Unicredit sale prima dei conti. Colpo di scena per il dividendo?

05/02/2020 13:54

Unicredit sale prima dei conti. Colpo di scena per il dividendo?

L'intonazione positiva mostrata anche oggi da Piazza Affari favorisce nuovi acquisti sui titoli del settore bancario.
Tra gli altri guadagna posizioni Unicredit che sale per la terza giornata consecutiva, in linea con quanto accade per il Ftse Mib.

Unicredit sale ancora alla vigilia dei conti

Il titolo, dopo aver chiuso la sessione di ieri con un rally di oltre il 3%, quest'oggi si muove in maniera più cauta.

Negli ultimi minuti Unicredit sale dell'1,35% a 12,75 euro, con oltre 9,4 milioni di azioni transitate sul mercato fino ad ora, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 15,7 milioni di pezzi.

Il titolo resta sotto i riflettori nel giorno in cui si riunisce il Cda per l'esame e l'approvazione dei conti del quarto trimestre e dell'intero 2019 che saranno resi noti al mercato domani prima dell'apertura di Piazza Affari.

Dopo le ottime notizie arrivate ieri dai risultati di Intesa Sanpaolo, l'attenzione si sposta ora sull'altro big del settore bancario. 

Unicredit: le stime sui numeri del 4° trimestre e dell'intero 2019

Difficilmente però Unicredit dovrebbe riservare sorprese particolarmente positive, in primis perchè il consensus non vede un utile nel quarto trimestre 2029, scommettendo piuttosto su una perdita di 1,124 miliardi di euro, contro un risultato positivo di 840 milioni conseguito nello stesso periodo del 2018.

I ricavi totali dovrebbero calare da 4,856 a 4,658 miliardi di euro, mentre il net interest income è visto in flessione da 2,712 a 2,535 miliardi di euro.

Per le commissioni si prevede un aumento da 1,551 a 1,624 miliardi di euro, mentre gli accantonamenti totali dovrebbe quasi raddoppiare da 1,29 a 2,118 miliardi di euro.

Con riferimento all'intero 2019, il consensus vede un utile netto in calo da 3,896 a 3,245 miliardi di euro, mentre il margine di intermediazione dovrebbe scendere dell'1,7% a 18,645 miliardi di euro.

Buone notizie sul fronte del dividendo visto che gli analisti si aspettano a valere sull'esercizio 2019 una cedola di 0,63 euro, con un minimo di 0,58 euro e un massimo di 0,64 euro, in crescita del 133% rispetto agli 0,27 euro distribuiti per l'esercizio 2018.

Unicredit: le previsioni di Mediobanca e di UBS

Diverse le previsioni di Mediobanca che si allontanano anche di parecchio dal consensus, con particolare riferimento alla perdita del quarto trimestre che per gli analisti dovrebbe essere di 393 milioni di euro, a fronte di ricavi in flessione del 2% a 4,616 miliardi di euro, contro i 4,658 miliardi previsti dalla comunità finanziaria.

UBS invece per il quarto trimestre del 2019 indica per Unicredit una perdita netta di 1,024 miliardi di euro, un po' più contenuta di quella del consensus, mentre il net interest income è atteso in calo del 7% a 2,521 miliardi di euro.
Buone notizie per le commissioni che dovrebbero crescere dl 3% a 1,596 miliardi di euro.

In attesa dei dati ufficiali che saranno diffusi domani da Unicredit, gli analisti di UBS mantengono una view bullish sul titolo, con una raccomandazione "buy", l'unica assegnata nel settore bancario, e un prezzo obiettivo a 14,9 euro.

Unicredit raccoglie diversi giudizi bullish

Indicazioni positive per Unicredit sono arrivate nei giorni scorsi anche da altre banche d'affari.


Tra le altre segnaliamo Goldman Sachs che ha confermato il titolo nella sua conviction buy list con un target price ritoccato leggermente da 18 a 18,1 euro.

La banca Usa vede ancora interessanti prospettive per Unicredit, sulla base di un rilevante aumento nei ritorni di capitale dal 2019.

A puntare sul titolo è anche Jefferies che invita ad acquistare, segnalando tra i potenziali catalizzatori il completamento dell'uscita del gruppo dalla Turchia e la riduzione del costo dell'equity.

Infine, Unicredit è la top pick di HSBC tra le banche italiane, con un rating "buy" e un fair value migliorato da 14,8 a 15 euro.

Il broker ha ridotto del 4% la stima di eps 2019, ma in media ha alzato dell'1% quelle riferite all'anno in corso e ai prossimi tre.

Fonte: News Trend Online

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