Il mercato ne sa sempre più di tutti

Trainato da un settore energetico che, come segnalato alcuni giorni fa, prometteva di capitalizzare al meglio l’andamento del petrolio, e da un convincente Health Care; lo S&P500 ha conseguito ieri un nuovo massimo assoluto: il 55esimo, nel 2021.
Negli ultimi duecento giorni il contatore di nuovi massimi storici ha toccato quota 64 volte, come si rilevava ieri sul nostro blog. La circostanza non è priva di effetti. Come segnalato, prima d’ora dal Dopoguerra si riscontrano soltanto due precedenti: 1954 e 1995. Il Rapporto Giornaliero di oggi mostra un suggestivo confronto fra i mesi precedenti il conseguimento di un simile setup: la sovrapposizione è pressoché perfetta, il 2021 sta fedelmente replicando le annate passate, a cui ci accomunano diversi fattori.
Se il parallelo dovesse persistere, la figura fornisce una certa idea di cosa ci dovremmo aspettare per i mesi a venire: una evoluzione che farebbe ulteriormente felici tutti gli investitori. In questo contesto, qualsiasi consolidamento sarebbe limitato nei termini definiti ieri mattina in risposta al quesito di un abbonato. Rafforza quella convinzione il fatto che un massimo storico sia stato conseguito in un mese impegnativo come quello di settembre: circostanza inusuale, ma non così rara; e soprattutto, dai ben precisi effetti prospettici, come commentiamo nel rapporto di oggi.
Ma oggi si parlerà d’altro. È atteso il rapporto sull’occupazione negli Stati Uniti nel mese di agosto. Il consenso dei 78 economisti interpellati da Bloomberg è orientato verso 725 mila nuove buste paga, ma elevata è la dispersione delle previsioni attorno alla mediana. Quando è stato rilasciato il Non Farm Payroll di luglio, negli USA si registravano 20-30 mila nuovi casi di CoViD al giorno; oggi siamo saliti a 130-140 mila casi.
Riuscirà l’economia americana a sorprendere? o un dato prevedibilmente deludente, rispetto alle attese, indurrà Powell a più miti pretese? Il nuovo massimo di ieri di Wall Street malcela un sorriso di compiacimento da parte degli investitori. Che, al solito, ne sanno più di tutti.

Report a cura di Gaetano Evangelista
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