Spotify (l’attuale quotazione è $658,59) è stato protagonista di un’autentico rally a Wall Street, segnando un aumento finale del +5%, toccando un massimo a 677 dollari, dopo l’annuncio di un aumento dei prezzi sugli abbonamenti Premium in diversi mercati mondiali (dal Sud-est asiatico all’Europa, dall’America Latina all’Africa e Asia-Pacifico). Il prezzo dell’abbonamento individuale in nazioni europee come Italia e Spagna salirà a settembre a circa 12€, mentre negli USA era già attivo un recente adeguamento da 9.99 a 11.99 dollari nell’ultimo biennio, senza perdere slancio sul fronte nuovi abbonati.
Cosa cambia per gli abbonati?
Gli utenti abbonati hanno già ricevuto la comunicazione via email, ma la piattaforma non ha fornito dettagli specifici sulle ragioni di questo aumento. Spotify ha dichiarato che l’incremento è necessario per continuare a investire nella piattaforma, sviluppare nuove funzionalità e garantire alti standard qualitativi.
Il dilemma: rimanere o cercare alternative?
L'aumento dei prezzi rappresenta un cambio significativo nel panorama dello streaming musicale, con Spotify che cerca nuovi guadagni per rimanere competitiva. Tuttavia, questa mossa potrebbe allontanare una parte degli utenti, specialmente quelli attratti dal buon rapporto qualità/prezzo.
Con una concorrenza ampia e alternative sia gratuite che a pagamento, la domanda è: gli utenti continueranno a pagare per Spotify Premium o opteranno per soluzioni più economiche? Il mercato dello streaming musicale è in continua evoluzione, e il 2026 potrebbe portare altri cambiamenti importanti.
Pioggia di raccomandazioni buy
Nel'ultimo periodo, il titolo Spotify continua a catalizzare l’attenzione degli investitori grazie a un’ondata di giudizi positivi da parte delle principali banche d’investimento mondiali. La sezione raccomandazioni di Visual Trader Online mostra un vero e proprio trend rialzista nelle raccomandazioni degli analisti, segnando Spotify come uno dei titoli più caldi del momento nel settore tech e media.
- Bank of America Securities: rating "BUY" (acquistare) appena 5 giorni fa.
- Benchmark: rating "BUY", confermato anch’esso 5 giorni fa.
- Deutsche Bank: rating "BUY", con una valutazione ribadita 8 giorni fa.
- Oppenheimer: "OUTPERFORM", prevede performance sopra la media del mercato.
- UBS: "OVERWEIGHT", suggerendo di sovrappesare Spotify nel portafoglio.
- Morgan Stanley: ancora una volta "OVERWEIGHT" nell’ultimo mese.

La serie di giudizi positivi, con una netta prevalenza di "BUY", "OUTPERFORM" e "OVERWEIGHT", indica una fiducia diffusa sul futuro di Spotify.
Il parere degli analisti
Gli analisti di Wolfe Research, KeyBanc e Bernstein restano ottimisti: nonostante lievi cali nelle settimane precedenti dovuti a guidance più cauti sugli utili e ricavi, la base di utenti Premium ha toccato i 276 milioni a livello globale, con una crescita del 12% annuo. Il mercato si mostra insensibile agli aumenti di prezzo: il basso tasso di cancellazione tra gli abbonati e una domanda solida sono visti come motori chiave della continuità nei risultati di Spotify, che negli USA continua ad attrarre investimenti e consensi con un outlook di crescita superiore al 40% su base annua.
“Per continuare a innovare e offrire la migliore esperienza agli utenti, aggiorniamo periodicamente i prezzi”, spiega Spotify, sottolineando anche l’effetto positivo delle nuove regole imposte ad Apple che permettono ora agli utenti di abbonarsi direttamente dal sito Spotify, bypassando le commissioni dell’App Store. Questo cambiamento ha già generato un significativo incremento della conversione da utenti free a paganti negli Stati Uniti.
Gli investitori e il pubblico statunitense hanno dunque reagito con entusiasmo: in una fase di incremento globale dei prezzi nel settore streaming, Spotify si distingue per resilienza e crescita costante degli utenti, candidandosi come trend setter del comparto musicale e tecnologico.
Se vuoi restare aggiornato: il prossimo report trimestrale Spotify verrà pubblicato il 28 ottobre 2025 – un appuntamento imperdibile per chi segue l’innovazione e le opportunità di investimento nel settore audio-digitale.
(Redazione)
“Questo articolo è stato creato con l'ausilio di un sistema di AI, dietro supervisione e controllo della nostra redazione, con lo scopo di arricchire dati e informazioni.”