S&P500 – POSIZIONAMENTI E FLUSSI MONETARI PER LA PROSSIMA SETTIMANA

Bruno Nappini Bruno Nappini - 18/07/2025 09:30

Venerdì 18 luglio 2025

 

PANORAMICA DI MERCATO

Tra l’14 e il 18 luglio 2025, il future settembre sull’S&P 500 ha continuato il suo trend rialzista, toccando nuovi massimi storici grazie a dati macro solidi e risultati societari positivi che hanno confermato la forza dei consumatori americani. Nonostante questa crescita, i volumi di scambio sono rimasti relativamente bassi, segnalando una certa cautela da parte degli investitori.

Parallelamente, si è registrato un aumento significativo degli open interest nel future, un indicatore chiave che conferma il perdurante momentum e l’interesse degli operatori verso questa tendenza rialzista, indicando che, nonostante il basso turnover, la partecipazione al mercato si è intensificata.

Il Vix, indice della volatilità, ha mostrato una leggera crescita ma senza implicare un'impennata di panico, riflettendo un mercato comunque teso ma non in fase di stress estrema. Questo quadro suggerisce che gli investitori stanno seguendo il trend storico di nuovi massimi come punti di ripartenza e non di esaurimento, come confermato da analisi che evidenziano rendimenti storicamente positivi dopo nuovi record nell’S&P 500.

In sintesi, la settimana appena conclusa ha evidenziato un mercato azionario americano solido e in crescita, ma accompagnato da una certa prudenza nelle attività di trading. L’aumento degli open interest aggiunge un elemento di conferma al trend rialzista, mentre i volumi contenuti e la volatilità moderata consigliano di monitorare con attenzione eventuali segnali di inversione o pause nel rally.

 

 

ANALISI DEL TREND

L’analisi del grafico allegato mette in luce un mercato del future sull’S&P 500 settembre 2025 dominato da una fase di momentum fortemente rialzista.

Dopo aver sondato i livelli di supporto fondamentali in area 5970, l’indice ha superato con forza la resistenza che si era formata intorno a 6130, consolidando la propria posizione oltre la soglia chiave dei 6300 punti. Questo movimento non è stato solo un semplice scatto di prezzo: è stato accompagnato da un netto aumento di open interest della componente future che è entrata in funzione di copertura con ordini condizionati eseguiti sui livelli di rischio gamma, ovvero sugli strike dove il lato call negativo al gamma veniva colpito dal prezzo e mandato Itm, elemento che evidenzia la presenza e la determinazione degli operatori istituzionali, nonché una pressione direzionale marcata e prolungata.

Guardando al mercato delle opzioni, emerge con chiarezza la netta predominanza delle put, soprattutto con la concentrazione di contratti che si registra in area 6200. Qui si accumulano oltre 5.000 contratti put, configurando questo livello come autentico baricentro della protezione ribassista e punto nevralgico in caso di repentine inversioni: una discesa verso questi valori, passando prima per area 6250, potrebbe infatti innescare reazioni violente sia sulla volatilità sia sul prezzo stesso, generando effetti di squeeze particolarmente incisivi. Al tempo stesso, la scarsità di call rispetto alle put sottolinea la forza del movimento attuale e la poca propensione del mercato a scommettere contro il trend in atto. I prezzi si stanno ora misurando con le prime aree di gamma call rilevanti, soprattutto nel cluster posizionato a 6300 e 6350, dove si contano oltre 1.400 contratti: questi corridoi rappresentano naturali aree obiettivo del movimento rialzista e potenziali zone di rallentamento o presa di profitto temporanea.

È significativa anche l’evoluzione della componente future, in netto aumento e utilizzata dagli operatori come copertura delle numerose call diventate ormai ITM (in the money). Finché questa domanda di future resterà elevata, sarà difficile assistere a correzioni di rilievo: il rischio di azioni contrarian senza segnali tecnici chiari rimane dunque molto alto.

In questo scenario, i livelli da monitorare sono ben definiti. I supporti principali sono a 6250, 6200 e 6130 – ex resistenze ora divenute veri e propri baluardi difensivi dinamici, attorno ai quali si concentrano forti cumulati di put – senza dimenticare il livello di 5990. In caso di ritorni su queste soglie, il rischio di squeeze può aumentare sensibilmente. Sul fronte opposto, le vere resistenze sono rappresentate dalle aree di 6300 e 6350 e infine 6400, unici livelli dove si riscontra una concentrazione significativa di call e che fungono quindi da naturali ostacoli tecnici nel breve termine.

