Pensioni, la rivalutazione sta per arrivare (ma l'aumento sarà decisamente basso)

Niccolò Mencucci Niccolò Mencucci - 12/09/2025 10:15

Pensioni, la rivalutazione sta per arrivare (ma l'aumento sarà decisamente basso)

Mancano ormai pochi mesi all'appuntamento annuale della perequazione (o rivalutazione) delle pensioni, ossia l'adeguamento dell'assegno previdenziale all'inflazione.

Un meccanismo negli anni passati ha permesso di limitare in modo significativo la svalutazione degli assegni.

Purtroppo, però, non sarà così quest'anno: le ultime stime segnalano un aumento in arrivo molto contenuto, davvero di pochi euro. In compenso, per lo Stato si tratterà di una spesa davvero importante.

Vediamo più nel dettaglio la situazione e a quanto ammonterebbe sia l?aumento delle pensioni sia il costo per lo Stato.

Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Mondo Pensioni.

Pensioni, aumento decisamente basso con la rivalutazione: ecco perché

Come anticipato sopra, la rivalutazione delle pensioni viene calcolata prendendo come parametro l?inflazione annua, che tra il 2023 e il 2024 era talmente alta da garantire incrementi di decine se non centinaia di euro a quasi tutti i pensionati.

Ma così non sarà il prossimo anno.

Stando a SKY TG24, l?inflazione acquisita per il 2025 ad agosto è dell?1,7%, nettamente inferiore rispetto agli 8,1% e 5,7% degli anni precedenti.

Dato il tasso così contenuto, l?aumento a fine anno sarà inevitabilmente di pochi euro, anche per le fasce di reddito più basse.

Forse guadagneranno qualche soldo in più i pensionati con assegni molto alti, anche se su di loro graverà anche il prossimo anno il "taglio? dell?aumento dovuto al sistema a scaglioni previsto dalla legge n. 448/1998.

Al fine di contenere la spesa previdenziale, sulla perequazione viene applicato un sistema a fasce di reddito che limita l'aumento effettivo sull'assegno.

Per farla breve, i pensionati con assegno fino a 4 volte il trattamento minimo (2.413,60 euro lordi al mese) avranno la rivalutazione al 100%.

Diversamente, chi percepisce un assegno tra 4 e 5 volte il minimo (2.413,60?3.017 euro) riceverà una perequazione pari al 90% del tasso effettivo, quindi 1,53%.

A sua volta, chi ha una pensione superiore a 5 volte il minimo (oltre 3.017 euro) godrà di un adeguamento ridotto al 75% del tasso, ossia 1,27%.

Pensioni, a quanto ammonterà l'aumento

Supponendo che l?inflazione annua si fermi all?1,7%, gli aumenti rimarranno nell?ordine di poche decine di euro.

Ad esempio, una pensione di 800 euro avrà un incremento lordo di 13,60 euro. Mentre una pensione di 1.400 euro vedrà un aumento di appena 23,80 euro.

A prescindere, il massimo incremento per chi rientra nelle 4 volte il trattamento minimo sarà di 40,80 euro a fine mese.

Andando oltre, scatta appunto il sistema a scaglioni.

E quindi, chi ha una pensione di 2.600 euro, avendo una perequazione limitata al 90%, riceverà 39,80 euro di aumento.

A sua volta, chi ha un assegno di 3.200 euro (ben superiore le 5 volte il trattamento minimo), a causa della perequazione limitata al 75%, otterrà 40,64 euro di aumento.

Pensioni, aumento irrisorio per i pensionati ma costi enormi per lo Stato

Nonostante l?incremento minimo per i pensionati, l?operazione costerà molto alle Casse dello Stato.

Secondo Money.it, la spesa previdenziale e assistenziale nel 2025 sfiorerà i 355 miliardi di euro.

Partendo da questo dato, la perequazione all?1,7% dovrebbe costare almeno 5 miliardi di euro, grazie al sistema a scaglioni che riduce progressivamente la rivalutazione per le pensioni più alte.

Senza tale meccanismo, applicando l?1,7% a tutta la spesa, le risorse necessarie salirebbero ad almeno 6 miliardi di euro.

Un impegno notevole per lo Stato, anche se "una parte rientrerà indirettamente tramite la maggiore tassazione sugli stessi assegni pensionistici rivalutati", sottolinea Money.it.

Bisognerà vedere nei prossimi giorni come il Governo provvederà a coprire l?aumento in arrivo, con quali risorse e misure concrete.

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