Affrontare una separazione o un divorzio non pesa solo sul piano emotivo. Le difficoltà economiche che spesso seguono la fine di un matrimonio possono mettere a dura prova anche la gestione quotidiana, soprattutto quando ci sono figli da mantenere e una nuova casa da trovare. Per sostenere chi vive questa situazione, dal 1° gennaio 2026 entrerà in vigore il nuovo Bonus genitori separati e divorziati, un contributo pensato per alleggerire il peso dell’affitto a chi non ha ottenuto l’assegnazione dell’abitazione familiare.
Il fondo, previsto dalla Legge di Bilancio 2026, mette a disposizione 20 milioni di euro all’anno, gestiti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per offrire un aiuto tangibile a chi continua a prendersi cura dei figli nonostante la separazione.
Ma chi potrà richiederlo concretamente? Come funzionerà la domanda e da quando sarà possibile ottenere il contributo? Scopriamolo insieme.
Prima però vi lasciamo al video YouTube di Notizie di oggi sulle novità del nuovo Bonus Genitori separati e divorziati.
A chi spetta il Bonus genitori separati e divorziati
Il nuovo Bonus genitori separati e divorziati è rivolto a una categoria ben precisa di beneficiari. Potranno accedervi madri e padri separati o divorziati che non hanno ottenuto l’assegnazione della casa familiare e che hanno figli fiscalmente a carico fino a 21 anni.
L’obiettivo è sostenere proprio quei genitori che, pur dovendo lasciare l’abitazione coniugale, continuano a contribuire al mantenimento dei figli, affrontando al tempo stesso le spese per un nuovo alloggio.
Si tratta di un aiuto che va oltre il semplice sostegno economico, perché garantire una casa stabile rappresenta anche un modo per tutelare il benessere dei bambini. La stabilità abitativa, infatti, favorisce la continuità delle routine quotidiane e aiuta a mantenere un clima familiare più sereno dopo la separazione.
In base alle prime informazioni, il fondo sarà distribuito in modo proporzionale alle condizioni economiche, tenendo conto dei limiti di reddito e dell’ISEE familiare. L’intento è quello di destinare il contributo a chi si trova in una reale condizione di difficoltà, garantendo un aiuto concreto e mirato.
Come richiedere il contributo per l’affitto
Il meccanismo del Bonus genitori separati e divorziati sarà definito da un decreto attuativo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in collaborazione con quello dell’Economia e delle Finanze.
Sarà il decreto a stabilire criteri di accesso, modalità di presentazione della domanda e importo del contributo. È già stato confermato che la misura funzionerà “a domanda”, quindi sarà necessario presentare un’istanza formale corredata da tutta la documentazione utile.
Non è ancora stato chiarito se il contributo sarà versato in un’unica soluzione o in più rate periodiche. Tuttavia, è probabile che l’erogazione avvenga direttamente ai genitori beneficiari, per garantire una risposta più rapida alle esigenze abitative.
Per non perdere tempo quando il bando sarà ufficiale, conviene preparare subito i documenti che quasi certamente saranno richiesti:
- la sentenza di separazione o divorzio,
- la certificazione di non assegnazione della casa familiare,
- la documentazione fiscale che attesti i figli a carico,
- e l’attestazione ISEE aggiornata.
Quando parte il Bonus genitori separati e divorziati nel 2026
Il Bonus genitori separati e divorziati entrerà ufficialmente in vigore dal 1° gennaio 2026, ma la possibilità di fare domanda dipenderà dalla pubblicazione del decreto attuativo, attesa per i primi mesi dell’anno.
Una volta pubblicato il decreto, i genitori potranno presentare la domanda online o presso gli uffici indicati dal Ministero, allegando la documentazione richiesta.
L’introduzione del contributo arriva in un periodo in cui le separazioni in Italia sono in crescita e il costo degli affitti continua a pesare sui bilanci familiari. In molte città, trovare una casa adatta per sé e per i figli è diventato un problema serio, e il bonus rappresenta un passo importante per restituire equilibrio a tante famiglie che cercano di ripartire.