Avvio positivo per le principali Borse europee, con il Dax di Francoforte in crescita dello 0,1%, il Cac40 di Parigi dello 0,5% e l'Ibex35 di Madrid dello 0,3%. Il Ftse100 di Londra rimane stabile. Il principale fattore di rialzo è la conclusione dello shutdown dell'amministrazione federale degli Stati Uniti, durato 43 giorni. Donald Trump ha firmato la legge di bilancio che riapre i finanziamenti fino al 30 gennaio. La Camera dei Rappresentanti ha approvato il pacchetto con 222 voti favorevoli e 209 contrari, mentre al Senato è passato con 60-40. Lo shutdown, il più lungo della storia, era iniziato il 1° ottobre a causa del rifiuto dei Democratici di votare per una misura di finanziamento che non estendeva i crediti per il programma sanitario Obamacare.
L'accordo recente ha visto i Repubblicani concedere ai Democratici la possibilità di votare a dicembre per estendere i sussidi, in scadenza a fine anno. Tra i titoli in evidenza, Merck KGaA guadagna il 6% grazie a risultati del terzo trimestre superiori alle attese. Burberry segna un incremento dell'1,5%, registrando il primo aumento delle vendite su base comparabile degli ultimi due anni.
Sul fronte macroeconomico, in Francia il tasso di disoccupazione, secondo l'Institut national de la statistique et des études économiques (Insee), è salito al 7,7% nel secondo trimestre 2025, rispetto al 7,6% del trimestre precedente e al 7,4% dello stesso periodo dell'anno scorso. In Gran Bretagna, il Pil è aumentato dell'1,3% annuo nel terzo trimestre 2025, in rallentamento rispetto all'1,4% precedente, ma in linea con le attese. Su base sequenziale, l'economia britannica ha registrato una crescita dello 0,1%, in calo rispetto allo 0,3% del secondo trimestre.
La produzione industriale nel Regno Unito è diminuita del 2,5% a settembre su base annua, rispetto a una flessione dello 0,5% ad agosto e contro un ribasso dell'1,2% atteso dagli economisti. Su base sequenziale, la produzione industriale è calata del 2,0%, dopo un precedente incremento dello 0,3%. La produzione manifatturiera è scesa del 2,2% a settembre, peggiorando rispetto allo 0,7% di agosto e contro una flessione dello 0,8% prevista. Su base sequenziale, l'output manifatturiero è diminuito dell'1,7%, rispetto a un calo dello 0,6% precedentemente registrato.
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(Questo articolo è stato creato con l'ausilio di un sistema di AI, dietro supervisione e controllo della nostra redazione, con lo scopo di arricchire dati e informazioni)