BTP, nuova emissione del MEF il 14 ottobre 2025: ecco titoli, rendimenti e calendario ufficiale

Benna Cicala Benna Cicala - 13/10/2025 07:45

BTP, nuova emissione del MEF il 14 ottobre 2025: ecco titoli, rendimenti e calendario ufficiale

Il BTP torna protagonista sul mercato dei titoli di Stato italiani. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha ufficializzato una nuova asta per il 14 ottobre 2025, che metterà in collocamento quattro diverse scadenze, dai titoli a medio termine fino ai trentennali. L’appuntamento rientra nel piano di rifinanziamento del debito pubblico e si preannuncia particolarmente interessante per chi cerca un investimento stabile e con rendimenti in crescita.

Negli ultimi mesi, infatti, i BTP hanno riconquistato l’attenzione di risparmiatori e investitori istituzionali, attratti da cedole più generose e da un mercato che premia la stabilità. L’asta di ottobre sarà dunque una tappa importante per valutare le nuove tendenze dei rendimenti italiani.

Quali sono le caratteristiche dei titoli in emissione? Che rendimenti si attendono e come sarà strutturato il calendario delle sottoscrizioni? E, soprattutto, che ruolo potrà avere questa nuova asta nel contesto del mercato obbligazionario europeo? Scopriamolo insieme.

Prima però vi lasciamo al video YouTube di Lexplain sulla convenienza dei titoli di stato.

Le nuove emissioni di BTP del 14 ottobre 2025

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha confermato la nuova emissione di quattro BTP con caratteristiche differenti per durata e rendimento. L’obiettivo è offrire una gamma diversificata di titoli, in grado di soddisfare sia chi privilegia scadenze brevi sia chi punta su investimenti di lungo periodo.

Tra le novità più attese spiccano il BTP gennaio 2029, con cedola al 2,35%, e il BTP novembre 2032, che offrirà un rendimento lordo del 3,25%. Entrambi i titoli saranno collocati attraverso tranche già esistenti, a conferma della strategia del Tesoro di consolidare le linee di debito più liquide sul mercato.

Accanto a loro, il MEF riporterà in asta anche il BTP dicembre 2028, un titolo ormai storico con cedola al 2,8%, e il BTP ottobre 2040, che con la sua durata ultra trentennale e un tasso del 3,85% punta ad attrarre investitori con orizzonti di lungo termine.

Complessivamente, il Ministero stima un’emissione compresa tra 7 e 8,5 miliardi di euro, un importo che conferma la fiducia nella domanda da parte del mercato. Tutte le sottoscrizioni saranno regolate il 16 ottobre 2025, con la consueta modalità dell’asta marginale, che stabilisce prezzo e quantità in base alle richieste degli operatori.

Come partecipare all’asta e calendario delle sottoscrizioni

Il MEF ha definito un calendario preciso per la nuova asta di ottobre. Gli operatori qualificati – ovvero gli Specialisti in titoli di Stato e gli Aspiranti Specialisti – potranno presentare le proprie offerte fino alle ore 11:00 del 14 ottobre 2025, mentre la fase supplementare resterà aperta fino alle 15:30 del giorno successivo, il 15 ottobre.

Il regolamento delle sottoscrizioni, come da prassi, è previsto per giovedì 16 ottobre. In questa fase, verranno ufficializzati i rendimenti medi ponderati e i quantitativi assegnati.

Per i piccoli risparmiatori, invece, la strada sarà diversa. Chi desidera investire in BTP potrà acquistare i titoli sul mercato secondario a partire dalla stessa data di regolamento, tramite la propria banca o piattaforme di trading online. Si tratta di un’opzione sempre più utilizzata, grazie alla maggiore trasparenza e alla possibilità di scegliere autonomamente la durata e il rendimento desiderato.

Perché i BTP continuano ad attrarre gli investitori

Nonostante le incertezze globali e i movimenti delle banche centrali, il BTP continua a essere uno degli strumenti preferiti dagli investitori italiani ed europei. L’asta del 14 ottobre arriva in un momento in cui i rendimenti rimangono competitivi e l’inflazione tende a stabilizzarsi, rendendo il mercato obbligazionario nuovamente interessante.

I titoli di Stato italiani offrono rendimenti più elevati rispetto alla media europea, con un rischio percepito ormai sotto controllo. Inoltre, la varietà di scadenze e cedole consente di costruire portafogli diversificati e coerenti con diverse strategie di investimento.

 

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