In un contesto in cui il mercato azionario è sui massimi e il settore bancario si è apprezzato in modo significativo nel corso degli ultimi mesi, gli investitori iniziano a ricercare sul mercato certificati di investimento che presentano delle caratteristiche protettive, come ad esempio una barriera discreta e profonda e l’opzione airbag a scadenza ma senza rinunciare ad un buon flusso cedolare.
Va in questa direzione il nuovo certificato “Cash collect airbag” con isin NLBNPIT2XBU7, emesso da BNP Paribas e costruito su un paniere di bancari (BPER banca, Banco BPM, Unicredit e Banca MPS).
Entrando nel dettaglio del prodotto:
-Il nome commerciale è “Airbag cash collect”
-l’Emittente è BNP Paribas
-Il codice ISIN è NLBNPIT2XBU7
-La quotazione attuale del certificato è in area 99,65 euro su un valore nominale di emissione di 100 euro
-Obiettivo finanziario: entrata periodica, rendimento e recupero delle minusvalenze
-Categoria Acepi: capitale condizionatamente protetto
-La scadenza naturale è prevista il 16 novembre 2028, salvo che l’emittente non decida di richiamare il certificato anticipatamente rispetto alla sua naturale scadenza
-Il prodotto è quotato sul mercato Sedex di Borsa Italiana
-Il sottostante è costituito da Banco BPM, BPER banca, Unicredit e MPS
-La barriera capitale è discreta ed è posta al 55% e coincide con la soglia cedola
-La struttura cedolare è quella classica di un cash collect con cedola condizionata
-L’importo della cedola ammonta allo 0,90% mensile
-La frequenza di pagamento della cedola è mensile per cui il flusso cedolare potenziale annuo ammonta al 10,80%
-Tutte le cedole godono dell’effetto memoria.
-Il certificato è dotato dell’opzione “softcallable” che è già attiva. Entrando nel dettaglio, l’opzione softcallable prevede che l’emittente abbia il diritto, ma non l’obbligo, di richiamare il certificato a sua discrezione alle date di osservazione per il rimborso anticipato. In caso di esercizio dell’opzione da parte dell’emittente, il certificato mantiene la protezione del capitale, rimborsa il 100% del valore nominale e paga l’ultima cedola e, grazie all’effetto memoria, anche le cedole eventualmente dovute.
-Le cedole e le eventuali plusvalenze di prezzo (differenza positiva tra il prezzo di acquisto e quello di vendita o di rimborso) costituiscono “reddito diverso” per cui possono essere utilizzati per recuperare eventuali minusvalenze pregresse.
Il certificato è appena stato emesso e in occasione delle prime cinque date di rilevazione (dicembre – aprile, compresi) no è prevista la possibilità del richiamo anticipato per cui ad ogni data di rilevazione si potranno verificare solo due scenari:
-tutti i sottostanti quotano ad un livello superiore della barriera: in questo caso il certificato paga la cedola dello 0,90% e si passa alla successiva data di rilevazione;
-almeno un sottostante quota sotto la soglia cedola: in questo caso il certificato non paga la cedola, che però gode dell’effetto memoria, e si passa alla successiva data di rilevazione.
A partire dalla data di rilevazione di maggio si attiverà la facoltà da parte dell’emittente di richiamare il certificato in anticipo rispetto alla naturale scadenza per cui a partire da questa data si potranno verificare tre scenari:
-l’emittente decide di richiamare il certificato: in questo caso il certificato rimborsa in anticipo, mantenendo la protezione del capitale e rimborsando il 100% del valore nominale di emissione (100 euro), e pagando la cedola dello 0,9% (grazie all’effetto memoria, potranno inoltre essere recuperati eventuali premi non pagati precedentemente);
-l’emittente non richiama e tutti i sottostanti quotano ad un livello uguale o superiore rispetto alla soglia cedola: in questo caso il certificato resta in vita, paga la cedola dello 0,9% (grazie all’effetto memoria, potranno inoltre essere recuperati eventuali premi non pagati precedentemente) e si va alla data di rilevazione successiva;
-l’emittente non richiama e almeno uno dei sottostanti quota ad un livello inferiore rispetto alla soglia cedola: in questo caso il certificato resta in vita, non paga la cedola, che però non è definitivamente persa in quanto gode dell’”effetto memoria” (potrebbe quindi essere pagata in una data successiva), e si va alla seguente data di rilevazione.
Salvo richiamo anticipato e quindi dell’esercizio della call da parte dell’emittente, questi tre scenari si verificheranno ad ogni data di rilevazione fino alla naturale scadenza nel novembre 2028.
A scadenza si potranno verificare due scenari:
-tutti i sottostanti quotano ad un livello uguale o superiore alla barriera: in questo caso il certificato mantiene la protezione del capitale, rimborsa il 100% del valore nominale di emissione (100 euro) e paga la cedola dello 0,90%, oltre alle eventuali cedole precedentemente non erogate, grazie all’effetto memoria;
-almeno uno dei sottostanti quota ad un livello inferiore alla barriera: in questo caso il certificato perde la protezione del capitale e rimborsa la performance negativa del sottostante, ma in questo caso si attiva automaticamente l’opzione “airbag” che permette di ridurre la perdita monetaria. Entrando nello specifico, per calcolare il prezzo di rimborso in caso di evento barriera, si applica la formula (prezzo finale / Barriera) * 100.
Buon investing,
Gabriele