Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato la nuova asta BOT del 29 ottobre 2025, che metterà in collocamento due titoli a breve termine destinati ad attrarre l’attenzione di risparmiatori e operatori del mercato. L’offerta complessiva ammonta a 4 miliardi di euro, divisi tra BOT semestrali e annuali, entrambi in terza tranche di riapertura.
L’appuntamento rappresenta un passaggio importante nel calendario del debito pubblico italiano, poiché consente al Tesoro di rifinanziare in modo efficiente le proprie esigenze di cassa, mantenendo nel contempo un legame stretto con il risparmio privato. Ma quali sono le caratteristiche principali dell’emissione? Scopriamolo insieme.
Prima però vi lasciamo al video YouTube di Lexplain su cosa sono i Titoli di Stato.
MEF, due BOT in asta: caratteristiche tecniche e modalità di collocamento
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha confermato che il 29 ottobre 2025 verranno collocati due Buoni Ordinari del Tesoro (BOT) per un totale di 4 miliardi di euro.
Il primo titolo sarà semestrale, con scadenza al 31 marzo 2026, per un importo di 2 miliardi di euro e una vita residua di 151 giorni. Il secondo sarà invece un BOT annuale, in scadenza il 12 dicembre 2025, anch’esso da 2 miliardi di euro, con una durata residua di 42 giorni. Entrambi saranno collocati attraverso asta competitiva, modalità che consente agli operatori di presentare richieste espresse in termini di rendimento, lasciando al mercato il compito di determinare il tasso finale di aggiudicazione.
L’importo minimo sottoscrivibile resta di mille euro, come da prassi consolidata, mentre il collocamento supplementare sarà pari al 10% dell’importo offerto nell’asta ordinaria, riservato agli operatori che hanno partecipato all’emissione principale.
Il MEF ha inoltre precisato che al 31 ottobre 2025, data di regolamento dell’asta, non saranno in scadenza altri BOT, circostanza che contribuisce a mantenere stabile la circolazione complessiva dei titoli, pari – secondo i dati aggiornati al 14 ottobre – a 130,36 miliardi di euro, suddivisi tra 25,31 miliardi di BOT semestrali e 105,05 miliardi di BOT annuali.
Il calendario dell’asta del 29 ottobre 2025: tutte le scadenze da ricordare
Come sempre, il MEF ha definito con precisione il calendario del collocamento, scandendo ogni fase del processo. Le prenotazioni da parte del pubblico potranno essere raccolte dagli intermediari e dalle banche fino al 28 ottobre 2025, giorno in cui scadrà anche il termine per la presentazione delle domande di partecipazione all’asta entro le ore 11:00.
Il collocamento supplementare, riservato agli operatori specializzati, si chiuderà invece il 30 ottobre alle 15:30, mentre il regolamento finale – momento in cui avviene il pagamento e la consegna effettiva dei titoli – è fissato per il 31 ottobre 2025.
Da quella data, i BOT entreranno in circolazione e saranno liberamente negoziabili sul mercato secondario, una caratteristica che li rende strumenti estremamente flessibili. Chi li sottoscrive può infatti scegliere di mantenerli fino alla scadenza per incassare il rendimento pieno, oppure rivenderli in caso di necessità di liquidità immediata.
BOT, perché restano un punto fermo per i risparmiatori italiani
Nonostante la crescente offerta di strumenti finanziari più complessi, i BOT mantengono un ruolo centrale tra le scelte di investimento degli italiani. La loro popolarità deriva da tre fattori fondamentali: sicurezza, rendimento e liquidità.
Essendo titoli zero coupon, i BOT non pagano cedole periodiche, ma generano un rendimento derivante dalla differenza tra il prezzo di acquisto e quello di rimborso alla scadenza. In altre parole, il guadagno è certo e facilmente prevedibile. A ciò si aggiunge la tassazione agevolata al 12,5%, identica a quella di tutti i titoli di Stato, un vantaggio non trascurabile rispetto ad altri strumenti finanziari soggetti a imposte più elevate.
Inoltre, i BOT sono considerati uno strumento ideale per chi desidera gestire la liquidità in modo dinamico, senza rinunciare alla sicurezza offerta da un titolo garantito dallo Stato.