Pensioni a rischio. Anticipato Marzo ma cambiano gli importi

07/02/2021 17:49

Pensioni a rischio. Anticipato Marzo ma cambiano gli importi

Pensioni di Marzo anticipate a fine Febbraio, sembra ormai confermato dall'Inps. Ma le novità non sono sempre positive. Infatti molti italiani vedranno una variazione significativa del loro cedolino Inps, proprio per la pensione di Marzo.

Ci sono poi le cosiddette "lettere di ricalcolo", in arrivo in questi mesi a moltissimi pensionati.

In questi documenti si chiede la restituzione di quote percepite secondo l'Istituto indebitamente. L'Inps ha ragione, l'errore nel calcolo delle pensione spesso esiste ma è totalmente a loro carico.

Forse non tutti sanno che se l'errore di calcolo è da attribuire all'Inps senza dolo del pensionato bisogna fare ricorso.
Non pagare quanto richiesto e facendosi assistere da CAF o patronati autorizzati, richiedere indietro le somme eventualmente trattenute.

Tante cose da chiarire quindi, ma per le pensioni arriva la manovra definitiva 2021. La mini riforma prospettata nella legge di bilancio 2021 prevede aumenti, blocco della perequazione, flessibilità in uscita.

Ma si parla ancora di Ape Sociale e opzione donna ma anche invalidità civile parziale.

All'orizzonte però ci sono molte notizie ufficiali ed ufficiose che è bene analizzare per cercare di far luce sulla situazione attuale e futura delle pensioni e dei percettori, che continuano a sentirsi in balia di cambi repentini e smentite ricorrenti.
Vediamo nel dettaglio cosà l'Inps e soprattutto il governo prevedono per il nuovo anno!

Come sempre, prima di procedere, è bene fare chiarezza su punti fondamentali e scoprire cosa aspettarci nei prossimi mesi.

Pensioni: ecco chi ci rimette con la riforma

Luci e ombre e soprattutto poche certezze nella mini riforma delle pensioni, prospettata nella legge di bilancio 2021.

La preoccupazione maggiore è la mancata rivalutazione 2021.

Sembra infatti certo, visto l'ennesima proroga, che per il nuovo anno non ci sarà l'annuale adeguamento pensionistico. Infatti come da noi già annunciato, il 2020 ha visto un decremento dei prezzi dei beni Istat, che genera una variazione negativa.

Tradotto le pensioni nel 2021 non aumenteranno come di consueto avviene ad inizio anno nuovo.

Tale adeguamento si rende necessario ogni anno per riallineare il potere di acquisto delle pensioni al costo della vita.

A quanto pare nel 2020 questo aumento del costo della vita non si è registrato, di conseguenza la variazione sarà negativa, causando un mancato allineamento delle pensioni che non vedranno accrescere il loro importo mensile.
Insomma niente perequazione.

Ricordiamo che ciò non vuol dire che le pensioni diminuiranno, ma i percettori di pensioni dovranno affrontare il 2021 con gli stessi importi dell'anno passato.

Niente aumento neanche per le pensioni di invalidità civile parziale.

Si richiede da più fronti l'adeguamento al milione, come avvenuto per gli invalidi 100%, anche per gli invalidi civili parziali. Non si capisce bene perché chi possiede un'invalidità civile tra il 74% e il 99% non possa godere di una revisione delle pensioni. Riteniamo che un invalido al 95% registri le medesime difficoltà di collocamento lavorativo di chi abbiamo un invalidità totale.
Ma nella riforma attuale, così come è presentata, ancora non se ne fa menzione.

Rimane la speranza che, essendo il testo ancora passibile di modifiche, venga rivisto in favore di queste lacune emerse dall'attuale prospetto di legge di bilancio.

Pensioni: le 3 novità di Marzo

Le pensioni di Marzo saranno anticipate a fine Febbraio, ma ci sono 3 novità che faranno cambiare gli importi netti sul cedolino.

Il primo punto che influirà sugli importi delle pensioni, sarà il prelievo fiscale.

