Bonus 2025, tutte le agevolazioni che (non) ci saranno dopo il 31 dicembre

Niccolò Mencucci Niccolò Mencucci - 30/12/2025 10:15

Bonus 2025, tutte le agevolazioni che (non) ci saranno dopo il 31 dicembre

Con l?approvazione praticamente definitiva della Manovra di Bilancio, è ormai possibile confermare quali bonus saranno disponibili a partire dal 1 gennaio 2026 e quali, invece, cesseranno dopo il 31 dicembre 2025.

Dai bonus per le ristrutturazioni alle agevolazioni familiari, diversi incentivi scompariranno a breve dalla lista dei bonus nazionali.

Vediamo dunque quali agevolazioni non saranno più accessibili nel prossimo anno e quali potranno ancora essere richieste anche dopo il 31 dicembre.

Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di IMMOBILIATO Agenzia Immobiliare.

Bonus in scadenza nel 2025: tutte le agevolazioni che non ci saranno dopo il 31 dicembre

Partendo dal fronte edilizio, tra le agevolazioni fiscali disponibili nel 2026 purtroppo non troveremo il bonus barriere architettoniche: la detrazione al 75% per lavori volti a eliminare ostacoli in edifici non potrà più essere richiesta dopo il 31 dicembre 2025.

Lo stesso vale anche per il Superbonus, che, dopo le varie restrizioni introdotte negli ultimi anni, non sarà più disponibile dal prossimo anno. Solo alcuni contribuenti potranno ancora richiederlo, ad esempio quelli con immobili nelle zone colpite da terremoti.

Per quanto riguarda i sostegni alle famiglie, dopo il 31 dicembre cesserà il bonus sport per i figli, l?incentivo fino a 300 euro pensato per aiutare le famiglie a coprire le spese per le attività sportive dei bambini tra i 6 e i 14 anni.

Ancora incertezza invece sul destino dell?ecobonus auto. Lanciato quest?anno per l?acquisto di nuove auto elettriche di categoria M1 con rottamazione di un veicolo Euro 5 o inferiore, il bonus non risulta al momento confermato per il 2026.

Bonus 2025: tutte le agevolazioni disponibili anche dopo il 31 dicembre

Molti bonus, invece, sono stati confermati nella Manovra e resteranno disponibili anche dopo il 31 dicembre 2025.

Sul fronte edilizio, sono stati rinnovati gli incentivi per i lavori di ristrutturazione, come Ecobonus e Sismabonus, e con le stesse percentuali di anno: per i titolari di prima casa l?aliquota resta al 50%, mentre per tutti gli altri è al 36%.

Confermato per il prossimo anno anche il bonus mobili ed elettrodomestici, lo sconto IRPEF del 50% per l?acquisto di arredi e grandi elettrodomestici fino a 5.000 euro applicabile in caso di interventi di ristrutturazione.

Passando invece alle agevolazioni per le famiglie, restano attivi nel 2026 il bonus nuovi nati, ossia il contributo INPS da 1.000 euro per famiglie con ISEE fino a 40.000 euro, e il bonus asili nido. Confermato anche il bonus mamme lavoratrici, il cui importo sale tra l'altro da 40 a 60 euro mensili.

Doppia novità inoltre dal fronte istruzione: dal prossimo anno è previsto un bonus per l?acquisto di libri scolastici destinati alla scuola secondaria di secondo grado e un contributo fino a 1.500 euro per studente per le famiglie che scelgono la scuola paritaria.

Da segnalare infine il ritorno della Carta "Dedicata a te", un sostegno da 500 euro destinato all?acquisto di beni di prima necessità per le famiglie in maggiori difficoltà.

Bonus 2025: come richiederli in tempo

Per quanto riguarda i bonus edilizi, ad oggi l?unico modo per richiederli è attraverso la Dichiarazione dei Redditi, ma sotto forma di detrazione fiscale.

Ricordiamo che da febbraio 2023, con l?entrata in vigore del cosiddetto Decreto Cessioni (D.L.?11/2023), non è più possibile optare né per la cessione del credito né per lo sconto in fattura.

Per le altre agevolazioni, ciascuna prevede un iter specifico, descritto dettagliatamente sul sito ufficiale di ogni misura.

Nei casi in cui sia previsto il requisito ISEE (ad esempio per la Carta "Dedicata a te" o per i vari bonus famiglia) l?attestazione potrà essere richiesta a partire da gennaio presso CAF, patronati abilitati o direttamente sul portale INPS, utilizzando credenziali SPID, CIE o CNS.

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