Piazza Affari in rialzo, si attende la definizione dell'accordo USA-Cina. FTSE MIB +0,84%

16/12/2019 17:53

Piazza Affari in rialzo, si attende la definizione dell'accordo USA-Cina. FTSE MIB +0,84%

Piazza Affari in rialzo, si attende la definizione dell'accordo USA-Cina. FTSE MIB +0,84%.

Mercati azionari europei positivi. Wall Street in progresso: a ridosso della chiusura delle borse europee S&P 500 +0,8%, NASDAQ Composite +1,1%, Dow Jones Industrial +0,6%. A Milano il FTSE MIB ha terminato a +0,84%, il FTSE Italia All-Share a +0,77%, il FTSE Italia Mid Cap a +0,19%, il FTSE Italia STAR a +0,57%.
Borse positive: USA e Cina alla fine della scorsa settimana hanno confermato il raggiungimento dell'accordo "fase uno": i dazi USA su 160 miliardi di dollari di importazioni dalla Cina previsti per domenica sono stati annullati e Pechino ha fatto altrettanto con la reintroduzione di dazi su veicoli americani.

Dei dazi USA del 25% attualmente in vigore su 370 miliardi di importazioni dalla Cina solo quelli su 120 miliardi (contrariamente alle indiscrezioni di ieri) saranno ridotti al 7,5%. A fronte di questo la Cina si impegnerà, secondo quanto dichiarato dal rappresentante per il commercio USA Robert Lighthizer, ad acquistare 200 miliardi di dollari di prodotti americani nei prossimi due anni: sull'entità degli acquisti nessuna conferma da parte cinese.
Per il momento è stato firmato alcun documento ufficiale e quindi non ci sono indicazioni concrete sulla tempistica della riduzione dei dazi USA.

BTP e spread in lieve peggioramento. Il rendimento del decennale segna 1,30% (chiusura precedente a 1,28%), lo spread sul Bund segna 157 bp (da 155) (dati MTS).

*Tra i dati macroeconomici pubblicati in giornata segnaliamo che negli USA Markit Economics ha reso noto che la stima flash dell'indice PMI manifatturiero *a dicembre si è attestata a 52,5 punti dai 52,6 punti di novembre.

Le attese erano per un indice a 52,6 punti. In miglioramento anche l'indice PMI servizi a 52,2 da 51,6 di novembre. Negli Stati Uniti e' stato reso noto che l'indice del mercato immobiliare NAHB (National Association of Home Builders) è salito di 5 punti nel mese di dicembre a 76 punti, risultando superiore al consensus, fissato a 71 punti.
La Federal Reserve di New York ha comunicato che l'indice Empire State Manufacturing (che misura l'andamento dell'attività manifatturiera di New York) si attesta nel mese di dicembre a 3,5 punti da 2,9 punti di novembre, risultando inferiore alle attese degli analisti fissate su un indice pari a 4 punti.

Nell'eurozona l'indice Markit PMI manifatturiero (stima flash) scende a 45,9 punti da 46,9 (atteso 47,3 punti). L'Istat rende noto che in Italia nel mese di mese di novembre 2019, si stima che l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registri una diminuzione dello 0,2% su base mensile e un aumento dello 0,2% su base annua (come nel mese di ottobre); la stima preliminare era +0,4%.

Bene Nexi, +3,32% a 11,58 euro, che si conferma in ottima forma e tocca in chiusura il nuovo massimo storico oltrepassando quello di venerdì a 11,4780 euro.

Il Sole 24 Ore di sabato è tornato sul tema della possibile fusione con SIA: il cda di quest'ultima è stato ridisegnato dalla controllante Cdp con l'obiettivo di procedere a un'IPO o più probabilmente a un'operazione straordinaria con Nexi.

Juventus FC +2,71% positiva. L'ultimo turno del campionato di Serie A è stato favorevole al club bianconero che, grazie alla vittoria sull'Udinese e al pareggio dell'Inter con la Fiorentina, ha riagganciato i nerazzurri in testa alla classifica.

A fine mattinata si sono svolti i sorteggi per gli ottavi di finale di UEFA Champions League: la Juventus affronterà il Lione.

Titoli del settore farmaceutico/medico in recupero dopo la netta flessione di venerdì. In verde Amplifon +1,99%, Recordati +1,84%, MolMed +1,40%. Sale anche Diasorin +1,47% che oggi ha annunciato di aver ricevuto la certificazione dalla Food and Drug Administration (FDA) per la commercializzazione negli USA del test molecolare Simplexa VZV Direct.

Il test aveva già ricevuto la certificazione per la vendita sul mercato europeo a settembre 2019.

*Snam, +2,07% *a 4,5340 euro, accelera ed estende il rimbalzo partito a metà della scorsa settimana dopo aver toccato il minimo da fine febbraio a 4,2760 euro. Il titolo approfitta probabilmente dell'annuncio dell'avvio del riacquisto di azioni proprie (share buyback) autorizzato dall'assemblea del 2 aprile scorso.
Snam ha sottoscritto con un intermediario di primario livello un buyback agreement, contratto che prevede il riacquisto di azioni ordinarie a partire dalla data odierna e fino al 17 marzo 2020, per un controvalore massimo pari a 150 milioni di euro (pari a circa l'1% del capitale in base alla capitalizzazione attuale).

Bancari italiani in recupero dopo la netta flessione di venerdì ma si conferma la sottoperformance rispetto al comparto europeo.

L'indice FTSE Italia Banche segna +1,15% (-1,36% la chiusura di venerdì), l'EURO STOXX Banks +1,7% (invariato). A Milano bene FinecoBank +1,91%, UniCredit +1,79%, Banca IFIS +2,07% a 14,29 euro, su cui Banca IMI ha migliorato la raccomandazione da add a buy, target a 18,10 euro.

Petrolio in ascesa, tocca i massimi da metà settembre.
Il future febbraio sul Brent segna 65,65 $/barile, il future gennaio sul WTI 60,30 $/barile. A Milano Saipem +1,34%, Eni +0,15%, Tenaris +0,25%.

*Vendite su Buzzi Unicem, -0,9% *a 22,31 euro. Barclays ha peggiorato la raccomandazione sul titolo da overweight a underweight e ridotto il target da 22 a 20 euro.

OVS, -1,83% a 1,9260 euro, perde ulteriore terreno confermando il segnale grafico ribassista inviato venerdì con la violazione dei supporti a 1,97/1,98 euro, operazione che prelude a un approfondimento verso area 1,80, minimi della seconda metà di novembre e sostegni decisivi nel medio periodo (appoggio successivo a 1,67/1,68).

La scorsa settimana OVS ha comunicato di aver chiuso al 31 ottobre i primi nove mesi dell'esercizio 2019-2020 con risultati in calo.

Mondo TV +12,29% scatta in avanti grazie ai dati preconsuntivi dell'esercizio 2019 approvati stamattina dal cda. A livello di gruppo il valore della produzione è in crescita a euro 25,5 milioni rispetto a euro 22,2 milioni del 2018, in crescita del 15%; l'EBITDA si attesta a circa euro 15 milioni, con un incremento del 36% rispetto agli euro 11 milioni circa del 2018; l'utile netto torna positivo attestandosi a circa euro 3,6 milioni, contro una perdita di euro 39,5 milioni nel 2018.

Il management prevede un 2020 in ulteriore crescita.

(Simone Ferradini - www.ftaonline.com)

Fonte: News Trend Online

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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