Bot del 26 novembre 2025: tutto sulla nuova asta del Mef tra scadenze, rendimento e modalità di sottoscrizione

Benna Cicala Benna Cicala - 23/11/2025 07:45

Bot del 26 novembre 2025: tutto sulla nuova asta del Mef tra scadenze, rendimento e modalità di sottoscrizione

Il mercato dei Titoli di Stato continua a offrire occasioni interessanti per chi punta a strumenti sicuri e con scadenze ravvicinate. L’ultima mossa del Mef conferma l’attenzione verso gli investitori alla ricerca di impieghi brevi e prevedibili, grazie alla nuova asta Bot fissata per il 26 novembre 2025

Si tratta di un’emissione che arriva in una fase in cui molti risparmiatori tornano a guardare ai Buoni Ordinari del Tesoro come strumento di gestione della liquidità, soprattutto perché i rendimenti sono tornati competitivi rispetto a diverse alternative bancarie.

Mentre cresce l’interesse verso la scadenza semestrale, conviene analizzare nel dettaglio quali caratteristiche presenta il titolo, come si partecipa all’asta e quali tempistiche occorre tenere sotto controllo. Scopriamo insieme questi dettagli.

Prima però vi lasciamo al video YouTube di Lexplain sui differenti Titoli di Stato.

Caratteristiche del Bot del 26 novembre 2025

Il Mef, attraverso il comunicato del 21 novembre 2025, ha annunciato il collocamento di un nuovo Bot semestrale, destinato a rinnovare parte del debito in scadenza e a offrire un’opportunità di investimento a chi non vuole impegnarsi su durate più lunghe. Il titolo presenta una durata effettiva di 182 giorni e sarà emesso il 28 novembre con scadenza fissata al 29 maggio 2026. Il valore complessivo offerto raggiunge i 7,5 miliardi di euro, cifra che colloca l’asta tra le più rilevanti dell’ultima parte dell’anno, anche perché alla stessa data scadono Bot per 8,65 miliardi.

Come avviene tradizionalmente per i Buoni Ordinari del Tesoro, l’asta sarà competitiva, quindi gli operatori presenteranno le richieste indicando il rendimento desiderato. La tassazione dei Bot resta pari al 12,5%, elemento che continua a renderli appetibili in un confronto diretto con molti strumenti finanziari tassati al 26%. Il codice ISIN sarà comunicato poco prima dell’avvio dell’asta, dettaglio che conferma le procedure standard applicate alle prime tranche.

Il taglio minimo di sottoscrizione rimane fissato a 1.000 euro, valore che permette un accesso semplice anche ai piccoli risparmiatori. Tuttavia l’asta primaria è riservata agli operatori professionali, tra cui gli Specialisti in Titoli di Stato e gli aspiranti specialisti. Il pubblico potrà comunque partecipare attraverso le prenotazioni presso banche, poste o servizi di trading online abilitati. 

La circolazione totale dei Bot, aggiornata al 14 novembre, tocca quota 134,8 miliardi di euro, suddivisi tra oltre 27 miliardi di semestrali e il resto in annuali, un dato che aiuta a comprendere il peso di questa nuova emissione sul mercato complessivo.

Calendario ufficiale dell’emissione dei Bot e modalità operative

Per non perdere l’occasione di partecipare all’asta è fondamentale osservare con attenzione la sequenza delle scadenze. Il termine ultimo per il pubblico cade il 25 novembre, giorno entro il quale è necessario completare la prenotazione presso il proprio intermediario. L’asta primaria, riservata agli operatori qualificati, si svolgerà il 26 novembre. Il giorno successivo sarà dedicato al collocamento supplementare, fase rivolta agli specialisti con una disponibilità pari al 10% dell’importo emesso nell’asta ordinaria.

La data di regolamento è fissata al 28 novembre, momento in cui gli investitori vedranno accreditare i titoli in portafoglio e addebitato il relativo costo. Tutte le richieste devono transitare attraverso la Banca d’Italia, che gestisce l’intera procedura in base alle norme del Tesoro. Ogni domanda presentata tramite canali non autorizzati non potrà essere presa in considerazione, motivo per cui risulta essenziale affidarsi unicamente agli intermediari abilitati.

Il meccanismo dell’asta competitiva permette di stabilire il rendimento finale in base alla domanda e alle aspettative del mercato. In fasi di forte liquidità gli investitori presentano richieste più contenute, mentre nei momenti di incertezza i rendimenti richiesti tendono ad aumentare. È un equilibrio che spesso consente ai Bot di offrire una remunerazione interessante mantenendo al tempo stesso un profilo di rischio molto contenuto.

Contesto di mercato e ruolo dei Titoli di Stato nel portafoglio

L’emissione del 26 novembre arriva in un periodo in cui molti risparmiatori riconsiderano il ruolo dei Titoli di Stato nella gestione della liquidità. I Bot, grazie alla loro struttura priva di cedola e alla scadenza breve, si prestano a essere utilizzati come parcheggio temporaneo in attesa di opportunità più lunghe. Inoltre rappresentano una soluzione efficace per chi desidera investire senza esporsi alle oscillazioni dei mercati azionari o obbligazionari a lunga durata.

Il Mef utilizza queste aste anche per rinnovare il debito in scadenza e per mantenere una curva delle scadenze ordinata, elemento fondamentale per garantire stabilità al mercato dei Titoli di Stato. 

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