Pensioni 2026, partita aperta sulla Manovra: nuove speranze per Opzione Donna e altre misure

Niccolò Mencucci Niccolò Mencucci - 26/11/2025 10:15

Pensioni 2026, partita aperta sulla Manovra: nuove speranze per Opzione Donna e altre misure

Il dossier pensioni resta aperto, e questa volta con focus su Opzione Donna, misura che, invece di essere cancellata, potrebbe essere prorogata anche nel 2026.

Sono stati infatti presentati emendamenti alla Manovra che puntano a estendere l'opzione previdenziale per un altro anno, in modo da consentire alle lavoratrici di andare in pensione a 61 anni (o anche prima).

Vediamo come potrebbe cambiare Opzione Donna nel 2026 e quali altre novità previdenziali sono in arrivo.

Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di RadioUCI Redazione.

Pensioni 2026, nuove speranze per Opzione Donna: presentati emendamenti per la proroga

Stando a quanto riportato da Money.it, è proprio Fratelli d?Italia a spingere per il ripristino di Opzione Donna nella Manovra di Bilancio.

Il partito a capo della maggioranza di governo ha infatti presentato un doppio emendamento che, se approvato, non solo prorogherebbe la misura ma ne amplierebbe anche la platea delle beneficiarie.

Una novità sorprendente, considerando che le ultime notizie davano per certa l?intenzione di abbandonare la misura, soprattutto a causa dei numeri molto bassi degli ultimi anni.

Il primo emendamento è semplice: si tratta di una proroga di Opzione Donna, con la modifica del termine per maturare i requisiti. Non più entro il 31 dicembre 2024, ma entro il 2025, includendo quindi chi compie quest'anno 61 anni, o 60/59 nel caso di lavoratrici con figli.

Il secondo emendamento mira invece a estendere la platea delle beneficiarie. In questo caso, si propone di eliminare la condizione che richiede l?attivazione del tavolo di confronto per la gestione delle crisi aziendali.

Così facendo, per accedere alla pensione con Opzione Donna basterà essere caregiver di parenti e cari, affette da invalidità, oppure disoccupate a seguito di licenziamento (anche collettivo) o in caso di dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale del rapporto di lavoro.

Pensioni 2026, speranze anche per Quota 103?

Come Opzione Donna, anche Quota 103 è al centro di alcuni emendamenti alla Manovra, finalizzati a rinnovare la misura nel 2026.

Anche in questo caso, se approvati e inseriti nella Legge di Bilancio, questi emendamenti consentirebbero ai lavoratori e alle lavoratrici di andare in pensione a 62 anni, a patto di aver maturato almeno 41 anni di contributi.

Attualmente, secondo la normativa vigente, questi requisiti devono essere raggiunti entro il 31 dicembre 2025, oltre il quale la misura cesserebbe automaticamente se appunto non venisse prorogata.

C'è da dire che, in caso di mancata approvazione, resterebbe comunque disponibile nel 2026 il cosiddetto bonus Maroni, ribattezzato bonus Giorgetti nella versione 2025: un incentivo economico per continuare a lavorare pur avendo maturato i requisiti della pensione anticipata.

Pensioni 2026, altre novità in Manovra per la previdenza

Oltre alla spinosa questione delle proroghe di Opzione Donna e Quota 103, nella Manovra 2026 si segnalano anche altre novità sul fronte pensioni.

Tra queste, spicca l?aumento delle pensioni minime, con le maggiorazioni sociali che saranno incrementate di 20 euro lordi al mese (circa 12 euro netti).

A sua volta, si segnala anche il blocco all'aumento dei requisiti per la pensione di vecchiaia o anticipata. Ma solo per alcuni lavoratori: la legge prevede infatti un?eccezione per i lavoratori gravosi e usuranti (circa il 2% dei nuovi pensionati), per i quali i requisiti resteranno invariati fino al 2028.

Per tutti gli altri, nel 2027 l?età per la pensione di vecchiaia salirà a 67 anni e un mese, mentre la pensione anticipata richiederà 42 anni e 11 mesi di contributi (un anno in meno per le donne).

Dal 2028 è previsto un ulteriore incremento di due mesi, portando i requisiti rispettivamente a 67 anni e tre mesi per la vecchiaia e 43 anni e un mese di contributi per l?anticipata.

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