Infatti oltre all'IRPEF ordinaria mensile ed alle addizionali 2020 che si versano da inizio anno, a Marzo si versa anche la prima delle 9 rate previste per l'addizionale comunale 2021, in acconto per l'anno in corso.

Il secondo punto non riguarderà tutte le pensioni, perché si tratta del ricalcolo dell'IRPEF 2020.

Quindi saranno interessati da tele aspetto solo coloro che avranno percepito, oltre la pensione, altre fonti di reddito soggette a tassazione.

Se così fosse il ricalcolo dell'IRPEF genererebbe un conguaglio negativo. Tale operazione viene svolta dall'Inps in quanto sostituto d'imposta che procede alla verifica degli importi sulla base delle dichiarazioni dei redditi presentate.

Il terzo ed ultimo punto è invece una buona notizia.

A partire da Marzo, infatti, vengono rimborsati gli eventuali crediti d'imposta relativi all'anno 2020.
Qualora quindi lo scorso anno si sia versata un'imposta superiore al dovuto si procederà al riaccredito dell'eccedenza.

Per controllare le voci e verificare la loro correttezza si dovrà consultare il proprio cedolino sul portale dell'Inps. A cui ricordiamo si accede con lo SPid, ovvero Sistema Pubblico d’Identità Digitale.

E' sicuramente da menzionare a tal proposito il nuovo servizio disponibile su MyInps, che permette di ricevere il cedolino delle pensioni direttamente sulla propria casella di posta elettronica.

E' un servizio che va attivato nella propria area personale e tramite cui sarà possibile gestire dati ed informazioni.

Si è parlato molto per le pensioni anche di aumenti e nuove opportunità per anticipare l'uscita dal mondo del lavoro. Vediamo allora di cosa si stratta.

Pensioni, a chi va l'aumento

Aumento per le pensioni di invalidità previsto dal decreto agosto, grazie alla sentenza della Corte Costituzionale.

Nel dettaglio le modifiche apportate riguardano l'incremento fino a 651€ per tredici mensilità.

L'aumento va soltanto agli invalidi civili totali, come sordi o ciechi assoluti titolari di pensioni o titolari di pensioni di inabilità totale, secondo la legge 222/84, di età compresa tra i 18 e i 60 anni.

Previsti alcuni limiti di reddito per usufruire dell'aumento sulle pensioni.
Ecco quali:

  • reddito annuo fino a € 8.469,3 per il pensionato senza coniuge
  • reddito annuo fino a € 14.447,42 per il pensionato con coniuge

In caso di nucleo familiare composto da due persone il reddito andrà a sommarsi. La maggiorazione viene concessa in misura tale da non comportare il superamento di questi limiti. Gli aumenti saranno pertanto variabili, con un incremento massimo per invalidi civili totali e sordi sarà di € 364,70 mensili.

Mentre per gli invalidi civili totali ciechi sarà di € 341,34 mensili.

L'aumento pieno ci sarà soltanto per chi ha reddito zero, qualsiasi altro reddito farà decrescere l'aumento fino ad azzerarlo se supera i suddetti limiti.

Esclusi invalidi civili parziali, chi non percepisce la pensione perché supera la soglia di reddito prevista e i minori invalidi.

I redditi rilevanti ai fini del calcolo sono.

i redditi assoggettabili IRPEF, sia a tassazione corrente che a tassazione separata; i redditi tassati alla fonte e anche i redditi esenti.

Mentre saranno esclusi dal cumulo del reddito, (circolare Inps 17 del 16/01/2002) :

  • trattamenti di famiglia
  • rendita della casa di abitazione
  • pensioni di guerra
  • indennità di accompagnamento
  • indennità per i cechi parziali e indennità di comunicazione
  • sussidi economici di Comuni ed altri Enti rivolti agli anziani

Pensioni anticipate a 57 o 62 anni

Forse non tutti sanno che si può anticipare la pensione fino a 57 anni di età.

E' una possibilità in vigore dalla legge di bilancio del 2017, modificata poi nel 2018. Si tratta Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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