Protetti da un -70% azionario

Pierpaolo Scandurra Pierpaolo Scandurra - 01/10/2025 11:17

Da Marex un Fixed Cash Collect Airbag su titoli bancari per chi vuole continuare a giocare in difesa.

Con i mercati azionari vicini ai massimi storici e la volatilità ridotta ai minimi, per gli strutturatori diventa sempre più complesso proporre soluzioni di investimento capaci di offrire un equilibrio interessante tra rischio e rendimento. In questo scenario, una delle strutture che continua a mantenere un forte appeal è rappresentata dai Fixed Cash Collect Airbag a lunga scadenza. La caratteristica distintiva di questi certificati è proprio la durata: una maturity più estesa permette infatti all’investitore di beneficiare di un flusso di premi incondizionati più consistente rispetto a un prodotto con orizzonte temporale più breve. A rendere la struttura ancora più flessibile contribuisce l’opzione autocall, che nel caso specifico che analizzeremo oggi può attivarsi dopo un anno dall’emissione, con un leggero Step Down che contribuisce a mantenere stabile il prezzo del certificato. Questo meccanismo consente l’uscita anticipata dall’investimento in caso di andamento positivo dei sottostanti, mentre in presenza di performance meno brillanti, l’investitore può contare sia sulla protezione fornita dai premi incassati sia dall’effetto airbag, che attenua le eventuali perdite sul capitale.

Il settore bancario continua ad essere ideale per la strutturazione di questi prodotti, grazie ai ricchi dividendi distribuiti e alla volatilità implicita mediamente sostenuta (nel certificato di oggi si va dal 28% di Unicredit al 40% di Commerzbank, due soggetti peraltro legati a doppio filo); in definitivo, parliamo di una struttura che dal momento della sua invenzione, ormai qualche anno fa, è sempre stata molto apprezzata dal mercato, dimostrandosi capace di limitare i danni anche nei momenti di volatilità che abbiamo affrontato negli scorsi mesi, sia in termini di valorizzazione mark to market che di analisi di scenario proiettata alla scadenza. Il certificato, identificabile con il codice ISIN IT0006770710, è scritto su un basket worst of composto da Commerzbank, Unicredit, Deutsche Bank e Société Générale, prevede il pagamento di premi di tipo incondizionato pari allo 0,692% a cadenza mensile (8,304% p.a.) fino a scadenza, prevista in data 4 ottobre 2030, con la possibilità di essere rimborsato anticipatamente (valore nominale pari a 1.000 euro), alle stesse date di osservazione mensili, a partire da settembre 2026, qualora tutti i titoli rilevino almeno in corrispondenza del 100% degli strike price (il trigger autocall decresce poi dello 0,5% ogni mese). Sommando tutti i premi residui previsti fino a scadenza, otteniamo un flusso incondizionato complessivo pari a 415,20 euro, che agisce come una sorta di “secondo airbag” a favore dell’investitore, proteggendo di fatto oltre il 40% del valore nominale dello strumento e limitando così il downside risk negli scenari peggiori; il resto lo fa poi l’effetto airbag unito al posizionamento conservativo delle barriere, poste al 50% degli strike price.

Unendo questo doppio meccanismo di protezione, otteniamo non solo una performance potenziale in condizioni di lateralità (e fino al -49% di Commerzbank) pari a circa l’8% annualizzato, ma addirittura un rendimento leggermente positivo anche in caso di un -70% di uno dei sottostanti del basket, creando quell’analisi di scenario “sempre verde” che tanto piace agli investitori.

Protetti da un -70% azionario 1

Protetti da un -70% azionario 2

Report a cura di Pierpaolo Scandurra
www.certificatiederivati.it


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