Spesso il rischio di un portafoglio di certificati è di essere focalizzato e sovraesposto ad un settore, come ad esempio quello dei bancari, mentre sarebbe sempre preferibile una corretta diversificazione anche su altri settori.
Un esempio è costituito dal certificato “cash collect softcallable”, emesso da Leonteq Securities AG (di seguito “Leonteq”), con ISIN CH1505562293 e costruito su un paniere di società attive nel settore energetico, come Veolia, Engie e Rwe.
Entrando nel dettaglio del prodotto:
-Il nome commerciale è “Express certificate Softcallable”
-l’Emittente è Leonteq
-Il codice ISIN è CH1505562293
-La quotazione attuale del certificato è in area 1.001 euro su un valore nominale di emissione di 1.000 euro
-Obiettivo finanziario: entrata periodica, rendimento e recupero delle minusvalenze
-Categoria Acepi: capitale condizionatamente protetto
-La scadenza naturale è prevista il 27 novembre 2028, salvo che l’emittente non decida di richiamare il certificato anticipatamente rispetto alla sua naturale scadenza
-Il prodotto è quotato sul mercato EuroTLX
-Il sottostante è costituito da Veolia, Engie e Rwe
-La barriera capitale è discreta ed è posta al 60% e coincide con la soglia di attivazione cedolare
-La struttura cedolare è quella classica di un cash collect con cedola condizionata
-L’importo della cedola ammonta allo 0,833% lordo mensile
-La frequenza di pagamento della cedola è mensile per cui il flusso cedolare potenziale annuo ammonta fino al 10% lordo
-Tutte le cedole godono dell’effetto memoria.
-Il certificato è dotato dell’opzione “softcallable” che è già attiva. Entrando nel dettaglio, l’opzione softcallable prevede che l’emittente abbia il diritto, ma non l’obbligo, di richiamare il certificato a sua discrezione alle date di osservazione per il rimborso anticipato. In caso di esercizio dell’opzione da parte dell’emittente, il certificato mantiene la protezione del capitale, rimborsa il 100% del valore nominale e paga l’ultima cedola e, grazie all’effetto memoria, anche le cedole eventualmente dovute.
-Le cedole e le eventuali plusvalenze di prezzo (differenza positiva tra il prezzo di acquisto e quello di vendita o di rimborso) costituiscono “reddito diverso” per cui possono essere utilizzati per recuperare eventuali minusvalenze pregresse.
Il certificato è di recente emissione per cui in occasione della prima data di rilevazione (29 dicembre 2025) non è prevista la possibilità del richiamo anticipato e si potranno verificare solo due scenari:
-tutti i sottostanti quotano ad un livello uguale o superiore rispetto alla soglia di attivazione cedolare: in questo caso il certificato paga la cedola dello 0,833% lordo e si va alla data di rilevazione successiva;
-almeno uno dei sottostanti quota ad un livello inferiore rispetto alla soglia di attivazione cedolare: in questo caso il certificato non paga la cedola, che però non è definitivamente persa in quanto gode dell’”effetto memoria” (potrebbe quindi essere pagata in una data successiva), e si va alla successiva data di rilevazione.
A partire dalla data di rilevazione del 27 gennaio 2026 si attiverà l’opzione “softcallable” e questo significa che da quel momento (in occasione delle date mensili di rilevazione) si potranno verificare i seguenti 3 diversi scenari:
-l’emittente decide di richiamare il certificato: in questo caso il certificato rimborsa in anticipo, mantenendo la protezione del capitale e rimborsando il 100% del valore nominale di emissione (1.000 euro), e pagando la cedola dello 0,833% lordo (grazie all’effetto memoria, potranno inoltre essere recuperati eventuali premi non pagati precedentemente);
-l’emittente decide di non richiamare e tutti i sottostanti quotano ad un livello uguale o superiore rispetto alla soglia di attivazione cedolare: in questo caso il certificato resta in vita, paga la cedola dello 0,833% lordo (grazie all’effetto memoria, potranno inoltre essere recuperati eventuali premi non pagati precedentemente) e si va alla data di rilevazione successiva;
-l’emittente decide di non richiamare e almeno uno dei sottostanti quota ad un livello inferiore rispetto alla soglia di attivazione cedolare: in questo caso il certificato resta in vita, non paga la cedola, che però non è definitivamente persa in quanto gode dell’”effetto memoria” (potrebbe quindi essere pagata in una data successiva), e si va alla seguente data di rilevazione.
Salvo richiamo anticipato e quindi dell’esercizio della call da parte dell’emittente, questi tre scenari si verificheranno ad ogni data di rilevazione fino alla naturale scadenza del prossimo 27 novembre 2028.
A tale scadenza si potranno verificare due scenari:
-tutti i sottostanti quotano ad un livello uguale o superiore alla barriera: in questo caso il certificato mantiene la protezione del capitale, rimborsa il 100% del valore nominale di emissione (1.000 euro) e paga la cedola dello 0,833% lordo, oltre alle eventuali cedole precedentemente non erogate, grazie all’effetto memoria;
-almeno uno dei sottostanti quota ad un livello inferiore alla barriera: in questo caso il certificato perde la protezione del capitale e il prezzo di rimborso sarà calcolato tramite la formula: Prestazione del sottostante peggiore (worst-of) * 1.000 EUR.
Buon investing,
Gabriele
Questo documento è a solo scopo promozionale e non costituisce ricerca o consulenza all’investimento. Non costituisce neppure una raccomandazione per l’acquisto di strumenti finanziari né un’offerta o una sollecitazione di un’offerta Tutti i rendimenti indicati sono lordi secondo la misura della tassazione in vigore al momento dell’emissione. Gli strumenti finanziari descritti non sono prodotti semplici e il loro funzionamento può essere di difficile comprensione. I certificates sono anche soggetti al rischio emittente.