Berkshire Hathaway
è ai massimi di liquidità in portafoglio in termini assoluti, come se in assenza del suo leader carismatico non sapesse più dove investire, e proprio in questa situazione Buffet ha scritto la sua ultima consueta lettera annuale ai suoi azionisti pur restando formalmente Presidente ha dichiarato che “sta andando in silenzio” chiudendo così sessant’anni di leadership a partire dal primo gennaio dell’anno nuovo.
I punti salienti della lettera
Ecco i temi principali che emergono dalla lettera, con riflessioni personali, cambiamenti nella governance e un bilancio di valori:
- Transizione del comando – Buffett conferma che Greg Abel assumerà la carica di CEO di Berkshire alla fine dell’anno. Egli esprime fiducia nella sua capacità: «non riesco a pensare a qualcuno che sceglierei al suo posto».
- Riflessione sulla vita e la fortuna – Il 95enne Buffett racconta di essere “grato e sorpreso” di essere vivo a questa età, ricordando un’appendicectomia rischiosa quando era ragazzo.
- Donazioni e pianificazione delle sue azioni – La lettera contiene un annuncio importante: Buffett ha convertito una parte delle sue azioni - 1.800 A shares in 2.700.000 B shares - e le ha donate a quattro fondazioni familiari.
- Valori e riflessioni personali – Buffett dedica spazio a ciò che considera più importante del semplice profitto: la gentilezza («kindness is costless but also priceless»), l’umiltà, e la consapevolezza che non è indispensabile nessuno, nemmeno lui.
- Critica alla compensazione dei dirigenti – In un passaggio che ha attirato attenzione, Buffett critica le retribuzioni eccessive dei top manager, sostenendo che le regole di trasparenza non hanno frenato l’avidità ma l’hanno alimentata in modo perverso.
Perché questa lettera conta
- Con questa comunicazione, Buffett non solo segna la fine di un’era nella guida attiva di Berkshire, ma lascia anche un testamento di stile e valori: come si guida un’azienda, come si vive una vita di significato, come si valuta il tempo e il denaro.
- La lettera va oltre i bilanci e le cifre: si rivolge agli esseri umani, agli azionisti come comunità, e ricorda che la leadership è anche responsabilità, etica e integrità.
- Per gli investitori e per chi segue Buffett da decenni, è una chicca storica: l’“ultima lettera” di un investitore diventato leggenda, con riflessioni che trascendono il mero mondo finanziario.
Qualche considerazione finale
La lettera di Buffett ha il tono di un uomo che ha vissuto a lungo, ha avuto successo e ora valuta il “dopo”. Non è un addio traumatico: egli rimane nel board, rimane a fianco dell’azienda, ma lascia il timone operativo e riduce la propria esposizione pubblica.
Perché è utile riflettere su questo documento anche per chi non è azionista di Berkshire? Perché contiene lezioni universali sul lavoro, la leadership, la gestione del tempo, sull’essere parte di qualcosa di più grande e sul lasciare un’eredità più che un bilancio.
Trimestrali Usa
- Al 7 novembre 2025 circa il 91% delle aziende dell’S&P 500 aveva già riportato risultati per il Q3 2025.
- Di queste, l’82% ha superato le stime degli analisti sull’EPS (utile per azione).
- Complessivamente, la crescita “blended” (cioè una combinazione delle aziende che hanno già riportato e di stime per quelle che ancora non l’hanno fatto) degli utili è stimata a +13,1% anno su anno per il Q3 2025.
- Per i ricavi (revenues) la crescita stimata è circa +8,3% anno su anno.
- Valutazione: il rapporto P/E (“forward”) per l’S&P 500 è circa 22,7× — al di sopra della media 5-anno (≈20×) e 10-anno (≈18,6×).
Andamento per settore
Ecco come si sono comportati i vari settori (in maniera sintetica) nel Q3 2025:
- Il settore Tecnologia dell’informazione (Information Technology) ha guidato con la crescita più forte: utili anno su anno +≈27,1%.
- Il settore Finanziari (Financials) è stato anch’esso molto forte: crescita utili a circa +23,7%.
- Il settore Utilities ha avuto anch’esso una forte crescita (oltre +20% utili) grazie a vari fattori.
- Invece, un settore in difficoltà è stato Servizi di comunicazione (Communication Services): utili anno su anno in calo, circa -7,1%.
Interpretazione & punti chiave
- Il fatto che l’82% delle aziende abbia superato le stime è positivo, segnalando che le aziende sono riuscite a performare meglio delle aspettative.
- La crescita degli utili del +13,1% è robusta, e vediamo una quarta trimestrale consecutiva con crescita a due cifre anno su anno.
- Tuttavia, anche se la % che batte le stime è elevata, la magnitude della sorpresa (quanto hanno battuto le stime) è in linea con la media decennale (~7% sopra stime).
- Vi è una disomogeneità settoriale: alcuni settori (Tecnologia, Finanziari) trainano molto, mentre altri (come Comunicazione) stanno in terreno negativo — ciò suggerisce che la crescita non è uniforme.
