Il Reddito di Libertà 2025 torna sotto i riflettori. La misura economica destinata alle donne che, dopo aver subito violenza, intraprendono un percorso di uscita supportato dai servizi sociali e dai centri antiviolenza, ci sarà anche quest'anno.
Con comunicazione ufficiale del 7 maggio 2025, l'INPS ha reso noti gli esiti delle domande ripresentate nella fase transitoria e ha annunciato l’apertura del canale per le nuove domande da presenta a partire dal 12 maggio.
Parliamo di un intervento mirato, concreto e di forte rilevanza sociale. Ma in cosa consiste davvero il Reddito di Libertà 2025? Chi ne ha diritto? Quali sono i requisiti da soddisfare per avere fino a 500 euro di contributo e qual è la procedura per accedervi?
Prima di scoprirlo insieme nei prossimi paragrafi, vi consigliamo la visione del video approfondimento YouTube de Il Paese dei Bonus sulla misura.
Cos’è il Reddito di Libertà 2025 e a chi è destinato
Il Reddito di Libertà 2025 di 500 euro si configura come un contributo economico straordinario pensato per accompagnare le donne che hanno subito violenza nel loro percorso di ricostruzione dell’autonomia. La misura si rivolge a chi è seguito da un centro antiviolenza riconosciuto e dal servizio sociale di riferimento.
Introdotta con decreto interministeriale all’inizio dell’anno, la misura è stata disciplinata nei dettagli dalla circolare INPS n. 54 di marzo 2025. L’obiettivo è duplice: favorire l’indipendenza personale e offrire un sostegno concreto anche per i figli, con un’attenzione particolare al loro inserimento scolastico e formativo.
Il contributo richiedibile dal 12 maggio 2025 non si limita quindi a un aiuto una tantum, ma si inserisce in un più ampio progetto di empowerment economico e sociale.
Requisiti di accesso e importo previsto
Ovviamente, è necessario soddisfare una serie di condizioni ben precise che mirano a identificare situazioni reali di fragilità, per accedere al Reddito di Libertà 2025 di 500 euro. Per presentare le nuove domande dal 12 maggio 2025 occorre:
- Essere vittime di violenza, seguite da un centro antiviolenza e da un servizio sociale territoriale
- Avere residenza in Italia, con cittadinanza italiana, comunitaria o extracomunitaria con permesso di soggiorno regolare. Sono incluse anche le donne con status di rifugiate o protezione sussidiaria
- Trovarsi in condizioni di povertà o urgenza sociale, certificate dai servizi sociali
L’importo previsto è pari a 500 euro mensili, erogati in un’unica soluzione fino a un massimo di 12 mesi, quindi con un plafond complessivo di 6.000 euro. Tale sostegno può affiancarsi ad altri strumenti già attivi, come l’Assegno di Inclusione, senza creare incompatibilità.
L’accesso alla misura, tuttavia, è vincolato alle risorse regionali disponibili, elemento che rende essenziale la tempestività nella presentazione della domanda.
Come presentare le nuove domande dal 12 maggio 2025
Le donne in possesso dei requisiti sopra visti possono inoltrare all'INPS le nuove domande per accedere al Reddito di Libertà a partire dal 12 maggio 2025.. La procedura è cartacea ma strutturata: occorre compilare il modulo denominato SR208, scaricabile dal sito ufficiale dell’INPS nella sezione dedicata ai moduli.
Il modulo va trasmesso tramite il Comune nel cui territorio la richiedente è stata presa in carico dai servizi sociali e dal centro antiviolenza. Non è necessario che vi coincida la residenza anagrafica: fa fede l’ambito territoriale dell’assistenza.
Le domande saranno esaminate in ordine cronologico, in base alla data e ora di invio, e accolte fino a esaurimento delle risorse regionali trasferite all’INPS entro il 31 dicembre 2025. Tutte le richieste presentate, comprese quelle ripresentate entro il 18 aprile, resteranno valide fino alla stessa data. Chi non dovesse rientrare tra le beneficiarie entro il 2025, potrà ripresentare la domanda a partire dal 1° gennaio 2026, salvo nuove disposizioni normative.