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Insieme a Goldman anche Pictet considera una buona idea investire sul mercato azionario, in particolare emergenti e Giappone meno esposti alla crisi.

Finalmente, dopo una fase di lateralità durata quasi 4 mesi, l'Eur-Usd riesce a rompere la zona Inferiore del range in area 1,1150 e confermare il canale ribassista di breve periodo che si è venuto a formare dopo i massimi relativi in zona 1,1460 di inizio febbraio. 

Il petrolio è andato ben oltre la soglia dei fatidici 100 dollari, target price indicato dalle maggiori banche d’affari internazionali. Infatti, osservando l’andamento, il barile è arrivato a superare i 115 dollari.

Con l’impennata della volatilità va sotto la pari anche il nuovo Phoenix Memory di Goldman Sachs con barriera al 35%. In difesa sì ma senza rinunciare al rendimento.

La guerra tra Russia e Ucraina prosegue e rende molto difficile qualsiasi tipo di valutazione.

Le quotazioni sono scese fino a 150$ e l’analisi sembrava proprio corretta; da lì, però, è iniziato un forte recupero che ha spinto i corsi del titolo a toccare il nuovo RECORD STORICO (199,55$).

Mercati ancora in fibrillazione. La seduta di ieri è stata drammatica con oltre -4% di perdita sul Ftse Mib.

Un confronto grafico tra le principali banche americane e un accenno alle azioni di banche italiane.

Operazione short intraday sul derivato italiano

Il 21/2 ho aggiornato la strategia suggerendo un possibile livello di vendita a ridosso di 14.000 dell’indice tedesco.

Dal mese di febbraio tanto l'Oro come l'Argento hanno avviato e confermato una tendenza rialzista che potrebbe nuovamente testare i massimi storici (soprattutto l'Oro).

Nel video viene svolta un'Analisi Ciclica mediante una tecnica semplificata utilizzando opportuni Oscillatori. L'analisi viene effettuata guardando 4 differenti Cicli per ogni mercato e riguarda: principali Indici Azionari, Eur/Usd, Bund ed anche il Bitcoin.

Analisi grafica Zcash a cura di Giovanni Maiani

Un certificato Fast coupon sui titoli energetici

L'opinione e l'analisi di Pietro Origlia

L'indice azionario americano potrebbe reagire con un rialzo dell'11% se il contesto dovesse stabilizzarsi o rasserenarsi.

Scorrendo brevemente l’agenda settimanale, i primi dati che saltano all’occhio sono quelli riguardando i prezzi al consumo (dato preliminare) di febbraio in alcune Nazioni europee, tra cui l’Italia, e il dato sulla situazione del settore lavoro negli States, sempre per febbraio, e in Giappone, questa volta di gennaio.

Ci lasciamo alle spalle una settimana estremamente volatile sulle principali asset class (in particolare le commodities) a causa dell’inizio del conflitto in Ucraina.

Il grafico mensile (non giornaliero!) del colosso assicurativo francese AXA (Ticker FR:CS) è assolutamente fantastico.

Video analisi in lingua inglese a cura di Dani Gramza