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La reazione dall’area grafica tra 15900 e 16200 si conferma strategica per le prospettive direzionali del Ftse Mib

Un’immagine vale 1000 parole. Non v’è alcun dubbio. Lascio subito la “parola all’immagine” arricchendone poi il senso con qualche altra parola a seguire. L’opera che vedete si intitola 2016. L’autore è FTSE MIB.

Ciò che invece accomuna i due indici è la recente perdita di intenzione direzionale, a favore di una contenuta fluttuazione nelle prime sedute di ottava, funzionale ad un certo attendismo.

Rispetto alla segnaletica rialzista (in quadro giornaliero) che è stata riagguantata dai due indici, ieri (10/11) in chiusura si è già entrati in fase di monitoraggio per il mantenimento o meno della stessa, a riprova di come la situazione sia da riten

La reazione scomposta della prima ora all’inatteso risultato delle presidenziali Usa hanno lasciato il posto alle intenzioni rialziste, ripristinate a stretto giro, in taluni indici europei: l’Eurostoxx 50 ed i principali indici Usa invece non hanno s

Un mercato ossessionato dalle presidenziali snobba dei payrolls US buoni. I mercati sui supporti, ma Trump è una wild card.

Il nostro indice si lascia alle spalle la peggior settimana dal dopo Brexit

17397 è stato il massimo dell’indice FTSE MIB dell’8 settembre 2016. Da questo valore i corsi sono calati fino a 15992 il 30 settembre per poi iniziare il nuovo impulso rialzista.

Tutto da ricostruire per gli indici europei. Archiviata la segnaletica rialzista che − nel quadro settimanale – aveva accompagnato il tentativo rialzista da fine luglio per il Dax, dal 19 settembre per l’Eurostoxx 50, dal 6 ottobre per il Ftse Mib.

La sequenza bullish a Piazza Affari si interrompe

Gli indici europei alle prese con un test per il mantenimento o meno delle indicazioni rialziste di periodo (settimanali e giornaliere). Per gli indici Usa vale la consegna di mantenersi sopra il minimo del 13 ottobre scorso, pena la perdita dell’indic

Ad oriente la forza dell’economia, ad occidente le opportunità (per una volta in positivo della politica)

La conferma del superamento del livello 17.000 permetterebbe al mercato italiano di accelerare il proprio rialzo

Questa settimana vi propongo una tripletta di certificati, due Top Bonus e un Bonus cap, con piccoli rendimenti e rischi attesi molto bassi. In alcuni casi la scadenza temporale è proprio imminente, meno di due mesi, in altri è maggiore di 1 anno, ma so

Indici europei inermi – da un paio di settimanale a questa parte – rispetto alle possibilità di guadagnare nuovo spazio grafico al rialzo.

La reazione di ieri conduce ancora una volta Piazza Affari a ridosso della resistenza di breve periodo

A condizionare l’andamento dei mercati è ancora la vicenda Deutsche Bank

Settembre passa in archivio come mese mite, di assestamento per il Dax , declinato a parziale arretramento per il Ftse Mib, con struttura più gracile.

Poco c’è da aggiungere a quanto detto nel numero precedente della rubrica. 17.000 è il muro, 16.000 il pavimento. Nel momento in cui scrivo l’indice è a 16080 e si vive alla giornata, in swing trading, ricercando gli eccessi, poi la lateralità e o

Chissà che per il nostro listino ci possa essere un po\' di tregua