Gamma Flip e Gamma Risk: le vere dinamiche del mercato nei dettagli

Bruno Nappini Bruno Nappini - 22/07/2025 14:09

Oltre le definizioni classiche: un viaggio dettagliato dentro il concetto di gamma, per comprenderne appieno l’impatto e le dinamiche reali di mercato.

Il rischio gamma nelle opzioni è un concetto spesso frainteso o trattato in modo eccessivamente teorico, ma per chi opera realmente sul mercato si rivela una variabile dinamica, viva e centrale nella comprensione dei movimenti dei prezzi. In termini tecnici, il gamma misura la sensibilità del delta rispetto alle variazioni del sottostante, ma questa metrica, apparentemente semplice, nasconde un sistema complesso di squilibri e compensazioni dovuti alla natura duale di ogni contratto di opzione: per ogni compratore long con gamma positivo, infatti, esiste una controparte short con gamma negativo, destinata a dover gestire attivamente la propria esposizione quando il mercato si muove.

Il vero valore diagnostico del rischio gamma emerge dall’analisi puntuale della distribuzione degli open interest sulla catena delle opzioni, che indica con precisione dove si concentrano le posizioni più significative di call e put. Questa concentrazione definisce le aree in cui i market maker e gli operatori istituzionali saranno obbligati a modulare le proprie coperture delta con maggiore intensità, influenzando così direttamente l’andamento e la volatilità del mercato. Non si tratta quindi di affidarsi solamente a indicatori aggregati come il gamma exposure (GEX), ma di leggere il posizionamento globale, considerando il bilanciamento reale tra le diverse parti coinvolte.

Prendendo come riferimento il modello MC4 e i valori VA che definiscono specifiche fasce di prezzo, emergono distintamente alcune aree chiave. La cosiddetta “area di indifferenza” o Gamma Flip si identifica nella fascia compresa tra VA+40 e VA-40, una zona di equilibrio dove la copertura netta a gamma è prossima allo zero e il mercato non spinge né verso l’alto né verso il basso in modo significativo. In questa fase, il prezzo tende a oscillare in maniera contenuta, riflettendo l’assenza di pressioni direzionali consolidate generate da coperture massive.

Superata la barriera di VA+40 si entra in un ambito di rischio gamma legato alle call, dove gli operatori short gamma call, per evitare perdite, incrementano progressivamente l’acquisto di sottostante o futures. Questo comportamento genera un effetto moltiplicatore, innescando incrementi di momentum rialzista che possono portare a rally tecnici particolarmente spinti, fino a che il mercato non raggiunge condizioni di eccesso vicino a VA+80, in cui le coperture si esauriscono e cominciano talvolta forti prese di beneficio e correzioni.

Al contrario, scendendo sotto VA-40 si attiva l’area di rischio gamma legata alle put. In questa cornice i venditori di put short gamma sono costretti a vendere sottostante o contratti future per coprirsi, amplificando così le discese di prezzo, con velocità e intensità che possono sorprendere per la loro rapidità. Il movimento tende a raggiungere accumuli di pressione fino a VA-80, dove il mercato si trova in condizioni di eccesso ribassista. Anche qui, la mancanza di ulteriori coperture porta a un rallentamento del trend e spesso a rimbalzi o consolidamenti.

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Quanto illustrato sottolinea il ruolo fondamentale degli operatori short gamma, quelli che effettivamente devono deployare operazioni di hedging dinamico in risposta ai movimenti del sottostante. L’intensità di queste coperture determina e amplifica le fasi di movimentazione improvvisa, sia in accelerazioni rialziste sia nelle cadute ribassiste. Il Gamma Flip, così, rappresenta molto più di un valore numerico: è una vera e propria “frontiera” tra un mercato in equilibrio e uno in fase propulsiva, dove il comportamento collettivo degli operatori cambia radicalmente, trasferendo al prezzo una nuova energia direzionale.

Infine, è importante ricordare come questa analisi non sia solo un esercizio quantitativo, ma un’interpretazione viva, influenzata dalla psicologia di mercato e dalle strategie di posizionamento reali. Il mercato può restare stabile per giorni fino a quando un cambiamento improvviso negli open interest o un evento esogeno provoca un moto di coperture a catena, che ribalta rapidamente trend e volatilità, sorprendendo chi non tiene conto della profondità reale del rischio gamma. Comprendere tutto ciò, attraverso lo studio dettagliato degli open interest e delle zone di rischio gamma, è la chiave per anticipare non solo i movimenti di prezzo ma anche i momenti di potenziale rottura o consolidamento, navigando il mercato con consapevolezza e precisione.

Nel grafico di Sp500 che prende a riferimento il periodo marzo/luglio 2025 è ben evidente l'aspetto reale e pratico di quanto finora spiegato.

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Bruno Nappini by sunnymoney

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