Che cos’è la COP30
-È la 30ª Conferenza ONU sul Clima (UNFCCC).
-Si tiene a Belém, nello stato di Pará, in Amazzonia (Brasile).
-Date: 10–21 novembre 2025.
-È la prima COP organizzata in Amazzonia, con forte valore simbolico per la tutela della foresta.
Obiettivi e priorità
Attuazione degli accordi già presi
- Passare dalle parole ai fatti: implementazione concreta degli impegni climatici.
- Enfasi su azioni misurabili.
Finanza climatica
- Mobilitare risorse per affrontare la crisi climatica.
- Il Brasile propone un nuovo tavolo: Circle of Finance Ministers.
- Obiettivo: raccogliere 1,3 trilioni di dollari entro il 2035 (fondi pubblici + privati).
Action Agenda (6 pilastri)
i. Transizione energetica
ii. Foreste, oceani, biodiversità
iii. Agricoltura e cibo
iv. Resilienza di città e infrastrutture
v. Sviluppo umano e sociale
vi. Finanza, tecnologia, capacity building
Analisi dell’assenza degli USA:
1. Disimpegno diplomatico
- La Casa Bianca non invia rappresentanti di alto livello.
- Motivi ufficiali: priorità economiche e sicurezza interna.
- Alcuni politici USA definiscono la COP “una farsa”.
2. Vuoto geopolitico
- Secondo vari analisti, non è solo un ritiro, ma una forma di ostruzione indiretta agli accordi climatici.
- L’assenza americana apre spazio ad altri attori, soprattutto Cina e Paesi emergenti.
- Il presidente della COP30 sottolinea che questo permette di valorizzare la leadership del Sud Globale.
4. Reazione “dal basso” negli USA
- Nonostante il ritiro federale, arrivano a Belém:
- Centinaia di attivisti statunitensi
- Sindaci, governatori e leader locali
- Mostra la forte polarizzazione interna sulla politica climatica.
Considerazioni finali
L’assenza degli Stati Uniti ha ulteriormente indebolito il fronte multilaterale, lasciando un vuoto diplomatico che né l’Unione Europea né i Paesi emergenti sono riusciti del tutto a colmare. Rischia di ridurre ambizione, finanziamenti e coesione internazionale.
In definitiva, COP30 ha rappresentato più una fotografia delle tensioni del presente che un passo deciso verso il futuro sostenibile promesso. Pur avendo rafforzato il ruolo del Brasile e portato alcune innovazioni nell’agenda globale, il vertice è rimasto intrappolato tra grandi annunci e risultati concreti insufficienti. La vera sfida che lascia in eredità è chiara: trasformare la retorica in azione, costruire fiducia tra Stati e società civile, e rendere la lotta climatica qualcosa di più di un esercizio diplomatico annuale. Solo così il processo potrà recuperare credibilità e incidere realmente sulla traiettoria planetaria.
Crescita dell’occupazione oltre le attese, ma con segnali contrastanti
Il rapporto dell’Bureau of Labor Statistics (BLS) evidenzia che a settembre negli Stati Uniti sono stati creati circa 119.000 posti di lavoro nel settore non agricolo, una cifra che ha superato le attese degli analisti.
Tuttavia, il tasso di disoccupazione è salito dal 4,3 % al 4,4 %, segnalando un lieve peggioramento del mercato del lavoro nel suo insieme.
Inoltre è utile ricordare che il dato per ottobre è stato posticipato per lo shutdown federale, e sarà accorpato con quello di novembre, il che lascia la FED senza ulteriori indicazioni per la prossima riunione.
In sintesi: da un lato l’occupazione cresce più del previsto; dall’altro, il rialzo della disoccupazione e le incertezze sull’andamento imminente mostrano un quadro non pienamente rassicurante.
Cosa ci dice il Beige Book della Fed
Il Beige Book diffuso il 15 ottobre 2025 fornisce un ulteriore livello di lettura qualitativa sulla situazione economica statunitense. Tra i punti salienti:
- L’attività economica appare “poco cambiata” o in lieve peggioramento in molti distretti della Fed;
- I mercati del lavoro mostrano segnali di stagnazione:
- I salari mostrano crescita modesta, mentre i costi e i prezzi registrano pressioni moderate, ma con alcuni comparti (manifatturiero, input) in peggioramento.
- Importante: lo shutdown federale ha bloccato numerosi dati macro, rendendo il Beige Book una fonte più significativa del solito per i decisori della Fed.
Implicazioni per la riunione della Fed del 9-10 dicembre
Alla luce di questi dati e delle indicazioni qualitative del Beige Book, quali sono le implicazioni per la riunione della Fed?
- Scenario per i tassi: la Fed potrebbe mantenere fermi i tassi d’interesse nella riunione di dicembre, piuttosto che tagliarli.
