Quattro blue chip per un 1,5% mensile

Pierpaolo Scandurra Pierpaolo Scandurra - 17/12/2025 10:57

Da Vontobel un Cash Collect Memory Step Down ad alta cedola su quattro sottostanti italiani.

Chiudiamo questo 2025 con un prodotto che di certo non rientra tra le strutture a vocazione difensiva, ma si colloca a pieno titolo nella categoria dei prodotti a profilo rendimento/rischio elevato, pensati per investitori consapevoli e da inserire con un peso calibrato all’interno del portafoglio. L’obiettivo è chiaramente quello di incassare flussi cedolari difficilmente replicabili con strumenti tradizionali, sfruttando leve ben note come volatilità dei sottostanti, (de)correlazione tra i titoli del basket e meccanismi di autocall “accelerati”. Il paniere sottostante combina storie industriali e finanziarie eterogenee; al centro delle cronache finanziarie e di un contesto regolatorio in rapido mutamento c’è la nostra Stellantis: fino a pochi mesi fa l’UE aveva confermato l’obiettivo di vietare la vendita di nuovi veicoli con motori a combustione interna a partire dal 2035, imponendo la transizione verso veicoli a emissioni zero. Tuttavia, sotto la forte pressione delle principali industrie automobilistiche europee e di Stati membri chiave come Italia e Germania, la Commissione sta rivedendo la disciplina, orientandosi verso un quadro normativo più flessibile che potrebbe escludere un divieto totale o posticiparne l’entrata in vigore, permettendo anche l’utilizzo continuato di motori termici con tecnologie ibride avanzate o carburanti alternativi e una riduzione di CO₂ inferiore al 100% rispetto ai piani originali. Maggiore flessibilità legislativa che gioverebbe sicuramente anche a STMicroelectronics, il cui business rimane fortemente esposto al segmento automotive, che rappresenta una quota rilevante dei ricavi del gruppo. Completano il basket Nexi, leader italiano dei pagamenti digitali e Saipem, che introduce una componente fortemente ciclica e legata al settore energy services.

La struttura riesce a pagare una cedola mensile particolarmente generosa pur in assenza di titoli bancari ad alto dividend yield, grazie a una matrice di correlazioni storiche mediamente contenute tra i quattro sottostanti e a livelli di volatilità implicita elevati, soprattutto per Stellantis e STM. È proprio questa combinazione – bassa correlazione e volatilità significativa – a costituire il motore principale della redditività del certificato. Infine, il prodotto si inserisce nel filone dei certificati cosiddetti “fast”, caratterizzati da un meccanismo di autocall rapido e progressivamente più accessibile grazie a un trigger Step Down che parte già sotto i livelli iniziali. Un’impostazione che aumenta le probabilità di rimborso anticipato in scenari di mercato laterali o moderatamente rialzisti, ma che richiede un’attenta valutazione del rischio di downside in caso di movimenti avversi sui sottostanti più volatili.

Ma andiamo ora nel dettaglio: il certificato in oggetto è il Phoenix Memory Step Down (ISIN: DE000VH788V3) targato Vontobel e scritto su un basket worst of composto dai quattro titoli citati (Stellantis, STM, Saipem e Nexi). Il prodotto prevede premi a memoria pari all’1,5% mensile (18% p.a.), condizionati al trigger premio posto al 60% dei rispettivi valori iniziali, durata massima pari a 3 anni e mezzo (scadenza maggio 2029) e la possibilità, a partire dalla data di osservazione del 9 febbraio 2026 e per le successive date a cadenza mensile, di rimborso anticipato del valore nominale, pari a 100 euro, qualora tutti i titoli rilevino al di sopra del 95% dei rispettivi valori di riferimento iniziali, con il trigger autocall che decresce poi dell’1% ogni mese fino ad addirittura il 60% delle ultime quattro date di osservazione prima della scadenza.

Qualora si giunga alla data di osservazione finale del 7 maggio 2029 senza che sia stato richiamato anticipatamente, il prodotto rimborserà il proprio valore nominale qualora tutti i titoli non perdano più del 40% dai rispettivi valori di riferimento iniziali, in virtù della barriera capitale posta al 60% degli stessi, generando un rendimento annualizzato pari al 17,5% circa, nel caso in cui vengano pagati anche tutti i premi previsti. Al di sotto del livello barriera, il valore di rimborso del certificato verrà invece diminuito della performance negativa del titolo worst of, che verrà calcolata a partire dallo strike price.

Quattro blue chip per un 1,5% mensile 1

Quattro blue chip per un 1,5% mensile 2

Report a cura di Pierpaolo Scandurra
www.certificatiederivati.it


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