Eni e Petronas hanno concluso un accordo strategico per creare una nuova società che integrerà i loro asset upstream in Indonesia e Malesia. La firma vincolante, avvenuta ad Abu Dhabi durante Adipec – uno degli eventi energetici più prestigiosi al mondo – ha visto la partecipazione dei vertici dei due gruppi, con Claudio Descalzi di Eni e Tengku Muhammad Taufik di Petronas.
Dettagli della join venture
La nuova joint venture metterà insieme 19 asset, 14 in Indonesia e 5 in Malesia, generando un valore d’impresa rilevante, con una base produttiva iniziale di oltre 300.000 barili di olio equivalente al giorno, con l’obiettivo di superare i 500.000 barili nel medio termine, focalizzandosi prevalentemente sul gas naturale. La partnership prevede investimenti per circa 15 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni, mirati allo sviluppo di nuovi progetti e all'espansione delle attività upstream nella regione Asia-Pacifico. L’operazione, che dovrebbe finalizzarsi nel 2026 dopo le autorizzazioni necessarie, segue un modello satellitare già collaudato da Eni in altri mercati internazionali, valorizzando sinergie operative e finanziarie tra i due colossi energetici.
Progetti e obiettivi
Per Eni, supportata da Barclays in qualità di consulente finanziario esclusivo, l’operazione rappresenta un’importante occasione per accelerare lo sviluppo dei progetti, ottimizzare l’allocazione dei capitali e realizzare sinergie nei settori dell’esplorazione e produzione. Claudio Descalzi ha evidenziato come questa iniziativa contribuisca a una significativa creazione di valore per Eni, Petronas, nonché per le economie dell’Indonesia e della Malesia.
Questa partnership, che unisce asset, competenze e capacità finanziarie, si configura come un pilastro nella strategia di crescita e nella transizione energetica, consolidando la presenza dei due gruppi in una regione ad alto potenziale per il settore energia.
La nuova società adotterà il modello satellitare già sperimentato da Eni con realtà come Vår Energi in Norvegia, AzuleEnergy in Angola e Ithaca nel Regno Unito. Il closing dell’operazione è previsto per il 2026, subordinato all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni regolatorie e governative.
Eni conquista nuovi massimi
Le azioni di Eni si avviano in questa prima seduta di settimana con un +0,9%, raggiungendo i massimi dal 2018 poco sotti ai 16 euro. Il titolo ha realizzato un rialzo complessivo del +7% nell'ultime mese di contrattazioni.  Consulta la panoramica tecnica in dettaglio.
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Impatto della partnership sul comparto energetico in Italia ed Europa
Questa joint venture rafforza la posizione strategica di Eni nel settore energetico globale, confermando un impegno significativo nell’upstream e nel gas, mercato fondamentale per la transizione energetica europea. La maggiore produzione di gas naturale dalla newco in Asia contribuisce ad aumentare la stabilità e la sicurezza delle forniture energetiche per l’Europa, soprattutto in un contesto di volatilità geopolitica che incide sui mercati energetici. Inoltre, la partnership con Petronas, una realtà leader in Asia, apre nuove opportunità di crescita e di innovazione tecnologica per il sistema energetico europeo, favorendo un approccio sostenibile, inclusivo e con un forte impatto socioeconomico nelle aree interessate. Tutto ciò potrà incidere positivamente anche sul valore e sulla reputazione di Eni in Italia e sui mercati finanziari europei.
(Redazione)
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