- Le attese per il quarto trimestre e per l’anno sono più moderate: ad esempio, per il Q4 2025 si stimano utili in crescita +≈7,5%.
Aspettative forward favorevoli
- Le stime per gli utili (EPS) del S&P 500 indicano una crescita dell’ordine del +14% per il 2026 dopo circa +10% stimato per il 2025.
Aree di cautela
- Il rapporto prezzo/utili (“forward P/E”) del S&P 500 è attualmente intorno a 22–23× gli utili stimati per il prossimo periodo — superiore alla media storica di circa 18.6×.
- Quando il mercato è “prezzato per bene”, la vera leva per ulteriori rialzi diventa la cresita degli utili reali, non solo l’espansione del multiplo. Se la crescita degli utili delude, il rialzo è a rischio.
- Esistono rischi esterni che potrebbero frenare: politiche monetarie più rigide del previsto, rallentamento economico, costi aziendali in aumento, geopolitica instabile.
Curiosità:
Una truffa finita male
Roman Novak, imprenditore crypto originario di San Pietroburgo, e sua moglie Anna sono scomparsi all’inizio di ottobre mentre si trovavano negli Emirati (zona Hatta). I media riferiscono che la coppia fu attirata con l’inganno per un incontro con “potenziali investitori.
Dopo oltre un mese di ricerche, diversi mezzi riportano che i corpi della coppia sono stati ritrovati smembrati e sepolti nel deserto vicino a Dubai/Fujairah/Hatta; la ricostruzione è però ancora basata su fonti locali e testate russe che citano fonti investigative. Alcuni articoli parlano di ritrovamento effettivo, altri parlano di «believed found»/«presumibilmente»—quindi attenzione alla formulazione.
La motivazione riportata dalle inchieste è l’estorsione: i sequestratori avrebbero torturato la coppia per ottenere l’accesso ai wallet/alle chiavi private o un riscatto, e li avrebbero uccisi quando si è scoperto che non potevano recuperare quanto sperato.
Sono stati annunciati diversi arresti (fonti parlano di 7-8 persone), tra cui ex militari (reduci dalla guerra in Ucraina) e un ex poliziotto russo; i media russi citati e alcuni internazionali riportano che le autorità russe stanno collaborando alle indagini.
Cosa sappiamo
Novak era un imprenditore russo originario di San Pietroburgo, attivo nel mondo delle criptovalute.
Avrebbe fondato o promosso una piattaforma chiamata Fintopio (o “Finotopio”), con la promessa di wallet/servizi crypto legati all’ecosistema della blockchain TON Token / Telegram.
Secondo fonti giornalistiche, la raccolta verso investitori internazionali (Cina e Medio Oriente) ammontava a circa 500 milioni di US$.
Nel 2020 era già stata apertamente citata una condanna per frode a suo carico in Russia.
Nel 2025 è scomparso insieme alla moglie (nomi indicati: Roman Novak & Anna) negli Emirati Arabi Uniti, nella zona di Hatta (vicino Dubai) e i loro corpi sono stati poi ritrovati.
Punti di cautela / elementi da verificare
Le fonti parlano di “truffa da 500 milioni” e di modalità molto gravi (rapimento, omicidio) ma la verifica ufficiale e legale è complessa e non tutti i dettagli sono confermati.
Le ricostruzioni indicano che l’incontro in cui la coppia è sparita fosse una trappola.
Alcuni articoli suggeriscono che parte della vicenda potrebbe essere una messinscena o comunque non completamente chiarita.
Fintopio — che cos’era e se sembra (o no) una truffa
Come progetto: Fintopio viene descritto come una piattaforma/“wallet” collegata all’ecosistema TON/Telegram, con promesse di rendimenti, token proprietari e servizi CeDeFi (centralized + decentralized). Novak figura come promotore/fondatore.
Ipotesi di truffa / segnali d’allarme raccolti dalle fonti:
- Promesse di ritorni elevati e legami “ufficiosi” con Telegram/TON e figure autorevoli — claim che molte testate definiscono fuorvianti o falsi.
- Raccolta massiccia di capitali da investitori (più fonti parlano di cifre intorno a ~500 milioni di USD-, spesso da investitori in Asia e Medio Oriente. Più si raccoglie e maggiore è la credibilità.
- Precedente giudiziario del protagonista (condanna per frode) e denunce da parte di investitori: questi elementi aumentano la probabilità che l’operazione avesse elementi fraudolenti.
Conclusione: le fonti giornalistiche e i reportage investigativi convergono nel descrivere Fintopio come un progetto fortemente sospetto — con caratteristiche tipiche di una truffa strutturata. Tuttavia — e questo è cruciale — non ho trovato un documento giudiziario internazionale o un comunicato ufficiale delle autorità degli EAU che dichiari formalmente la piattaforma come “truffa” in sede processuale internazionale: la qualificazione attuale proviene soprattutto da inchieste giornalistiche e dalle condanne/accuse collegate alla persona.