In sintesi, il mercato descritto dal grafico si trova all’interno di una fase di spinta ascendente robusta, guidata dalla prevalenza di put, dalla domanda di future come copertura e da un generale supporto tecnico che rende difficile l’inversione senza manifesti segnali di cambiamento. Le zone tra 6300 e 6400 rimangono i principali target e possibili punti di rallentamento del rally, mentre una discesa verso i supporti potrebbe essere il preludio a fasi di volatilità e squeeze accentuate. La narrazione di questa struttura evidenzia come il trend, almeno per ora, sia saldo nelle mani dei compratori, ma con la costante consapevolezza che la complessità e la reattività sotto la superficie non vanno mai sottovalutate.

 

 

OPERATIVITA’

Come andiamo dicendo ormai da settimane anche sui precedenti report, fino a che i future saranno in pressione è molto pericoloso posizionarsi al ribasso, se non per brevi operazioni intraday. Sarà importante monitorare i flussi volumetrici di future e opzioni per comprendere meglio l’evolversi della situazione quando i prezzi arriveranno in area di resistenza, 6350 e 6400, o in area di supporto a 6250.

In caso di rottura dei livelli di rischio gamma, sotto 6250 e sopra 6350, seguiti da sensibili aumenti della componente future, il mercato andrà lavorato in tendenza e sulle rotture dei livelli e non controtrend.

S&P500 – POSIZIONAMENTI E FLUSSI MONETARI PER LA PROSSIMA SETTIMANA 1

 

 

OPEN INTEREST: LA MAPPA DEL MERCATO

Scadenza Settimanale Week4 del 25 luglio 2025

Fair Value prezzato dal mercato delle opzioni: tra 6170 e 6230
Zona neutra / di equilibrio: tra 6020 e 6350
Momentum rialzista per ingresso di coperture long: sopra 6370, con target tecnico in area 6500 (zona di ipercoperto call)
Momentum ribassista per ingresso di coperture short: sotto 6000, con estensione possibile verso 5760 (zona di ipercoperto put)

Livelli di rischio Gamma call a 6400

Livelli di rischio Gamma Put a 6200

Livello di Gamma Flip tra 6290 e 6370

 

S&P500 – POSIZIONAMENTI E FLUSSI MONETARI PER LA PROSSIMA SETTIMANA 2

 

 

 

L’OCCASIONE DELLA SETTIMANA

Questa settimana mettiamo sotto i riflettori due titoli, uno sul Ftse Mib e uno sul Dax, capaci di attirare l’attenzione in virtù delle dinamiche di mercato e delle prospettive attuali.

Guardando all’indice italiano, Buzzi si distingue per la performance estremamente positiva registrata nell’ultima settimana: il titolo ha guadagnato oltre il 12%, trainato da risultati robusti e da un contesto settoriale che premia le società legate alle infrastrutture e ai materiali da costruzione. Questo slancio ha riacceso l’interesse sia degli investitori istituzionali che di quelli retail, grazie al persistente flusso di capitali verso il comparto e alle nuove prospettive per investimenti pubblici e privati che potrebbero sostenere la domanda anche nei prossimi mesi. L’intensificarsi dell’attività edilizia in Europa e la capacità dell’azienda di difendere i margini in un contesto inflazionistico fanno sì che Buzzi si trovi ora in una posizione di forza, con il mercato che osserva con attenzione la sostenibilità di questa crescita e la possibilità di ulteriori sorprese positive.

Sul fronte tedesco, Rheinmetall continua a imporsi tra i titoli del Dax da monitorare con grande interesse. La società, punto di riferimento nel settore della difesa e della tecnologia, sta beneficiando di un contesto geopolitico che alimenta la domanda per i suoi prodotti e servizi. Le recenti notizie riguardo nuovi contratti e commesse governative, unite alla tendenza generale dei paesi europei ad aumentare gli investimenti in difesa, hanno dato nuovo slancio alle azioni, che si mantengono vicino ai massimi storici. In un clima di volatilità e incertezza globale, Rheinmetall si presenta come una scelta difensiva ma con numerose opportunità di crescita, grazie alla sua capacità di innovare e di sfruttare i trend di lungo termine legati alla sicurezza europea.

Sia Buzzi che Rheinmetall, dunque, rappresentano esempi di aziende che cavalcano la forza del momentum, sostenute da fondamentali solidi e dinamiche di settore favorevoli, e saranno certamente sotto la lente degli operatori nelle prossime sedute.

 

Bruno Nappini by www.sunnymoney.it

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