Intel quotato al Nasdaq ha registrato un aumento di quasi il 7% nella giornata di ieri 19 agosto, grazie all'annuncio di un importante investimento da 2 miliardi di dollari da parte di SoftBank. SoftBank acquisterà azioni Intel a 23 dollari ciascuna, corrispondenti a circa il 2% del capitale sociale, sottolineando la forte fiducia nella capacità di Intel di guidare l’innovazione nel settore dei semiconduttori negli Stati Uniti.
Effetti dell'investimento
Questo investimento rafforza la collaborazione strategica tra le due aziende, unite dall’obiettivo comune di potenziare la produzione avanzata di chip e sostenere la rivoluzione dell’intelligenza artificiale. Masayoshi Son, CEO di SoftBank, ha definito i semiconduttori "la base di ogni industria", mentre il CEO di Intel, Lip-Bu Tan, ha evidenziato la lunga collaborazione con SoftBank e la condivisione della vision tecnologica e industriale negli USA.
La sfida tecnologica
Il gigante dei microprocessori di Santa Clara, affronta una sfida storica: tornare competitiva nell’era dell’AI dopo anni di ritardi tecnologici e strategie interne costose.
Dagli errori sui processi produttivi a 10 nanometri al modello integrato “tutto in casa”, l’azienda ha lasciato spazio a concorrenti come AMD, Nvidia e TSMC (che nella seduta di ieri 19/8 hanno accusato pesanti perdite), perdendo quote nei server e nel mercato AI. Nvidia domina oggi gli acceleratori per intelligenza artificiale, mentre Intel punta sull’edge AI, un settore di nicchia rispetto ai data center.
Il nuovo amministratore delegato, Lip-Bu Tan, ha dichiarato: «Intel non è più nella top ten dei produttori di semiconduttori». Il piano prevede razionalizzazione, maggiore agilità e possibile spin-off della divisione fabbriche, trasformando Intel in un produttore “fabless”, come AMD e Nvidia.
La vera sfida per Intel sarà tecnologica: Intel dovrà dimostrare di saper produrre chip competitivi, per sé e per clienti esterni, e definire finalmente la propria identità futura nel mercato globale dei semiconduttori.
Lo slancio del +7%
Il mercato ha reagito molto positivamente: le azioni Intel sono salite a 25,31 dollari, riconquistando il massimo del 18 febbraio 2025, con volumi di scambio quasi triplicati rispetto alla media degli ultimi tre mesi, mentre il resto del mercato ha chiuso in calo. Questo slancio è visto come un segnale di fiducia nella capacità di Intel di riprendersi dopo anni di difficoltà e ristrutturazioni, puntando a un ruolo chiave nella produzione di chip per data center, AI e infrastrutture.
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L’investimento di SoftBank arriva anche in un contesto di possibile partecipazione del governo USA, che sta valutando di acquisire una quota nella società per sostenere gli sforzi di rilancio industriale dei semiconduttori negli Stati Uniti. Intel sta ristrutturando le proprie divisioni e tagliando parte del personale per focalizzarsi sulle aree a maggior valore, come i data center e i clienti strategici.
(Redazione)
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