Anatomia di un massimo di Borsa.

Paola Migliorino Paola Migliorino - 09/09/2024 14:35

Siamo in una fase di inversione al ribasso di medio-lungo termine della Borsa (parliamo di Mib e Dax)?  Ad alcuni può sembrare una domanda retorica, ad altri la solita gufata dell’orso che si trova dalla parte sbagliata del mercato… 

Chi legge i miei report quotidiani (www.borsari.it), sa che ci troviamo in un momento storico di esaurimento dei fondamentali (fine della spinta inflazionistica e mancanza di stimolo monetario) perciò è lecito chiedersi se ciò che sta accadendo graficamente è solo una insignificante coincidenza oppure si sta formando un pattern dal preciso significato tecnico e, se vogliamo, psicologico, comunemente chiamato “Distribuzione”.

Innanzitutto, vediamo quali sono e che nomi hanno i punti componenti un massimo di Borsa (come insegnato da Migliorino nel Master Mefisto del 2015):

Euforic Buying: un rialzo di medio-lungo termine, sostenuto da volumi consistenti, forma un primo massimo ben riconoscibile.

Automatic Reaction: per completare la formazione del massimo di EB, i prezzi reagiscono al ribasso. Ma i volumi sono bassi su questa discesa, perché il sentiment è ancora ottimista/euforico. Perciò il ribasso ha vita breve e si riparte al rialzo.

Buying Climax: è il massimo successivo a quello di EB e generalmente lo supera di qualche punto. Ma i volumi iniziano a traballare su questo rialzo e una nuova reazione al ribasso è inevitabile.

A questo punto si inizia a delineare un’are di supporto piuttosto elastica che chiamiamo Ice.

Secondary Test: sono tutti i test al rialzo necessari a convincere gli ultimi polli a comprare (sui massimi) prima della svolta violenta al ribasso e la rottura del ghiaccio (Ice).

Last Point of Resistance: è il pull-back sul supporto/resistenza, l’ultima occasione per mettersi short prima del mark-down.

Vediamo, quindi, come possiamo applicare questi termini tecnici ai recenti massimi della Borsa italiana:

 

Immagine che contiene testo, linea, Diagramma, schermata  Descrizione generata automaticamente

Naturalmente sono i volumi che pilotano la formazione del pattern e ci danno la chiave di lettura del mercato. 

Man mano che si forma la figura di massimo, i volumi si riducono. In particolare, si capisce bene che va scemando la partecipazione sui rialzi (BC, ST), mentre una fiammella si riaccende sui ribassi e sui riavvicinamenti al supporto. Questo è il tratto distintivo e inconfondibile della Distribuzione.

Lo vediamo bene in questi giorni. L’indice ha testato più volte i massimi ma la benzina è finita e i volumi calano. Allo stesso tempo però, evidentemente l’interesse al ribasso è ancora debole perché il tentativo di rottura di Ice di agosto non è andato in porto e l’indice si è imbarcato in un nuovo ST. 

Infatti, una cosa è certa, per rompere il supporto (Ice) abbiamo bisogno di volumi notevoli (si veda la rottura del 2022): è un requisito fisiologico del mercato e non c’è altra via.

Per analogia con il Mib, possiamo applicare lo stesso pattern al Dax:

Immagine che contiene testo, linea, Diagramma, schermata  Descrizione generata automaticamente

tuttavia qui mi trovo un po’ in difficoltà per via della graduale ritirata dei volumi in corso su questo mercato (almeno) dal 2022. Logicamente anche questo è un segnale che i benefici dell’inondazione di liquidità dei vari QE sono in esaurimento. A maggior ragione,  il Dax avrebbe bisogno di una bella “risistemata” e di tornare su livelli più appetibili…

C’è da aggiungere che anche a livello ciclico il Dax si sta avvicinando a una scadenza di riferimento. Infatti, l’indice tedesco è abbastanza regolare e diligente nel rispettare le scadenze ribassiste di medio termine che possiamo individuare in ottobre e marzo. Tendenzialmente, in prossimità di  questi mesi si aprono delle “finestre ribassiste”  nelle quali statisticamente il Dax va a cercare un minimo (del ciclo semestrale e/o annuale).

Ecco allora che si sta avvicinando un banco di prova per la Borsa tedesca, e potrebbe essere un’opportunità per innescare un’inversione al ribasso dell’intero ciclo annuale in chiusura a marzo 2025.

Di Paola Migliorino

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