LA SETTIMANA IN BORSA
Dopo 43 giorni di shut down gli investitori hanno preso coscienza di quanto detto da Powell negli ultimi tre anni di riunioni della FED: "saranno valutati di volta in volta i dati relativi allo stato di salute dell'economia, dell'occupazione e dell'inflazione". Ovviamente al prossimo incontro del 10 dicembre i dati su cui dovranno prendere la decisione non saranno sul tavolo e le aspettative del taglio dei tassi dato quasi al 100% un mese fa, è sceso ad un modesto lancio della monetina del 50% in questa settimana. A soffrire di questo sono stati i titoli che hanno maggiormente corso negli ultimi mesi, considerando comunque che nonostante il ribasso in alcuni casi a doppia cifra, i listini in generale rimangono sui massimi storici.
Specifica Europa
Settimana particolare in cui i giornali parlano di bolla AI in America, ma non danno risalto al record storico dell'EuroStoxx 600 e 50, mentre l'Italia supera per un giorno i massimi del 2007 senza contare i dividendi. Poi le ultime due giornate di contrattazioni fanno felici i ribassisti, ma rimaniamo sui massimi.
Performance settimanali degli indici europei
I principali listini europei hanno chiuso in rialzo:
- DAX (Germania): +1,35%
- CAC 40 (Francia): +2,77%
- FTSE MIB (Italia): +2,51%
- FTSE 100 (Regno Unito): +0,16%
- EURO STOXX 50: +2,34%
- MSCI Europe: +1,77%
- EURO STOXX 600: +1,77%
Specifica Usa
Come scrivevo la settimana scorsa Trump è già in campagna elettorale aspettando l'apertura ufficiale prevista per gennaio. "Coloro che sono contrari ai dazi sono degli sciocchi! Ora siamo il Paese più ricco e rispettato al mondo, con un'inflazione vicina allo zero e un mercato azionario ai massimi storici", ha scritto Donald Trump domenica su Truth Social. "A tutti sarà versato un dividendo di almeno 2.000 dollari a persona (esclusi i redditi alti!)". Lunedì i rendimenti dei treasury si sono impennati perché se proprio saranno considerati legittimi dalla Corte Suprema dovranno essere usati per risanare il debito e così ha subito rettificato: tutte le entrate raccolte al di sopra di quei 2.000 dollari sarebbero state utilizzate per ripagare il debito.
Performance settimanale degli indici Usa e mondo
Anche i listini americani chiudono contrastati, male il Russel 2000 sulle aspettative di un nulla di fatto sui tassi di interesse:
- S&P 500: +0,08%
- Nasdaq: -0,21%
- Russell 2000: -1,83%
- MSCI World: +0,43%
- MSCI Emerging Market: +0,29%
- MSCI China: +0,54%
Dati macro:
La Spagna corre nella crescita ma anche ovviamente nell'inflazione che sale al 3,2% su base annua mentre in Germania il rallentamento economico confermato dall'indice Zew a -78, nonostante salga la fiducia a 25, fa scendere l'inflazione al 2,3% come in Francia allo 0,8%. In Cina frena la produzione industriale al 4,9% dal 6,5% e le vendite al dettaglio al 2,9% dal 3% ma erano attese al 2,7%, scende la disoccupazione al 5,1%.
Analisi tecnica e valutazioni:
Mentre sui titoli più capitalizzati legati all'AI ci sono state delle prese di beneficio a correnti alterne, l'indice S&P non si scompone e rimane sopra la media mobile a 50 giorni, anche per merito di una rotazione settoriale che ha visto il vecchio DJ fare nuovi massimi storici superando quota 48.000 mila, mentre in Nasdaq è stato respinto da quota 24.000 ma ha margini sul supporto a 22.200. Mentre lo S&P ha chiuso il gap lasciato aperto lunedì ed ha avuto una buona reazione nel finale di seduta di venerdì.
Conclusioni
I principali indici Americani si mantengono sui livelli di ottobre con strappi al rialzo e al ribasso che contraddistinguono questa fase di incertezza tra orsi e tori. Chi vincerà? Considerato i titoloni dei giornali ad ogni giornata di ribasso e guardando gli indici che si mantengono sui massimi storici si può pensare che ci sia troppa frenesia o accondiscendenza verso lo scoppio di una bolla che non esiste. Se gli indici dovessero salire sarebbe una corsa alle ricoperture dei ribassisti, se invece dovesse scendere scatterebbero le prese di beneficio sui titoli che hanno corso maggiormente.
Prospettive per la prossima settimana
Volatilità. L'assenza di dati macro e la fine delle trimestrali lascia gli operatori allo sbando delle dichiarazioni, oggi di uno e domani dell'altro che influenzeranno gli umori degli investitori. La sensazione è che le cause vengono ricercate di volta in volta dopo l'evento, ma un vero e proprio catalizzatore non esiste, solo emotività dettata dalla confusione e dalle argomentazioni che quotidianamente prendono piede tra le tante notizie e poi vengono dimenticate il giorno successivo. Il consiglio: tapparsi le orecchie o si rischia di fare la fine di Michael Burry che ha chiuso il suo fondo dopo due anni in cui ha shortato qualsiasi titolo come se fosse un mutuo ipotecario nel 2008.