BNP Paribas lancia sul mercato i Booster cash collect, una nuova tipologia di struttura cedolare collegata ad un certificato a capitale condizionatamente protetto.
L’effetto booster permette, al raggiungimento di determinate condizioni, di aumentare il rendimento cedolare erogato dal certificato.
Un esempio, che chiarirà più di mille parole, è costituito dal certificato “booster cash collect”, emesso da BNP Paribas, con isin NLBNPIT2SZQ4 e costruito su un paniere composto da Eni, Enel, Intesa Sanpaolo e Generali Ass.
Entrando nel dettaglio del prodotto:
-Il nome commerciale è “Booster cash collect”
-l’Emittente è Bnp Paribas
-Il codice ISIN è NLBNPIT2SZQ4
- Obiettivo finanziario: entrata periodica, rendimento e recupero delle minusvalenze;
- Categoria Acepi: capitale condizionatamente protetto;
- La scadenza naturale è prevista il 20 settembre 2028, salvo l’attivazione dell’autocall;
- Il prodotto è quotato sul segmento Sedex di Borsa Italiana;
- Il sottostante è costituito da Eni, Enel, Intesa Sanpaolo e Generali Ass.;
- La “soglia premio” è posta al 55%;
- La struttura cedolare è ibrida dal momento che inizialmente il premio è incondizionato ma successivamente diventa condizionato con effetto memoria;
- L’importo del premio ammonta allo 0,75% ma grazie all’effetto booster aumentare allo 0,95%;
- La frequenza di pagamento del premio è mensile;
- Il certificato è dotato dell’opzione “autocall” per cui a partire da marzo 2026 potrebbe essere richiamato prima della naturale scadenza, qualora in occasione della data di rilevazione tutti i sottostanti abbiano una quotazione uguale o superiore al valore della Trigger;
- I premi e le eventuali plusvalenze di prezzo (differenza positiva tra il prezzo di acquisto e quello di vendita o di rimborso) costituiscono “reddito diverso” per cui possono essere utilizzati per recuperare eventuali minusvalenze pregresse.
Il certificato è appena stato emesso e in occasione delle prime 6 date di rilevazione (ottobre, novembre, dicembre, gennaio e febbraio) il premio è incondizionato, ossia è erogata indipendentemente dall’andamento dei sottostanti, ed ammonta allo 0,75%.
Inoltre in questi primi cinque appuntamenti non è prevista la possibilità di richiamo anticipato.
In occasione della data di rilevazione di marzo 2026, cambia la struttura cedolare.
Se durante il periodo di osservazione, che coincide con i primi 6 mesi di vita del certificato, tutti i sottostanti, che compongono il paniere, hanno sempre chiuso tutte le sedute ad un livello superiore alla soglia booster, che in questo caso coincide con l’85% dello Strike, allora il futuro premio aumenta di valore e diventa dello 0,95%.
Non solo, anche i premi passati, che sono già stati erogati, vengono rettificati, attraverso una maxi premio, una sorte di conguaglio che ammonta a (0,20*6)=1,20%.
In caso contrario, la struttura del premio resta dello 0,75%.
Sempre nella data di rilevazione di marzo si attiva l’opzione autocall con Trigger decrescente che parte dal 100% e scende fino al 71%, diminuendo quindi del 1% al mese.
A partire dalla data di rilevazione successiva, e quindi dall’aprile 2026, cambia la struttura e il premio diventa condizionato con effetto memoria e potranno verificarsi i seguenti scenari:
-tutti i sottostanti hanno una quotazione uguale o superiore al livello della Trigger: si attiva l’opzione autocall, il certificato mantiene la protezione del capitale, rimborsa 100 e paga il premio dello 0,75% o dello 0,95% e, grazie all’effetto memoria, anche i premi eventualmente non pagati in precedenza.
-almeno uno dei sottostanti quota ad un livello inferiore rispetto al livello della Trigger ma tutti quotano ad un livello superiore alla barriera: il certificato paga un premio dello 0,75% o dello 0,95%, qualora si sia attivato l’effetto booster, e, grazie all’effetto memoria, anche i premi eventualmente non pagati in precedenza.
-almeno uno dei sottostanti quota sotto il livello della barriera: il certificato non paga il premio, che però gode dell’effetto memoria, e si va alla successiva data di rilevazione.
Salvo richiamo anticipato per mezzo dell’autocall, questi tre scenari si verificheranno ad ogni data di rilevazione fino a scadenza.
Infine a scadenza si potranno verificare due scenari:
-tutti i sottostanti quotano ad un livello uguale o superiore alla barriera: in questo caso il certificato mantiene la protezione del capitale, rimborsa 100 e paga il premio dello 0,75% oppure dello 0,95%, oltre alle eventuali cedole precedentemente non erogate, grazie all’effetto memoria;
-almeno uno dei sottostanti quota ad un livello inferiore alla barriera: in questo caso il certificato perde la protezione del capitale e rimborsa la performance negativa del sottostante. Entrando nello specifico, per calcolare il prezzo di rimborso in caso di evento barriera, si applica la formula (prezzo finale / Strike) * 100.
Buon investing, Gabriele.
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