Legge 104 si muove verso un cambio di passo importante, poichè la legge 106/2025 avvia una revisione che dal prossimo anno darà ai permessi retribuiti una configurazione più attuale e funzionale.
La riforma, infatti, amplia le possibilità di utilizzo delle assenze giustificate, offrendo ai lavoratori che affrontano percorsi di cura complessi uno strumento più flessibile e maggiormente adattabile alla realtà delle terapie moderne.
Non si tratta solo di un aggiornamento tecnico, ma di un intervento che si inserisce nel più ampio processo di rinnovamento delle politiche sociali, mentre cresce l’esigenza di conciliare tempi di lavoro e necessità sanitarie in modo più equilibrato e sostenibile.
Inoltre, la riforma guarda con attenzione ai bisogni emergenti legati alle patologie croniche e ai follow-up clinici sempre più frequenti, introducendo nuove possibilità pensate per evitare che visite e controlli pesino eccessivamente sulla vita professionale.
Ne deriva un modello più vicino alle esigenze reali dei lavoratori e delle famiglie. Nei paragrafi successivi entrano nel vivo le novità operative in vigore già dal nuovo anno. Intanto, vi lasciamo al video YouTube di Bonus e Pagamenti contenente tutte le informazioni sugli aggiornamenti in questione.
Permessi retribuiti Legge 104 dal 2026: novità introdotte e cosa cambia per i lavoratori dal 1°gennaio 2026
La riforma contenuta nella legge 106/2025 segna un ampliamento significativo delle tutele collegate alla Legge 104. Le 3 giornate mensili oggi riconosciute ai lavoratori, pari a 32 ore complessive, continueranno a rappresentare la base del sistema, mentre dal 1° gennaio 2026 si aggiungeranno 10 ore annue di permesso retribuito.
Un’integrazione che nasce dall’esigenza di offrire una copertura più adeguata a visite, controlli clinici e terapie frequenti, sempre più comuni nei percorsi di cura moderni. Il pacchetto complessivo assume quindi una struttura che permette di affrontare con maggiore continuità le necessità sanitarie, integrando la Legge 104 con una logica più flessibile e meglio calibrata sulle reali tempistiche degli appuntamenti medici. Di conseguenza si rafforza l’intero impianto di sostegno, avvicinandolo ai modelli europei che già prevedono micro-permessi sanitari.
Requisiti Legge 104 per ottenere le 10 ore aggiuntive: chi può richiederle
La norma individua con precisione i soggetti che dal 2026 potranno accedere alle ore supplementari previste dalla Legge 104. Potranno farne richiesta i lavoratori dipendenti, pubblici o privati, che rientrano in una delle seguenti condizioni:
• presenza di malattie oncologiche in fase attiva o in follow-up precoce;
• diagnosi di patologie invalidanti o croniche, anche rare, con invalidità pari o superiore al 74 per cento;
• genitori di figli minorenni che presentano le medesime condizioni cliniche, con percorsi di cura che richiedono frequenza e continuità;
Grazie a tale impostazione prenderà forma un sistema di tutela più esteso, in cui la Legge 104 si arricchisce di un ulteriore livello di protezione per i percorsi sanitari più impegnativi. Per le imprese emergono nuovi scenari organizzativi che richiederanno adeguamenti procedurali e aggiornamenti delle policy interne, al fine di garantire una gestione coerente delle ore aggiuntive e della relativa documentazione sanitaria.
Come funzionano le 10 ore aggiuntive: attività consentite e modalità di fruizione
C’è da dire che le ore supplementari non sostituiscono le 3 giornate mensili previste dalla Legge 104, ma le affiancano in modo complementare.
La norma stabilisce che possano essere utilizzate esclusivamente per attività sanitarie certificate che comprendono:
• visite mediche prescritte dal medico di base o dallo specialista;
• esami strumentali necessari per il monitoraggio clinico;
• analisi chimico-cliniche e microbiologiche
• cure mediche frequenti inserite nei piani terapeutici
Il lavoratore potrà frazionare queste 10 ore in base alle reali esigenze, evitando così l’uso improprio dell’intera giornata quando la prestazione sanitaria richiede pochi minuti o un’ora soltanto.
Indennità economica Legge 104: come viene calcolata secondo la riforma 2026
L’aspetto economico delle 10 ore aggiuntive manterrà la stessa impostazione già adottata per i permessi della Legge 104. La gestione si articolerà secondo tre elementi chiave:
• anticipazione dell’indennità da parte del datore di lavoro
• successivo conguaglio da parte dell’INPS, seguendo le procedure ordinarie
• una nota esplicativa in arrivo dall’INPS che definirà modalità operative, documentazione da presentare e tempistiche
Dal punto di vista del lavoratore, l’iter non cambierà. Chi già utilizza i permessi collegati alla Legge 104 potrà integrare con semplicità le 10 ore aggiuntive, seguendo lo stesso sistema autorizzativo. Le imprese dovranno invece aggiornare i sistemi di rilevazione delle presenze e i flussi amministrativi, così da evitare ritardi nell’elaborazione delle paghe o discrepanze nei conguagli.