Poste Italiane si prepara a svelare i risultati del terzo trimestre 2025 il prossimo 13 novembre, dopo l’approvazione del consiglio di amministrazione. L’attenzione di investitori e analisti è alta, soprattutto in vista delle sinergie potenziali con la partecipata Telecom Italia (TIM).
Panoramica su Poste Italiane
Il titolo, attivo nei settori di corrispondenza, logistica, finanziario e assicurativo, con un trend in costante crescita da inizio 2024, ha aggiornato il suo nuovo massimo sopra ai 21 euro per azione, il rialzo di oggi registrato alle 12:30 circa mostra un +0.57%, con un incremento del +57,60% negli ultimi 12 mesi, e ad oggi vanta una capitalizzazione attorno ai 26,80 miliardi di euro. Questi dati alimentano forti aspettative sul trimestre in arrivo.
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Raccomandazioni e dividendi
Secondo Equita SIM, che ha alzato il target price del 7% a EUR 21,50 mantenendo il rating “buy” , il terzo trimestre dovrebbe testimoniare la solidità del gruppo. Le stime attuali prevedono ricavi netti a 3,1 miliardi di euro (+1% annuo), EBIT a 0,84 miliardi (+6%) e utile netto a 0,59 miliardi (+4%). Anche altri istituti di ricerca, come Intermonte, Kepler Cheuvreux e Barclays, hanno confermato o leggermente rivisto al rialzo i target price (tutte le raccomandazioni su Poste Italiane), sottolineando la continuità nella disciplina strategica del management guidato da Matteo Del Fante.
Le prospettive a lungo termine appaiono positive. JP Morgan e Equita SIM hanno rivisto al rialzo le stime di EBIT per il periodo 2025-2027, anticipando benefici futuri derivanti anche dalle sinergie con TIM. Le previsioni indicano un rapporto P/E 2027 di circa 10,5 volte e un dividend yield superiore al 6%, rendendo il titolo particolarmente interessante per gli investitori in cerca di stabilità e rendimento.
Particolare rilievo viene dato al tema dei dividendi: gli investitori osservano attentamente l’annuncio del dividendo interim, che potrebbe dare un ulteriore impulso al rendimento azionario. Berenberg e Banca Akros hanno puntato i riflettori sull’ottimista outlook in termini di margine di interesse e ricavi, evidenziando una distribuzione cumulata di dividendi stimata intorno agli 8,3 miliardi di euro tra il 2024 e il 2028.
Legame strategico con Telecom
Un aspetto strategico chiave è il rafforzamento del legame con TIM. Dopo l’acquisizione del 15% di TIM, che ha portato la partecipazione al 24,81%, le collaborazioni tra le due realtà si stanno intensificando. Dall’attivazione di un contratto MVNO per PosteMobile alla nuova offerta “Tim Energia powered by Poste Italiane” e all’intenzione di creare una joint venture nel cloud con intelligenza artificiale, le sinergie si delineano in settori cruciali come network, consumer e enterprise. Gli analisti, tra cui quelli di Mediobanca Research e Deutsche Bank, stimano che i primi benefici economici di queste collaborazioni si concretizzeranno nel primo trimestre del 2026.
Parallelamente, nel terzo trimestre TIM ha confermato un trend positivo negli ultimi 12 mesi con un rialzo complessivo superiore al 120% e con ricavi totali di 10 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2025, dimostrando un rafforzamento operativo, sebbene senza sorprese significative, come evidenziato dall’oscillazione della capitalizzazione attorno ai 10,70 miliardi di euro.
Telecom, nonostante qualche incertezza (iniziata dal 31/10) che ha indebolito il trend al rialzo, rimane ancora sui massimi di periodo poco sotto a 0.50 euro per azione.
In sintesi, Poste Italiane si posiziona come un titolo solido e difensivo, con un outlook positivo rafforzato dalle sinergie in atto con TIM e da una politica di dividendi attraente, promettendo quindi performance interessanti sia nel breve che nel lungo termine.
(Redazione)