- Calendario “vuoto”: La Fed dispone di meno elementi recenti di dati quantitativi. Questo rende più difficile prendere una decisione netta.
- Dilemma duale della Fed: La banca centrale ha un mandato duplice: massima occupazione e stabilità dei prezzi. Ciò può motivare la Fed a cercare di stimolare l’economia (taglio dei tassi) oppure a restare prudenti per non riaccendere l'inflazione.
- Probabilità taglio tassi: Le scommesse di mercato su un taglio a dicembre sono prima diminuite e poi salite venerdi al 70% dopo il discoro del Presidente della Fed di NY che si è detto possibilista;
- Segnale agli investitori e mercati: Una decisione della Fed che mantenga i tassi fermi, potrebbe spingere i mercati a rivedere al rialzo i tassi di interesse, rafforzando il dollaro, e influenzando i rendimenti dei titoli di Stato USA.
Conclusione
La Fed, nella riunione del 9-10 dicembre, si troverà davanti a un bivio: mantenere i tassi per evitare di alimentare pressioni inflazionistiche o tagliarli per sostenere un’economia che ha tassi di disoccupazione in lieve salita e segnali qualitativi di stagnazione.
Gli investitori e i mercati osserveranno con attenzione il linguaggio della Fed qualsiasi sarà la decisione.
Curiosità:
Chi era Jeffrey Epstein
- Jeffrey Epstein era un finanziere multimilionario statunitense noto per la sua vita da jet-setter, il suo network con persone influenti e, soprattutto, per gli orribili crimini legati al traffico sessuale di minorenni.
- È stato arrestato nel 2019 con accuse relative al traffico sessuale di minori, ma è morto (apparente suicidio) in carcere prima che il processo fosse concluso.
Come Trump e Epstein si conoscevano
- Anni ‘80 e ‘90
- Trump ha dichiarato che conosceva Epstein fin dalla fine degli anni ’80.
- Negli anni ’90 i due erano visti insieme a feste, eventi sociali, anche al Mar-a-Lago di Trump.
- Epstein aveva un forte network: molte persone potenti erano nella sua “cerchia”.
- Dissidio nel 2004
- Secondo varie fonti, il rapporto tra Trump ed Epstein si è incrinato attorno al 2004.
- Un motivo: contesa su una proprietà a Palm Beach: la “Maison de L’Amitié”. Trump vinse l’asta per quella villa, outbidando Epstein.
- Trump ha anche detto che ha “cacciato” Epstein dal suo club (Mar-a-Lago) perché Epstein “rubava” (nel senso che assumeva) persone che lavoravano per Trump.
Le accuse recenti e le nuove email
- Negli ultimi anni sono emerse email private di Epstein che implicano Trump in modi nuovi e controversi. Secondo alcune di queste, Epstein afferma che Trump “sapeva delle ragazze” vittime.
- In alcune email, Epstein dice di aver ospitato Trump “per ore” nella sua casa insieme a una donna che sarebbe stata vittima del suo traffico sessuale.
- Trump, da parte sua, nega comportamenti illegali: ha dichiarato di essersi allontanato da Epstein molti anni fa e respinge le accuse che lo dipingono come coinvolto nei crimini più gravi.
- Ci sono anche contestazioni su un “biglietto di compleanno” del 2003 che Epstein avrebbe ricevuto da Trump, con un disegno allusivo — Trump ha negato di averlo scritto.
Motivazioni del distacco
- Secondo Trump, la rottura è avvenuta quando Epstein ha assunto persone che lavoravano a Mar-a-Lago (“ha preso persone che lavoravano per me”).
- Altri dicono che la separazione è avvenuta per questioni immobiliari (la villa di Palm Beach).
- Tuttavia, con le nuove email, emerge l’idea che il distacco possa non essere stato così netto o simile a quanto dichiarato da Trump.
Reazioni e conseguenze
- L’interesse per il rapporto Trump-Epstein è riemerso con forza con i documenti declassificati relativi al caso Epstein.
- Trump ha chiesto di indagare anche su altri personaggi legati a Epstein, come Bill Clinton.
- Alcune vittime (o rappresentanti) sostengono che Trump possa avere avuto più conoscenze di quanto lui ammetta; altri difendono Trump dicendo che non esistono prove dirette che abbia partecipato ai crimini di Epstein.
Valutazione generale
- Mercato sociale: Trump ed Epstein erano parte dello stesso “mondo” dell’élite: feste, yacht, investimenti.
- Distanza dichiarata: Trump afferma di essersi allontanato molti anni fa, ma le prove (email, foto, testimonianze) suggeriscono che il rapporto era più stretto di quanto si pensasse.
