Pensioni 2026, di nuovo niente da fare per Opzione Donna: salta l'emendamento per la proroga

Niccolò Mencucci Niccolò Mencucci - 04/12/2025 10:15

Pensioni 2026, di nuovo niente da fare per Opzione Donna: salta l'emendamento per la proroga

Prima addio a Opzione Donna perché non c'è nella Legge di Bilancio, poi inversione a U grazie all?emendamento di Fratelli d?Italia che ne prorogava l?accesso fino al 2026.

Oggi, però, la situazione è tornata al punto di partenza: l?emendamento alla legge di Bilancio 2026 è stato respinto.

Che sia ormai la fine per questa misura previdenziale? Vediamo meglio la situazione.

Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Pensioni Per Tutti.

Pensioni 2026, di nuovo niente da fare per Opzione Donna: salta l'emendamento per la proroga

Fumata nera dalla commissione Bilancio, che ha dichiarato ben 21 emendamenti dichiarati inammissibili. Tra questi, ancora una volta, figura la proposta di Fratelli d?Italia su Opzione Donna.

Secondo quanto riportato da Repubblica, l?emendamento era già stato dichiarato inammissibile la scorsa settimana perché mancavano le coperture finanziarie. Recentemente, il testo riformulato è stato nuovamente esaminato dalla commissione Bilancio del Senato: e il risultato è stato lo stesso.

Per la cronaca, l?emendamento non prevedeva solo la proroga della misura pensionistica, ma anche un ampliamento della platea dei beneficiari. La proposta puntava a sostituire le lavoratrici dipendenti di aziende in crisi con le donne disoccupate, a patto che avessero maturato almeno diciotto mesi di esperienza come dipendente e aveva già esaurito i periodi di Naspi.

Pensioni 2026, è finita per Opzione Donna?

In realtà, per Opzione Donna non è ancora detta l'ultima parola. Gli emendamenti dichiarati inammissibili lo sono "fatta salva la possibilità? di una nuova riformulazione su proposta del governo.

Tra l'altro, l?emendamento di Fratelli d?Italia non era l?unico a trattare la misura: altri due testi puntavano a riproporre Opzione Donna nel 2026.

A parte il primo, troppo oneroso, che prevedeva il ritorno alla versione "classica? della misura, cioè di renderla disponibile a tutte le lavoratrici e non solo alle categorie selezionate, il secondo sembra invece più fattibile: un rinnovo per un altro anno, alle stesse condizioni attuali, senza ampliare la platea dei beneficiari.

Non di certo una svolta: con le regole attuali, Opzione Donna interessa solo poche centinaia di lavoratrici ogni anno (infatti le richieste negli ultimi anni sono state davvero esigue).

Ma almeno questo emendamento è tra quelli sostenuti da uno dei partiti di maggioranza. Tra l'altro, riferisce Fanpage, non è stato dichiarato (al momento) inammissibile, quindi i lavori legislativi possono proseguire.

Pensioni 2026, come sarebbe Opzione Donna in caso di proroga

Supponiamo che Opzione Donna venga salvata in extremis: se dovesse passare un eventuale emendamento che punta solo alla proroga, le lavoratrici potranno accedere anche nel 2026 a Opzione Donna maturando entro il 31 dicembre 2025 35 anni di contributi (a patto di avere 61 anni di età, o 59 se con due o più figli a carico).

Ovviamente, sarà necessario rientrare nelle categorie sociali previste dalla normativa: dipendenti o licenziate da aziende con un tavolo di confronto aperto per la gestione della crisi aziendale; persone con invalidità civile pari o superiore al 74%; caregiver che assistono, da almeno sei mesi, persone disabili conviventi con disabilità grave ai sensi della legge 104 del 1992.

Se dovesse passare invece l?emendamento che estende anche la platea, potrebbero richiedere Opzione Donna anche le lavoratrici interessate da disoccupazione a seguito di licenziamento, anche collettivo, da dimissioni per giusta causa, da risoluzioni consensuali del contratto o da scadenza di contratti a termine.

In quest?ultimo caso, per poter accedere alla misura la lavoratrice deve aver lavorato almeno 18 mesi negli ultimi 36 come dipendente e aver terminato il periodo di NASpI prima di presentare la domanda.

Resta da vedere come si evolverà la situazione: una volta che la Manovra sarà resa definitiva, si potrà capire se Opzione Donna tornerà realmente a disposizione delle lavoratrici.

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