Niente riforma delle pensioni nemmeno quest'anno, a giudicare dalla bozza della Manovra di Bilancio 2026.
Invece di grandi cambiamenti per accessi e importi a favore di tutti, il prossimo anno contribuenti e lavoratori dovranno accontentarsi di aumenti contenuti per gli assegni previdenziali e di ritocchi più pesanti per l?età di pensionamento.
Facciamo il punto della situazione e vediamo come cambieranno le pensioni nel 2026.
Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Pensioni e Aggiornamenti.
Pensioni 2026, aumenti di pochi euro per i pensionati: ecco di quanto
Partiamo dall?aspetto economico, ovvero dagli aumenti delle pensioni nel 2026.
Viene riconfermata la rivalutazione straordinaria introdotta con la legge di Bilancio 2024, ossia l'aumento extra rispetto alla perequazione ordinaria, pari al 2,2% nel 2025 e all?1,5% nel 2026.
A questa misura si aggiunge quella prevista dalla prossima Manovra all'articolo 41 (salvo modifiche dell?ultima ora): un incremento fisso di 20 euro al mese (260 euro annui).
Un extra che riguarderà però solo i titolari della "maggiorazione sociale? prevista dall?articolo 38 della legge 448/2001, cioè i pensionati over 70 che si trovano in condizioni economiche disagiate.
In pratica, per la maggior parte dei pensionati l?aumento sarà di poco più di 4 euro al mese, mentre per i pensionati over 70 in condizioni disagiate l?incremento sarà di almeno 24 euro al mese.
Pensioni, dal 2026 aumenta il risparmio fiscale sull'assegno
Oltre a un assegno leggermente più ricco, nel 2026 i pensionati beneficeranno anche della riduzione dell?IRPEF, che interessa non solo i redditi da lavoro ma anche quelli da pensione.
Dal 1 gennaio 2026, l?aliquota IRPEF applicata alla fascia di reddito tra 28.000 e 50.000 euro scenderà dal 35% al 33%, mentre resteranno invariate le altre due: 23% fino a 28.000 euro e 43% oltre i 50.000. La riduzione si applica quindi solo alla parte di reddito compresa tra 28.000 e 50.000 euro.
A titolo d'esempio, chi ha una pensione di 35.000 euro all?anno risparmierà circa 140 euro, mentre con un reddito di 40.000 euro il vantaggio salirà a 240 euro.
Infine, chi ha una pensione pari o superiore a 50.000 euro otterrà un risparmio fiscale massimo di 440 euro annui.

Pensioni, aumenta anche l'età di ritiro dal lavoro (ma non per tutti)
Un altro "aumento? in arrivo riguarda l?età di pensionamento, anche se entrerà in vigore nel 2027. Stando all'articolo 43 della bozza, dal 1 gennaio 2027 scatterà il nuovo adeguamento dei requisiti per la pensione di vecchiaia e anticipata.
Alla fine ha prevalso il meccanismo della legge Fornero, che prevede un adeguamento biennale dei requisiti pensionistici in base all?aumento dell?aspettativa di vita.
E dire che il Governo era intenzionato a evitare questo scatto. Invece è riuscito solo a "rateizzarlo" nel corso di un biennio: nel 2027 l?aumento sarà di 1 solo mese, mentre dal 1 gennaio 2028 scatterà un ulteriore incremento di 2 mesi.
Ma non solo. Oltre a spalmarlo su due anni, l?Esecutivo è riuscito a esentare alcune categorie di lavoratori da questo incremento.
In particolare, sono esclusi dall?adeguamento automatico i lavoratori con mansioni gravose o lavori usuranti con almeno 30 anni di contributi. Per loro resteranno validi i requisiti in vigore nel 2025, senza alcun aumento legato alla speranza di vita.
Nota particolare per il personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e dei Vigili del fuoco: stando all'articolo 42 della bozza, oltre agli incrementi sopra indicati, è previsto per questi lavoratori un ulteriore aumento di 3 mesi nei requisiti di accesso alla pensione, sempre a partire dal 2027.