- Nessuna accusa penale diretta: Al momento, non ci sono accuse penali (note pubblicamente) che accusino direttamente Trump di traffico sessuale, ma la relazione solleva dubbi legittimi.
- Importanza politica: Questa vicenda ha risvolti politici — viene usata sia dai critici di Trump per chiedere trasparenza, sia da lui come argomento contro i Democratici (sostiene che ci sia una “bufala Epstein”).
LA SETTIMANA IN BORSA
Gli investitori hanno due paure: la possibilità che i tassi di interesse saranno lasciati invariati a dicembre e la bolla AI. Se per la prima paura ci sarà tempo per sapere il finale, per la seconda le parole di Jensen Huang di Nvidia sono rassicuranti come i dati comunicati "Si parla molto di una bolla dell'intelligenza artificiale. Dal nostro punto di vista, vediamo una realtà molto diversa." ha detto agli analisti.
Specifica Europa
Solo due settimane fa si festeggiavano i massimi storici dell'Euro Stoxx ed oggi scendono tutti dal carro dei vincitori e si fa finta di non conoscerlo. Le valutazioni non sono certo da bolla, se si guarda l'Europa con gli stessi occhi con cui si misura l'America si noterebbe un mercato molto meno caro, ma manca la tecnologia e quindi è demodè il "vecchio continente". Infine, diamo voce alle guerre, altrimenti i titoli della difesa crollano, non basta il 5% del pil, ci vogliono i titoli del giornale.
Performance settimanali degli indici europei
I principali listini europei hanno chiuso in forte ribasso:
- DAX (Germania): -3,28 %
- CAC 40 (Francia): -2,29%
- FTSE MIB (Italia): -3,03%
- FTSE 100 (Regno Unito): -1,64%
- EURO STOXX 50: -3,00%
- MSCI Europe: -2,23%
- EURO STOXX 600: -2,21%
Specifica Usa
Nvidia ha dimostrato con i dati che si fanno i soldi con l'intelligenza artificiale e il suo P/E è sceso sotto 30, non di certo un valore che evidenzia una bolla. I ricavi sono risultati di 57,006 miliardi di dollari- Il gross margin è del 73,4% mentre l'utile netto è risultato di 31,91 milairdi di dollari, l'utile per azione è di 1,3 dollari - Numeri che battono le stime degli analisti.
Performance settimanale degli indici Usa e mondo
Anche i listini americani chiudono in ribasso, tiene il Russel2000:
- S&P 500: -1,95%
- Nasdaq: -2,74%
- Russell 2000: -0,78%
- MSCI World: -2,32 %
- MSCI Emerging Market: -3,73%
- MSCI China: -5,52%
Dati macro:
I verbali della riunione di ottobre della Federal Reserve hanno evidenziato crescenti divisioni all'interno del Federal Open Market Committee (FOMC) sul percorso di politica monetaria. Mentre un taglio di un quarto di punto è stato approvato a larga maggioranza (10 a 2), i dibattiti interni rivelano una marcata incertezza sul futuro, in particolare per la riunione di dicembre. Il punto critico: un persistente disaccordo sui rischi prioritari: rallentamenti del mercato del lavoro per alcuni, inflazione persistente per altri.
Analisi tecnica e valutazioni:
Solo due settimane fa i listini mondiali festeggiano i massimi storici, giovedì sembrava fosse scoppiata la bolla AI. Tecnicamente si potrebbe leggere come: due settimane fa i listini erano tirati ora si stanno stiracchiando. In genere in una bolla un ribasso del 5% dai massimi è considerata un'occasione di acquisto come scriveva cento anni fa Charles Dow. Questo non significa che il mercato non possa scendere, ma non sarà lo scoppio di una bolla.
Conclusioni
Venerdì i mercati si sono ripresi sulle parole di John Williams (presidente della Fed di New York) che ha dichiarato “c’è margine per un ulteriore aggiustamento in tempi relativamente brevi” e che il rischio occupazionale al ribasso è aumentato, mentre i rischi inflazionistici al rialzo sono “moderati”. Ovviamente è uno dei tanti che saranno chiamati al voto, ma l'esito lo sapremo solamente il 10 dicembre.
Prospettive per la prossima settimana
Volatilità che andrebbe vissuta con serenità come cantava Ornella Vanoni: "domani è un altro giorno, si vedrà" inutile farsi prendere dal panico, in questi momenti chi non ha una strategia è perduto, preso dalle emozioni a rincorrere le chimere degli influencer: tu alla ricerca di notizie e loro conoscitori di tutti i complotti più oscuri e angoscianti. Fate come i rematori di Ulisse, tappatevi le orecchie e ragionate a mercati chiusi, bisogna pensare al perché si ha un prodotto finanziario in portafoglio.