Social Card 2026, confermata in Manovra: ecco come funzionerà e le novità

Benna Cicala Benna Cicala - 17/10/2025 07:45

Social Card 2026, confermata in Manovra: ecco come funzionerà e le novità

La Social Card 2026, conosciuta anche come Carta Dedicata a te, è pronta a tornare con la nuova Legge di Bilancio. Il Governo ha scelto di confermare il contributo economico destinato alle famiglie con redditi bassi per sostenere le spese alimentari e i beni di prima necessità. Si tratta di un aiuto concreto, già sperimentato con successo nel 2025, che continuerà a rappresentare un’ancora di salvezza per molti nuclei in difficoltà economica.

Il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato il Documento programmatico di bilancio (Dpb), primo passo verso la definizione della Manovra 2026, che destina nuove risorse alle politiche familiari e sociali. Tra le misure confermate, c’è proprio la Social Card, con un fondo dedicato che sarà gestito dal Ministero dell’Agricoltura e coordinato con Inps e Poste Italiane.

Ma chi potrà ottenerla? Quali sono i nuovi requisiti previsti e come avverrà l’assegnazione? Scopriamolo insieme.

Prima però vi lasciamo al video YouTube di Bonus e Agevolazioni su tutti i requisiti della Social Card 2025.

Chi potrà ricevere la Social Card 2026

La Social Card 2026 continuerà a essere destinata alle famiglie con un Isee inferiore a 15.000 euro. L’Inps trasmetterà ai Comuni gli elenchi dei nuclei idonei, sulla base delle dichiarazioni Isee presentate, e spetterà ai Comuni stilare la graduatoria finale.

La priorità andrà ai nuclei con almeno tre componenti e la presenza di figli minori, soprattutto quelli nati dopo il 2011. In caso di parità, sarà favorito chi ha un reddito Isee più basso. Non sarà necessario presentare domanda: saranno i Comuni a contattare direttamente i beneficiari tramite lettera o comunicazione ufficiale.

È importante ricordare che non potranno ricevere la Social Card coloro che già percepiscono altre misure di sostegno come l’Assegno di inclusione, la Carta acquisti ordinaria, la Naspi, la Dis-Coll o la Cassa integrazione. L’obiettivo del Governo è infatti evitare sovrapposizioni e destinare il contributo solo a chi non beneficia di altri aiuti statali.

Come funziona la Carta Dedicata a te

Il contributo previsto per la Social Card 2026 sarà di 500 euro una tantum per ciascun nucleo familiare. L’importo verrà caricato su una carta prepagata Postepay, gestita da Poste Italiane, e potrà essere utilizzato esclusivamente per l’acquisto di beni alimentari essenziali.

Una volta ricevuta la comunicazione dal Comune, il beneficiario dovrà prenotare il ritiro presso gli uffici postali tramite i canali online di Poste. Dopo il ritiro, sarà necessario effettuare almeno un acquisto entro la data indicata (solitamente dicembre), pena la perdita del beneficio.

La distribuzione delle carte avverrà in modo proporzionale alla popolazione e al livello di reddito medio di ciascun Comune. Ciò significa che i territori più svantaggiati avranno un numero maggiore di carte a disposizione, per garantire una distribuzione equa delle risorse.

Cosa si può acquistare con la Social Card

La Carta Dedicata a te può essere utilizzata solo per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità. Tra i prodotti ammessi rientrano carne, pesce, latte, uova, pane, pasta, riso, legumi, frutta e verdura, miele, zucchero e caffè. Sono invece escluse le bevande alcoliche e i prodotti non alimentari.

Un’importante novità introdotta nel 2026 riguarda la possibilità, per alcuni territori, di utilizzare la carta anche presso distributori di carburante aderenti ai piani di calmierazione dei prezzi. Tuttavia, questa opzione sarà attiva solo in via sperimentale e in collaborazione con gli esercenti convenzionati.

La carta potrà essere usata soltanto nei negozi che aderiscono ai Piani di contenimento dei prezzi dei beni alimentari, un’iniziativa volta a mantenere i costi più bassi per i consumatori. In questo modo, la Social Card non solo aiuta le famiglie, ma favorisce anche un circuito economico virtuoso tra cittadini e commercianti.

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