Oracle e OpenAI: intesa rivoluzionaria che cambierà il futuro dell’Intelligenza Artificiale

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 11/09/2025 17:05

Oracle e OpenAI: intesa rivoluzionaria che cambierà il futuro dell’Intelligenza Artificiale

Il 10 settembre 2025 è una data destinata a restare nella storia della tecnologia: Oracle, uno dei giganti del cloud computing, ha siglato un’intesa rivoluzionaria con OpenAI, l’azienda leader nell’intelligenza artificiale che ha creato ChatGPT.

Dettagli del patto

Secondo il Wall Street Journal, l’accordo prevede che OpenAI acquisti da Oracle potenza di calcolo per un valore di circa 300 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni. Per dare un’idea della portata, si tratta di uno dei più grandi contratti cloud mai firmati al mondo. Il giorno dopo, il titolo Oracle ha registrato una fisiologica correzione del 3%, segno di un assestamento dopo il forte rialzo.

Questo enorme impegno fa parte del progetto Stargate, un ambizioso piano per costruire data center all’avanguardia, capaci di gestire una quantità impressionante di informazioni e calcoli. Parliamo di una potenza energetica di circa 4,5 gigawatt, equivalente al consumo simultaneo di centinaia di grandi industrie complesse. Un’operazione mastodontica che apre riflessioni importanti non solo sugli investimenti necessari, ma anche sull’impatto ambientale.

Inoltre Il CEO di Oracle, Safra Catz, ha annunciato che l'azienda ha firmato quattro contratti da miliardi di dollari con tre clienti diversi che non sono stati nominati, ricordando che Oracle ha accordi importanti con i grandi nomi dell'Intelligenza Artificiale, come xAI, Meta, Nvidia, AMD e altri. 

Balzo esplosivo di Oracle

Le azioni di Oracle sono salite alle stelle, con un aumento superiore al 35% mercoledì 10 settembre, segnando un record giornaliero che non veniva registrato da dicembre 1992 e aumentando il valore di mercato dell'azienda di oltre 250 miliardi di dollari. 

Nella giornata di oggi giovedì 11, le azioni si stanno riducendo fisiologicamente del 4% circa (alle 16:45 orario italiano). 

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Larry Ellison diventa l'uomo più ricco al mondo

Per Oracle, l’accordo significa entrare di diritto nel novero dei fornitori principali per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale più avanzata, rafforzando la sua posizione nel mercato cloud in grande crescita. Il valore del contratto e l’impatto mediatico hanno fatto schizzare in alto anche la fortuna personale del fondatore Larry Ellison, che ha superato Elon Musk, diventando l’uomo più ricco del mondo.

In definitiva, questa alleanza tra Oracle e OpenAI cambia le regole del gioco. L’intelligenza artificiale non è più solo software e algoritmi, ma richiede infrastrutture gigantesche e capitali colossali. Chi riuscirà a dominare questa sfida tecnologica avrà in mano le chiavi di un futuro che oggi possiamo solo immaginare.

Qual è l'impatto della partnership sui concorrenti 

L'impatto della partnership tra Oracle e OpenAI sui concorrenti nel mercato cloud è rilevante e ha generato una crescita sulle azioni dei produttori di chip per l’IA, con Nvidia e AMD che sono aumentate rispettivamente del 4% e del 3,5% a metà giornata. 

Altro effetto: la notevole crescita del mercato legato a cloud AI, stimato a circa 97,9 miliardi di dollari nel 2025, mettendo Oracle in posizione di sfidante diretto contro giganti come Amazon Web Services (AWS), Microsoft Azure e Google Cloud. Oracle sta infatti guadagnando un ruolo chiave come fornitore di infrastrutture per carichi di lavoro AI di elevata complessità, riuscendo a sottrarre ad Azure una porzione importante delle commesse di OpenAI, finora quasi esclusivamente legata a Microsoft.

Da parte sua, la partnership riduce la dipendenza di OpenAI da Microsoft e diversifica la sua infrastruttura, creando un precedente che potrebbe stimolare altri gruppi AI ad adottare strategie simili. Nel contempo, Google Cloud e altri provider stanno anch’essi espandendo le loro capacità AI con investimenti miliardari, intensificando la competizione su scala globale.

Tuttavia, questa concentrazione di risorse solleva preoccupazioni regolatorie per il rischio di limitare la concorrenza e aumentare le barriere d’ingresso per startup e operatori minori, potenzialmente soffocando l’innovazione nel lungo termine.

In definitiva, la partnership Oracle-OpenAI rappresenta una sfida diretta ai leader cloud tradizionali, spingendo il mercato verso un'intensificazione degli investimenti in infrastrutture AI e ridefinendo le alleanze strategiche, ma al contempo facendo emergere interrogativi sul futuro ecosistema competitivo e regolatorio del settore.

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(Redazione)

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