Future Ftse Mib in leggero calo ieri. Il future ha ceduto lo 0,31% a 27040 punti, i prezzi hanno oscillato tra 26945 e 27260. La produzione industriale della zona euro ha subito una diminuzione maggiore delle previsioni a marzo, con una contrazione del 4,1% rispetto al mese precedente. La diminuzione potrebbe avere effetti negativi sull'economia della zona euro, considerando che il settore manifatturiero è un motore importante per la crescita e l'occupazione.
Sarà cruciale monitorare da vicino l'andamento della produzione industriale nei prossimi mesi per determinare se si tratta di una tendenza temporanea o di un segnale di un rallentamento più ampio nell'economia della zona euro. Le previsioni della Commissione europea influenzano anche il mercato.
La Commissione europea ha pubblicato le sue previsioni di crescita economica per l'Eurozona nel 2023, aumentando le stime rispetto all'anno scorso.
Tuttavia, sono state anche alzate le previsioni di inflazione per l'area dell'euro. Nonostante l'inflazione si mantenga più persistente del previsto, ci si aspetta una crescita economica moderata grazie agli sforzi per rafforzare la sicurezza energetica e alla resistenza del mercato del lavoro. Le previsioni di crescita per il 2024 sono state anche riviste al rialzo, ma si prevede che l'inflazione rimanga al di sopra dell'obiettivo del 2% fissato dalla BCE, il che potrebbe comportare restrizioni nelle condizioni di finanziamento.
Le prospettive di crescita economica ottimistiche per l'Eurozona sono un segnale positivo per la ripresa economica della regione.
Nonostante l'inflazione persistente, ci sono fattori positivi come la sicurezza energetica e il mercato del lavoro resistente che contribuiscono alla prevista crescita moderata. Tuttavia, le previsioni di inflazione al di sopra dell'obiettivo del 2% della BCE indicano che potrebbero esserci sfide nel mantenere condizioni di finanziamento favorevoli.
Le recenti turbolenze nel settore finanziario potrebbero aggiungere pressione sui costi e rendere più difficile l'accesso al credito, influenzando negativamente gli investimenti, in particolare quelli residenziali. Sarà importante monitorare attentamente l'evoluzione dell'inflazione e delle condizioni di finanziamento per garantire una crescita economica sostenibile e stabile nell'Eurozona.
Il commissario europeo per l'Economia, Paolo Gentiloni, ha rassicurato che l'Europa nel suo complesso non è a rischio di crisi immobiliare o del debito dovuta all'incremento dei tassi di interesse da parte della Banca centrale europea (BCE).
Nonostante l'aumento dei tassi di interesse annunciato dalla BCE a partire da luglio, Gentiloni ha dichiarato che il costo del debito è gestibile e che non vi è alcuna crisi immobiliare o segnali di crisi nel mercato immobiliare irlandese.
L'economia statunitense intanto mostra segni di debolezza, alimentando preoccupazioni nei mercati finanziari.
L'indice "Empire State" della Federal Reserve di New York ha registrato un calo a maggio, insieme a un sentiment dei consumatori ai minimi di sei mesi e aspettative di inflazione a lungo termine ai massimi dal 2011. Tuttavia, le speranze di un accordo per aumentare il limite di indebitamento nazionale offrono un certo sollievo.
Il presidente Joe Biden rimane ottimista sul raggiungimento di un accordo con il Congresso. Le trattative sul tetto del debito creano incertezza e aumentano la volatilità di mercato. I dati economici negativi e le divergenze sulle politiche di spesa complicano la situazione. Nel frattempo, la Federal Reserve continua a sostenere una politica restrittiva, con il membro Raphael Bostic che prevede la mancanza di tagli dei tassi di interesse e suggerisce la possibilità di aumentare l'inflazione.
La situazione economica e le trattative sul debito avranno un impatto significativo sull'economia e sui mercati finanziari degli Stati Uniti.
Il quadro grafico del Ftse Mib future non è cambiato dopo la seduta di lunedì, con i prezzi che sono rimasti abbondantemente all'interno del range disegnato nella settimana precedente (tra 26670 e 27275).
Il future, nonostante i ripetuti tentativi, non è riuscito negli ultimi giorni a scavalcare l'ostacolo dei 27275 punti, massimo del 5 maggio. Solo oltre quei livelli potrebbe realizzarsi il test del picco del 17 aprile a 27620, anticamera al ritorno sul massimo di marzo a 28080 punti. Senza la rottura di area 27300 diverrebbe probabile il test dei 26350 punti con rischio, in caso di violazione anche di quei livelli, di test di area 25500.
AM - www.ftaonline.com