Kering scappa ma l’Airbag va sotto la pari

Pierpaolo Scandurra Pierpaolo Scandurra - 15/10/2025 11:29

Il Phoenix Memory Airbag (40%) di Leonteq che rende oltre il 10% annuo con tutti i titoli in rialzo da strike.

Nelle ultime settimane Leonteq si sta distinguendo per l’emissione di diverse strutture dotate di barriera ed effetto airbag al 40% dei livelli di fixing iniziale, che stanno riscuotendo sempre più interesse da parte del mercato. In passato non è di certo mancata occasione di illustrare il funzionamento dell’effetto airbag (conosciuto anche come low strike), in grado di ammortizzare le performance negative in caso di evento barriera e sottolineando l’importanza del fattore airbag, che viene calcolato dividendo il valore nominale per il posizionamento del low strike. Infatti, più il low strike sarà basso, maggiormente la struttura sarà protettiva (e viceversa): ipotizzando un low strike fissato al 40%, per rilevazioni sotto barriera l’effetto airbag sarà pari addirittura a 2,5 volte (100/40); analogamente, con un low strike fissato al 60% l’effetto airbag sarà pari a 1,667 (100/60). Da qui l’interesse per queste strutture da parte degli investitori: a fronte di protezione decisamente elevata, è infatti possibile ottenere rendimenti che superano anche il 10% annuo.

Tra queste emissioni andiamo oggi ad analizzare il Phoenix Memory Airbag Step Down (ISIN: CH1453365798) emesso da Leonteq e scritto su un basket composto da Stellantis, Saipem, Unicredit e Kering. La struttura prevede il pagamento di premi condizionati (trigger premio posto al 50% dei valori di fixing iniziale), pari allo 0,833% (10% p.a.) a cadenza mensile fino alla scadenza del 10 luglio 2029 (durata massima dello strumento pari a poco meno di quattro anni). Al fine di contenere il drawdown nel caso di eventuali ribassi dei sottostanti, il prodotto è quindi dotato di effetto airbag (fattore airbag pari a 2,5), che consente di ridurre significativamente la performance negativa nel caso in cui uno dei titoli scendesse al di sotto della barriera capitale: supponendo che il worst of del certificato abbia perso a scadenza il 70% del proprio valore rispetto allo strike iniziale, il certificato rimborserebbe non 30 euro come nel caso di un Phoenix senza opzioni accessorie, ma ben 75 euro (componente lineare moltiplicato per Effetto Airbag ovvero 30 x 2,5 = 75), riducendo così la perdita al -25%, senza considerare i premi incassati.

Andando poi ad osservare le performance da strike dei titoli, notiamo che Kering, titolo più volatile del basket, è “scappato” dai livelli di fixing iniziale (+63%), grazie alla “cura De Meo”, il nuovo amministratore delegato nominato per rilanciare la maison; meno positive le performance di Unicredit (+11%), Saipem (+4%) e Stellantis (+3%) sulla quale la barriera cade a 3,3576 euro, sotto i minimi del Covid. Nonostante l’ottima performance dei titoli rispetto ai valori di fixing iniziali, il prodotto è attualmente esposto sul segmento Cert-X di Borsa Italiana ad un prezzo lettera inferiore alla parità (985 euro circa), per un rendimento potenziale a scadenza pari al 10,5% annualizzato circa ed una performance negativa ammortizzata grazie all’effetto airbag in caso di evento barriera (ad un -70% del worst of Stellantis corrisponde un -21% circa, senza considerare gli eventuali premi incassati).

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Report a cura di Pierpaolo Scandurra
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