che a livello globale lo stock di debito con rendimenti negativi ha raggiunto il record di 13 trilioni di dollari o il 26% dell’offerta di debito sovrano globale, pari al 15% del PIL mondiale 2018.
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Gli analisti nel loro portafoglio raccomandato sono investiti al 91,7%, con una quota in frazionale aumento rispetto al 91,5% del mese precedente e contro un peso neutro del 95%.
Piazza Affari: ridotto peso di Enel in portafoglio, sale Atlantia
Quanto alle modifiche apportate al portafoglio principale a Piazza Affari, si segnala la riduzione del peso di 50 punti base per Enel.
Gli analisti hanno deciso di prendere parzialmente profitto dopo la buona performance del mese scorso, mantenendo in ogni caso la raccomandazione "buy" sul titolo, con un prezzo obiettivo a 6,5 euro.
Alzato invece di 20 punti base il peso di Atlantia, per rispettare il sovrappeso minimo richiesto dal portafoglio raccomandato.
Anche per questo titolo il rating resta invariato a "buy", con un target price a 25,9 euro.
Ftse Mib: aumenta il peso di A2A
Equita SIM ha inoltre deciso di aumentare di 50 basis points il peso di A2A, con una raccomandazione "buy" e un fair value a 1,74 euro.
La maggiore esposizione al titolo è stata decisa dopo che A2A ha perso il 3% da inizio anno, contro il rialzo del 28% messo a segno dalle altre utility locali.
Inoltre A2A tratta con un rapporto prezzo-utili 2020 di 13 volte, contro le 14 delle altre utility, e vanta uno yield del 5,2% rispetto al 4% delle concorrenti.
A ciò si aggiunga che il management della società si è dimostrato disciplinato nei deal M&A e nuove opportunità dovrebbero arrivare grazie al dossier Sorgenia e all'aggregazione Aim Vicenza e AGSM Verona.
ENI esce dai best picks 2019
Per effetto dell'aumento del peso di A2A in portafoglio, ENI esce di best picks 2019, ma sul titolo la view resta positiva, con una raccomandazione "buy" e un prezzo obiettivo a 20 euro.
Piazza Affari: i titoli da mettere in portafoglio a luglio
Oltre ai titoli indicati fino ad ora, nel portafoglio raccomandato da Equita SIM per il mese di luglio troviamo altre blue chips.
Tra i bancari la scelta cade su Bper Banca, Banco BPM, Intesa Sanpaolo, Unicredit e Mediobanca, mentre nel comparto assicurativo troviamo Unipol.
Nel settore industriale troviamo Pirelli, Fca, CNH Industrial, Buzzi Unicem e Leonardo, mentre nell'oil il già citato ENI viene affiancato da Saipem.
Nel portafoglio trovano spazio anche Moncler e Telecom Italia nella versione delle azioni di risparmio.
Fonte: News
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