Rivalutazione Pensioni, aumento per pochi pensionati: ecco chi ci guadagnerà davvero nel 2026

Niccolò Mencucci Niccolò Mencucci - 16/09/2025 10:15

Rivalutazione Pensioni, aumento per pochi pensionati: ecco chi ci guadagnerà davvero nel 2026

Anche quest'anno, solo pochi pensionati si ritroveranno con davvero qualche euro in più sul proprio assegno previdenziale.

Tra pochi mesi scatterà infatti il consueto appuntamento con la rivalutazione delle pensioni, il meccanismo che adegua gli importi degli assegni all?andamento dell?inflazione.

Per il 2026 la percentuale stimata è dell?1,7%: un incremento che risulterà apprezzabile solo per determinate fasce di pensionati, nonostante i "limiti" posti al meccanismo.

Vediamo appunto a quanto potrebbe ammontare la rivalutazione annua, e chi ci guadagnerà davvero.

Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Pensioni e Aggiornamenti.

Rivalutazione pensioni: quanto vale l?aumento nel 2026

Al momento la cifra è ufficiosa, visto che si dovrà aspettare ancora qualche mese prima che il Governo confermi l'effettiva percentuale.

Ma difficilmente si discosterà dal 1,7% registrato ad agosto come dato dell?inflazione annua.

Tradotto in euro: un incremento di circa 17 euro lordi ogni 1.000 euro di pensione.

Si tratta di un aumento abbastanza "leggero" se confrontato con gli aumenti degli anni precedenti: nel 2022 la rivalutazione era stata dell?8,1% e nel 2023 del 5,7%, con adeguamenti pari rispettivamente a 81 e 57 euro ogni 1.000 euro di assegno.

Quelli erano però gli anni dell?iperinflazione dovuta dagli effetti della guerra russo-ucraina e dalle conseguenze economiche post-Covid.

Nel 2025 invece l?inflazione è rimasta più contenuta e, di conseguenza, il prossimo adeguamento non porterà aumenti significativi per la maggior parte dei pensionati.

Infatti solo alcuni di loro potranno contare su qualche decina di euro in più.

Rivalutazione Pensioni, ecco chi ci guadagnerà davvero nel 2026

Come detto sopra, l'aumento effettivo si aggirerebbe intorno ai 17 euro ogni 1000 euro di pensione.

In realtà questo è vero fino a una certa soglia: anche per il 2026 sarà in vigore il sistema a scaglioni di reddito già adottato per la precedente rivalutazione.

In breve, la rivalutazione sarà integrale solo per chi percepisce pensioni fino a quattro volte il trattamento minimo (circa 2.466 euro lordi al mese).

Sopra tale soglia, scatteranno dei "tagli": per chi riceve una pensione tra 4 e 5 volte il minimo (tra 2.413,60 e 3.017 euro), la rivalutazione sarà pari al 90%, quindi 1,53%.

Mentre per chi ha una pensione superiore a 5 volte il minimo (oltre 3.017 euro) sarà ridotta al 75%, ossia 1,27%.

A conti fatti, chi ha una pensione a ridosso dei 2.466 euro guadagnerà circa 42 euro lordi mensili.

Mentre chi percepisce 3.000 euro mensili riceverà circa 46 euro in più. A sua volta, chi arriva a 5.000 euro al mese potrà contare su un incremento di circa 63 euro.

Pertanto, anche con questo meccanismo a soglie, chi ha una pensione medio-alta (o addirittura alta) potrà godere di un aumento decisamente più sostanzioso, anche se non del tutto comparabile a quello degli anni precedenti.

Rivalutazione Pensioni, rebus sul meccanismo

Non è però detto che il meccanismo rimanga immutato.

Come riporta Fanpage, il tribunale di Trento ha recentemente sollevato dubbi sulla perequazione "a blocchi?, rimettendo la questione alla Corte costituzionale.

Il motivo? Con l'attuale meccanismo, l'aliquota ridotta viene applicata "all'intero importo della pensione e non a scaglioni, penalizzando in modo uniforme anche chi supera di poco le soglie".

Quindi tutto potrebbe cambiare se la Consulta dovesse dichiarare illegittimo questo sistema, perché a quel punto il Governo sarebbe costretto a rivedere il modello.

Rischiando di dover ulteriormente incrementare la spesa prevista per la copertura della rivalutazione, che, stando alle ultime stime, si aggirerebbe intorno a 5 miliardi di euro.

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