Nuove opportunità si aprono per chi guarda ai BTP come strumento di investimento solido e affidabile. Il 28 ottobre 2025, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) darà il via a una nuova emissione di titoli di Stato, con due strumenti di grande interesse: i BTP Short Term e i BTP€i, entrambi in tranche successive.
Ma quali sono le caratteristiche principali di queste due emissioni? Quali vantaggi offrono a chi punta su stabilità e diversificazione? E quali date del calendario MEF bisogna segnare per non perdere l’occasione di partecipare? Scopriamolo insieme.
Prima però vi lasciamo al video YouTube di Lexplain su cosa sono i titoli di stato e perchè convengono.
BTP Short Term: rendimento competitivo e flessibilità a breve termine
L’emissione del BTP Short Term in programma per il 28 ottobre 2025 rappresenta un’interessante occasione per chi desidera investire in titoli di Stato con una durata contenuta, ma con un rendimento stabile e garantito. Il titolo in asta sarà la nona tranche del BTP Short Term con scadenza il 26 agosto 2027, cedola annuale lorda del 2,1% e codice ISIN IT0005657330. Il collocamento prevede un ammontare compreso tra 1,75 e 2 miliardi di euro, a cui si aggiungerà un’asta supplementare da 400 milioni. Il regolamento delle sottoscrizioni è fissato per il 30 ottobre 2025.
Il BTP Short Term si conferma una scelta equilibrata per gli investitori che preferiscono un orizzonte temporale più breve, senza rinunciare alla sicurezza dei titoli di Stato. Offre infatti una maggiore flessibilità rispetto a strumenti come conti deposito o obbligazioni societarie, mantenendo la garanzia diretta dello Stato italiano. La breve durata riduce la sensibilità del titolo alle oscillazioni dei tassi di interesse, rendendolo particolarmente adatto a chi vuole proteggersi dalla volatilità di mercato.
Un altro elemento da considerare è la tassazione agevolata al 12,5% sui rendimenti, che rende il BTP più conveniente rispetto ad altre forme di investimento a reddito fisso. Inoltre, la modalità di collocamento tramite asta marginale permette di stabilire il prezzo di aggiudicazione in modo trasparente, premiando la competitività delle offerte presentate.
BTP€i: la forza dei titoli di Stato indicizzati all’inflazione
Nella stessa giornata del 28 ottobre 2025 verrà collocata anche la dodicesima tranche del BTP€i, il Buono del Tesoro Poliennale indicizzato all’inflazione europea. Si tratta di un titolo con scadenza 15 maggio 2036, cedola nominale annua dell’1,8%, codice ISIN IT0005588881 e ammontare compreso tra 1 e 1,5 miliardi di euro, con un’asta supplementare da 225 milioni. Anche in questo caso, la data di regolamento è fissata per il 30 ottobre 2025.
Il BTP€i è progettato per chi vuole tutelare il proprio capitale dal rischio inflazione. La sua peculiarità è l’indicizzazione al tasso d’inflazione armonizzato dell’area euro, che consente di adeguare sia il capitale sia gli interessi maturati all’andamento dei prezzi al consumo. In periodi di aumento dei prezzi, il valore del titolo cresce di pari passo, garantendo così un rendimento reale positivo. In pratica, protegge il potere d’acquisto dell’investitore, un elemento particolarmente importante in un contesto economico caratterizzato da incertezze e rialzi dei costi.
Il BTP indicizzato si rivolge a chi ha un orizzonte temporale più lungo e cerca uno strumento in grado di offrire stabilità nel tempo.
Come partecipare all’asta del 28 ottobre 2025 e calendario MEF
Per partecipare all’asta dei BTP Short Term e dei BTP€i, i risparmiatori possono rivolgersi a banche o intermediari autorizzati, che raccolgono le richieste di prenotazione entro il 27 ottobre 2025. L’asta ordinaria si chiuderà alle 11:00 del 28 ottobre, mentre quella supplementare, riservata agli operatori specializzati, terminerà il 29 ottobre alle 15:30. Tutte le sottoscrizioni saranno regolate il 30 ottobre 2025.
Il meccanismo di collocamento prevede un’asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo e della quantità. Ciò consente al MEF di escludere offerte non ritenute convenienti in base alle condizioni di mercato. In caso di domanda superiore all’offerta, verrà applicato un riparto proporzionale.