Oltre a dover dichiarare le spese sostenute, è fondamentale conservare tutti i documenti relativi.
Altrimenti, al primo controllo del Fisco il rischio di perdere il diritto a bonus edilizi, come il Superbonus, è più che assicurato.
Per questo conviene sapere fin da subito quali documenti debbano essere conservati. Vediamo bene quali sono.
Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Maurizio Della Porta.
I documenti da conservare per Superbonus e bonus edilizi
A fare il punto sui documenti da conservare è stata recentemente l?associazione Esodati del Superbonus, che ha pubblicato una checklist per aiutare i beneficiari del Superbonus e di altri bonus edilizi a proteggersi da eventuali controlli o contestazioni.
Partendo dalla documentazione tecnica, troviamo come documenti da conservare l?APE iniziale e finale (Attestato di Prestazione Energetica ante e post intervento) e le asseverazioni dei professionisti.
Oltre a questi, vanno conservate anche le relazioni tecniche, i progetti depositati e le pratiche edilizie (ad esempio CILA, SCIA edilizia o DIA) con notifica sanitaria obbligatoria con ricevute, più gli elaborati grafici e le schede tecniche dei materiali e degli impianti installati.
Per quanto riguarda la documentazione fiscale, è essenziale conservare fatture e ricevute di pagamento, i bonifici parlanti, le ricevute dei versamenti degli oneri, il visto di conformità rilasciato da CAF o professionista abilitato, e la copia della Dichiarazione dei Redditi.
Sul fronte della documentazione relativa ai soggetti coinvolti, da conservare sono i contratti di appalto, le dichiarazioni di proprietario o condominio all?avvio dei lavori (comprese eventuali delibere condominiali) e i dati e le abilitazioni dei professionisti, come iscrizioni ad albi e polizze RC professionali. Non vanno dimenticati tra l'altro i certificati di conformità degli impianti.
Infine, è necessario conservare le autorizzazioni e certificazioni come permessi comunali, comunicazioni ENEA, collaudi e certificati di regolare esecuzione.
Ricordiamo che oltre ai documenti sopra indicati, vanno conservate anche eventuali comunicazioni tra le parti (email, PEC, lettere) e foto dei lavori in corso e completati (a scopo probatorio).

Per quanti anni vanno conservati i documenti per Superbonus e bonus edilizi
Come visto sopra, i documenti da conservare in caso di controlli del Fisco sono di vario tipo. Ma sostanzialmente, prevedono quasi sempre un obbligo di conservazione pluriennale.
Nel caso delle fatture, come previsto all?articolo 2220 del Codice civile, devono essere conservate per almeno dieci anni insieme a tutte le scritture contabili.
Lo stesso vale per le spese sostenute per la ristrutturazione della propria abitazione: sempre per dieci anni.
Per la Dichiarazione dei Redditi, l?obbligo di conservazione è di 5 anni, anche se, dato il legame con la documentazione del Superbonus, sarebbe prudente conservarla più a lungo.
Secondo quanto riportato dal portale Pratiche.it, le spese di ristrutturazione che danno diritto alla detrazione fiscale devono essere conservate per cinque anni "a partire dal termine del beneficio della detrazione Irpef".
Dato che la detrazione può estendersi fino a 10 anni, la conservazione dei documenti può arrivare a circa 15 anni.
Cosa succede se mancano documenti e requisiti per Superbonus e bonus edilizi
La normativa vigente stabilisce che l?Agenzia delle Entrate possa effettuare la notifica di accertamento entro il 31 dicembre del quinto anno successivo alla presentazione della Dichiarazione fiscale, con la quale si è usufruito del beneficio.
Precisa Studio Tara.it, in caso di cessione del credito, l?atto di recupero potrà essere effettuato "entro il 31 dicembre dell?ottavo anno successivo a quello di utilizzo irregolare".
Se in sede di accertamento viene confermata la mancanza, anche parziale, dei requisiti, l?Agenzia procede al recupero dell?importo corrispondente alla detrazione non spettante, maggiorato di interessi e sanzioni.
Per questo è meglio conservare tutti i documenti previsti, e di non perderli negli anni successivi.