L' accordo Trump-Australia sui minerali critici scuote Wall Street

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 21/10/2025 11:05

L' accordo Trump-Australia sui minerali critici scuote Wall Street

Ieri, 20 ottobre ha segnato una svolta importante nella partnership strategica tra Stati Uniti e Australia: il Presidente Donald Trump e il Primo Ministro australiano Anthony Albanese hanno firmato un accordo da 8,5 miliardi di dollari per lo sviluppo e la fornitura di minerali critici e terre rare. Questo patto mira a sottrarre a Pechino il predominio mondiale nel settore, diversificando le catene di approvvigionamento globali fondamentali per tecnologie avanzate come smartphone, veicoli elettrici e difesa.​

Cosa prevede l’accordo?

L’intesa prevede investimenti congiunti in miniere e impianti di lavorazione in Australia, con un impegno immediato di circa 2 miliardi di dollari nei prossimi sei mesi. Viene anche stabilito un prezzo minimo per i minerali critici, una misura che punta a dare stabilità e supporto agli operatori del settore minerario occidentale. Trump ha dichiarato con entusiasmo che entro un anno gli Stati Uniti avranno così tanta materia prima da non sapere cosa farne, sottolineando l’importanza strategica del progetto.​

Quali titoli volano a Wall Street e in Australia?

L’effetto dell’annuncio si è subito riversato sui mercati azionari americani. Diversi titoli legati al settore minerario e high-tech hanno registrato forti rialzi, grazie alle prospettive di aumento della produzione e alla riduzione della dipendenza dalla Cina. 

Tra i maggiori beneficiari figurano società attive nell’estrazione e nella lavorazione di terre rare e minerali strategici, ma anche aziende tecnologiche che utilizzano queste materie prime per i loro prodotti.​

  • MP Materials ha visto un rialzo significativo con un prezzo sopra gli 83 dollari, segnando un guadagno superiore al 400% nel 2025. È uno dei principali produttori di terre rare negli USA, molto seguito dagli investitori per il suo ruolo strategico nella catena di approvvigionamento americana.​
  • USA Rare Earth ha avuto un balzo di quasi il 14% il 20 ottobre, favorito dall’accordo stretto tra USA e Australia sui minerali critici e da una recente copertura analistica positiva. Il titolo riflette una crescita a doppia cifra nel mese e una forte attenzione degli investitori verso questa società emergente.​
  • Altri titoli di rilievo nel settore includono Coeur Mining e American Rare Earths Limited, che hanno anch’essi mostrato performance rilevanti durante l’anno e beneficiato dell’attuale clima di mercato positivo per i minerali strategici.​

Potrebbe interessarti anche:  JP Morgan lancia "Security Resilience", i titoli delle terre rare con andamenti notevoli

Anche il mercato azionario australiano, rappresentato dall’indice S&P/ASX 200, ha registrato nuovi massimi intraday spinto proprio dal forte rialzo dei titoli delle società minerarie legate ai minerali critici e alle terre rare.

Nello specifico, diverse società hanno guadagnato tra il +4% e oltre il +15% nella giornata, tra cui Arafura Rare Earths, che è salita fino al +15,6%, e altre partecipanti dirette al progetto di investimento congiunto. Anche i produttori di oro e altri metalli preziosi hanno beneficiato del clima positivo, con aumenti di prezzo consistenti per titoli come Regis Resources (+5,23%), Evolution Mining (+4,41%) e Perseus Mining (+3,02%).​

L’impatto sui mercati e sull’asset allocation

L’intesa Trump-Albanese ha alimentato la fiducia degli investitori, facendo salire l’indice S&P 500 e spingendo il Nasdaq a guadagni rilevanti. Il mercato azionario ha reagito positivamente a questa mossa che segnala un rafforzamento della sicurezza economica e industriale statunitense, in un contesto di crescenti tensioni commerciali globali. L’attenzione degli analisti si concentra ora sulle ripercussioni a medio termine, in particolare sulla possibile accelerazione della produzione mineraria e sul futuro della catena di approvvigionamento tecnologica.​

(Redazione)

“Questo articolo è stato creato con l'ausilio di un sistema di AI, dietro supervisione e controllo della nostra redazione, con lo scopo di arricchire dati e informazioni.”
 

Le informazioni contenute in questo sito non costituiscono consigli né offerte di servizi di investimento. Leggi il Disclaimer »