Strategia con i certificati, equity substitution: dalla crescita alla protezione, senza uscire dal mercato

Salvatore Pugliese Salvatore Pugliese - 15/10/2025 10:19

Quando i mercati registrano fasi di forte crescita, l’investitore accorto si trova davanti a un bivio: consolidare i guadagni e ridurre l’esposizione o continuare a cavalcare il trend? Nel mezzo, esiste una terza via sempre più apprezzata dai portafogli sofisticati: l’Equity Substitution.

L’idea è tanto semplice quanto efficace: trasformare un guadagno azionario in una posizione più difensiva e strutturata, senza rinunciare alla possibilità di rendimento. In concreto, si tratta di vendere un'azione che ha già corso molto e reinvestire in un certificato a capitale condizionatamente protetto, con:

  • barriera di protezione in caso di ribasso;
  • cedole periodiche condizionate e con effetto memoria;
  • durata prefissata e possibilità di rimborso anticipato.

Questa strategia consente di ridurre il rischio di correzione e allo stesso tempo generare flussi ricorrenti, trasformando una plusvalenza latente in una renda potenziale pianificata.

MPS: un esempio concreto

Negli ultimi mesi, Monte dei Paschi di Siena ha sorpreso il mercato con una crescita robusta: da 5 euro a oltre 7,30, pari a un rialzo di oltre il 45%. Chi ha creduto nel titolo sin dalle fasi più incerte oggi si ritrova con un profitto tangibile e una nuova responsabilità: decidere come comportarsi ora.

Liquidare? Esporsi ulteriormente? O proteggere in modo intelligente?

L’Equity Substitution offre un compromesso evoluto: si monetizza il guadagno e si reinveste il capitale in strumenti che mantengono esposizione, ma con struttura protettiva e rendimento potenziale visibile.

Il meccanismo in pratica

Prendiamo un investitore che ha acquistato 1.000 azioni MPS a 5 euro, per un valore totale di 5.000 euro. Oggi, quelle stesse azioni valgono circa 7.300 euro. Vendendo, l’investitore realizza una plusvalenza di 2.300 euro. Invece di fermarsi o di cercare un nuovo titolo su cui esporsi completamente, può scegliere di reinvestire in un certificato strutturato che offre:

  • protezione condizionata,
  • cedole mensili con effetto memoria,
  • autocall anticipato,
  • scadenza a tre anni.

Due certificati disponibili per applicare questa strategia

1. Citigroup su MPS (ISIN: XS2990385564)

  • Cedola mensile: 0,8917% (10,7% annuo)
  • Barriera capitale e cedola: 60%
  • Effetto memoria: sì
  • Autocall: da aprile 2026 con step-down mensile
  • Scadenza: ottobre 2028

Ideale per chi vuole mantenere l'esposizione a MPS in modo difensivo e generare rendimenti regolari. Finché il titolo resta sopra la barriera, si incassa la cedola; se scende sotto, la protezione regge fino al -40%.

2. Marex su Stellantis (ISIN: IT0006771015)

  • Cedola mensile: 0,675% (8,1% annuo)
  • Barriera: 60%
  • Effetto memoria: sì
  • Autocall: dal 6° mese
  • Scadenza: ottobre 2028

Perfetto per chi desidera ruotare l’esposizione da un titolo bancario a uno industriale, mantenendo un rendimento potenziale costante e maggiore visibilità sul rischio.

I vantaggi dell’Equity Substitution

  • Protezione dai ribassi fino al 40%
  • Rendimento prevedibile, anche in mercati laterali
  • Esposizione controllata a uno o più sottostanti
  • Plusvalenze già incassate convertite in cedole
  • Ottimizzazione fiscale: utile per compensare minusvalenze

I rischi da considerare

Come in ogni strategia finanziaria, anche l’Equity Substitution comporta delle criticità:

  • se il sottostante scende sotto la barriera a scadenza, si subisce una perdita pari a quella dell’azione;
  • il rendimento massimo è limitato rispetto alla crescita libera di un'azione;
  • il certificato dipende dalla solidità dell’emittente;
  • la struttura è più complessa rispetto a un titolo ordinario.

Un approccio consapevole, non reattivo

L’Equity Substitution è una mossa tipica degli investitori che non vogliono inseguire il mercato, ma governarlo. Invece di restare esposti a un titolo già salito, si cambia la forma del rendimento, da potenziale speculativo a flusso condizionato.

In tempi di volatilità, questo può fare la differenza tra performance sostenibile e rischio eccessivo.

Conclusione

Non sempre vendere è la risposta. E nemmeno restare fermi. La risposta più evoluta è sostituire l'equity diretta con una struttura protettiva, che continui a produrre rendimento in maniera prevedibile.

Per chi ha beneficiato del rally di MPS, il certificato Citigroup (ISIN: XS2990385564) è un'opzione concreta. Per chi vuole cambiare sottostante, il Marex su Stellantis (ISIN: IT0006771015) offre un equilibrio tra difesa e continuità.

L’importante non è inseguire il mercato, ma decidere come restarci. E quando farlo con protezione e visione, l’Equity Substitution diventa una risorsa.

Non sempre serve uscire. Spesso, basta sostituire.

 

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